Brevi riflessioni di fisica quantistica: Il batterio di Schrödinger – (Fabio Fracas 43)
Che rapporto c’è fra fisica quantistica e biologia? Più specificatamente, quali particolarità quantistiche potrebbero essere evidenziate analizzando i processi biologici che già descriviamo tramite la fisica classica?
Non è una domanda facile da porsi perché innesca una serie profonda di riflessioni sulla Natura e su come solitamente la intendiamo.
Riflessioni che – anche all’interno della stessa comunità scientifica – ingenerano, a volte, reazioni e prese di posizione molto distanti fra loro.
Eppure, gli studi e le pubblicazioni che testimoniano come la meccanica quantistica sia direttamente coinvolta in fenomeni biologici come, per esempio, la fotosintesi delle piante o l’orientamento delle specie migratorie, sono oramai accettati e divulgati. Ed è di pochi giorni fa la pubblicazione su “Scientific American” di un articolo che potrebbe segnare una nuova pietra miliare proprio in questa direzione.
Il pezzo, in realtà, riprende la presentazione dell’ottobre 2018, sul “Journal of Physics Communications”, di uno studio diretto dall’italiana Chiara Marletto. Studio che analizza un esperimento condotto nel 2016 dall’equipe di David Coles, dell’Università di Sheffield, sui batteri fotosintetici.
Secondo quanto messo in risalto dai dati, i ricercatori sarebbero riusciti a porre alcuni dei batteri esaminati in uno stato di entanglement, cioè di intricazione reciproca, rendendo così evidente il manifestarsi delle proprietà quantistiche anche negli esseri viventi. Un risultato eccezionale che, se confermato, potrebbe offrirci una rinnovata visione del mondo e spingere la ricerca scientifica a investigare con sempre maggiore forza e convinzione le nuove e affascinanti frontiere suggerite dalla biologia quantistica.