Attentati in Francia, Germania, Belgio, Inghilterra… Siamo sotto assedio, gli estremisti islamici ci attaccano, tuonano i media. E i governi si affrettano a varare misure straordinarie, i controlli si moltiplicano, le nostre libertà personali diminuiscono in nome della sicurezza collettiva. Eppure, se seguissimo la pista del denaro, verrebbe fuori una realtà ben diversa. Chi arma i kamikaze? Chi paga i loro centri di addestramento? Chi ci guadagna da questo costante stato di allerta, e ancora di più dal caos che impedisce al Medio Oriente di diventare un vero interlocutore politico ed economico? La risposta è sotto gli occhi di tutti: da sempre i servizi segreti inglesi e americani hanno alimentato i conflitti degli Stati arabi per impedire che diventassero troppo autonomi. Fomentare le tendenze più radicali è il modo migliore per assicurarsi il controllo delle risorse. È successo in Iran, Iraq, Siria, Afghanistan, proprio quelli che oggi sono i focolai del terrore. In questo libro Daniel Estulin documenta la sistematica strategia destabilizzatrice dell'Occidente, ricostruisce gli interessi dietro il Jihad e spiega che ISIS, Al Qaida, talebani e Fratelli musulmani hanno un'unica matrice: le scuole estremiste finanziate attraverso l'Arabia Saudita, il principale alleato degli angloamericani in Oriente. Le stesse scuole che hanno formato i kamikaze attivi in Europa, molti dei quali erano noti da tempo ai servizi segreti. Perché nessuno li ha fermati?
Daniel Estulin
L'autore è nato in Unione Sovietica
nel 1966. Ex agente del Controspionaggio del
KGB, ha dedicato gran parte della vita al giornalismo
di indagine. Particolare attenzione ha
riservato al Club Bilderberg, un governo ombra
che dirige il mondo. I suoi libri sull'argomento si
sono rivelati un fenomeno editoriale, con 6 milioni
di copie vendute, sono stati pubblicati in
67 Paesi e tradotti in 44 lingue. È stato invitato
ovunque per tenere conferenze e ha ricevuto la
Medaglia d'Oro dell'Università John F. Kennedy
di Buenos Aires per il suo contributo all'umanità.
È stato inoltre candidato al Premio Pulitzer
2014 per il libro TransEvolution. L'era della decostruzione
umana e al Premio Nobel per la Pace
2015 per la sua lotta indefessa contro l'élite globalizzatrice
mondiale.