L'uomo che si crede una tigre, la donna priva del senso dell'orientamento tanto da perdersi perfino a casa sua, e quella che ha costanti allucinazioni uditive: sono tutti disturbi del cervello che un tempo sarebbero stati classificati come forme di isteria o pazzia. Ma non alla luce della scienza moderna: questi rarissimi disordini diventano straordinarie finestre per capire come funziona la nostra mente. Per esempio, il caso del produttore che non ha mai dimenticato un giorno della sua vita porta una nuova prospettiva sul concetto di memoria: come si formano i ricordi e come vengono selezionati? Perché siamo programmati per cancellare gli eventi minori? Come possiamo, al contrario, rafforzarli? Il medico che soffre di una sinestesia così acuta da avvertire il dolore degli altri rimette in discussione l'idea stessa di individuo: quali sono i confini che separano noi e gli altri? Dove finisce la nostra coscienza? E cosa succede quando è proprio la coscienza a ingannarci, convincendoci che siamo morti o ci stiamo trasformando in animali, come succedeva ai licantropi? In questo affascinante libro - paragonato per completezza e profondità a Oliver Sacks - la pluripremiata giornalista Helen Thomson ci conduce in un viaggio straordinario nella mente umana: attraverso gli incontri con nove pazienti che da anni convivono con le loro anomalie, dimostra che il cervello è una macchina delicatissima e imperfetta, che talvolta ci illumina e talvolta ci illude, forgiando convinzioni su noi, gli altri e il mondo assai meno affidabili di quanto crediamo.
Helen Thomson
Helen Thomson, giornalista scientifica, ha scritto
per The Guardian, The Washington Post, Daily
Mail, Nature e New Scientist. Ha ottenuto numerosi
riconoscimenti, tra cui la Media Fellowship
ad Harvard e al MIT. È stata selezionata tra i migliori
giornalisti scientifici in Inghilterra.