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Michela ti presento Aurora (Da domani mi alzo presto)

Michela ha quasi 37 e lascia affranta Milano, dopo aver perso lavoro e fidanzato nello stesso giorno. Torna a vivere nella Piccola Città a casa di mamma e papà, con una governante filippina appassionata di telenovelas e un gatto che si chiama Emanuele (proprio come un protagonista di chissà quale smielata serie…). Una catastrofe personale che Michela consuma tra biscotti, sigarette, uscite poco intelligenti e autocommiserazione ironica e divertente.

Ma la sua vicina di casa è una tipetta in gamba: Aurora ha 10 anni e qualche cosa da insegnare, senza volerlo (né sapere come si fa!) a Michela. Appena si conoscono, si studiano. E come i grandi amori, non è mai (almeno non sempre) colpo di fulmine.

Dal diario di Aurora:

È venuta una ragazza molto strana a vivere di fronte a casa nostra. Casa mia e di papà. È magrissima e fuma un sacco e mi piace molto il suo gatto. Il suo gatto si chiama Emanuele e mi sembra un nome molto strano per un gatto, perché c’è un mio compagno di scuola che si chiama Emanuele e lui non mi piace neanche un po’, perché mi nasconde sempre l’astuccio e tutto quello che lascio sul banco.

Il gatto Emanuele fa una cosa pericolosissima, spaventosissima da guardare, ma lui è un gatto e non può succedergli nulla: cammina sul cornicione e scappa dalla sua casa, quella della ragazza magrissima che fuma un sacco, e viene a giocare con me.

Anch’io, se fossi Emanuele, preferirei stare con me e non con lei: io gli do sempre un sacco di cose buone da mangiare e lui, mentre faccio i compiti, dorme sulle mie gambe.

Michela vede Aurora:

Mentre ne accendo una, sprofondo nel midollino punitivo del salotto da esterni che mia madre ha allestito sul balcone. Mi graffio la spalla destra e commento con una sapida scurrilità. «Elegantissima!» Sento quella che mi pare essere la voce di una bimba, mi affaccio per controllare e vedo solo un caschetto biondo su un corpo minuscolo e filiforme sparire dietro una porta finestra dell’appartamento accanto, seguita dal nostro gatto…

Un caschetto biondo e arruffato, occhi blu e occhialoni viola grandi e pesanti, anche lei, come me, jeans e felpa con il cappuccio.

DA DOMANI MI ALZO PRESTO di Simona Toma

Da domani mi alzo presto

Da domani mi alzo presto

Simona toma

«Milano era per me quell'attimo beato e irripetibile nella vita in cui si spalanca davanti a te tutta la meraviglia del mondo… E poi, all'improvviso, mi sono ritrovata depressa in pigiama e...

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