Un piccolo cult, nel quale un autore a sua volta di culto, Stephen King, celebra l'horror, definendone gli archetipi in una ridda in cui danzano, tenendosi per mano, letteratura e z-movies, leggende metropolitane e cinema d'autore, serie TV, fumetti e perfino le figurine. E, come aggiunge Gianni Casanova nel suo scritto introduttivo, "razzola nella memoria, fruga tra i ricordi, annusa tracce di paura. Così facendo, dissotterra gli scheletri dell'orrore sepolti nel nostro immaginario
". L'approccio apparentemente acritico, dichiaratamente soggettivo, sbarazza il professor King da ogni accademismo lasciandolo libero di fare ciò che meglio sa: raccontare. Si crea il miracolo di un testo profondo e lieve allo stesso tempo, dalla prosa torrenziale e inventiva; di un saggio che, ben lungi dall'ispirarsi nella forma ai canoni tradizionali, è piuttosto un possente, affascinante amarcord. E, per gli appassionati, un'irresistibile occasione per sbirciare sotto il mantello del Re. Del brivido.
Stephen King
STEPHEN KING è l'autore di bestseller mondiali che hanno
venduto centinaia di milioni di copie e hanno
ispirato registi di culto come Stanley Kubrick,
John Carpenter, Brian De Palma, David Cronenberg
e George A. Romero. Alcuni dei film
tratti dai suoi romanzi sono diventati pietre
miliari del cinema: tra questi, Stand by me
- Ricordo di un'estate, Le ali della libertà, Il
miglio verde e It, il film horror con il più alto
numero di incassi di sempre. Tra i suoi ultimi
romanzi pubblicati in Italia ci sono L'uomo in
nero, Holly e Fairy Tale. Vive nel Maine con la
moglie, la scrittrice Tabitha King.