C'è la distanza dalla civiltà, che per i canadesi significa Toronto.
C'è la graduale decadenza del centro cittadino.
Naturalmente ci sono gli inverni, lunghi e feroci.
E poi, ci sono le mosche.
La primavera ha fatto solo una fugace comparsa, ma è bastato quel breve accenno di disgelo perché ad Algonquin Bay arrivassero le mosche nere. Una sola di quelle bestiacce basterebbe a far impazzire una persona, e loro arrivano a sciami, ben attrezzate per pungere e succhiare il sangue a qualunque essere vivente. Soltanto un pazzo, o un ubriaco perso, uscirebbe senza protezione durante la stagione delle mosche ad Algonquin Bay. E invece, coperta di punture dalla testa ai piedi, piomba nella World Tavern una giovane donna, bellissima, con i capelli rossi fiammeggianti, e completamente priva di memoria. Soccorsa da Jerry Commanda, il poliziotto locale di origini indiane, la ragazza viene subito portata in ospedale. Dove presto i medici scoprono che i morsi delle mosche sono il minore dei suoi problemi. Qualcuno, infatti, le ha sparato alla testa, e il proiettile è rimasto nel cranio. Mentre i chirurghi tentano di salvarle la vita, John Cardinal e Lise Delorme indagano sulla sua identità. E ben presto si imbattono in un secondo raccapricciante crimine.
Se c'è un legame tra i due fatti di sangue, John Cardinal è l'unico che può trovarlo. L'unico che può interrompere la catena.