Andrea Marai è un giornalista in carriera. Appassionato, ambizioso, iperconnesso, vive schiacciato dal suo presente inquieto. Orfano del suo migliore amico, morto troppo presto e in circostanze poco chiare, pesca a piene mani dalle opportunità che la vita gli presenta, l'unico modo che conosce per sfuggire alla mediocrità. Francesca, sua moglie, lo ama e da lui vorrebbe un figlio, eppure fatica a capirlo, ostinandosi a leggere in questa frenesia solo insoddisfazione. Le bugie sono un velo dietro cui il loro matrimonio si sta pian piano sgretolando. Ma Andrea è distratto, perché ha appena scritto l'intervista perfetta e sta per vincere il premio più ambito. Poi, proprio lì, sul palco della consacrazione, il crollo. Il momento in cui tutto diventa nero e liquido, l'istante esatto in cui il corpo dice «no». Quello che viene dopo è una metamorfosi dolorosa come una crisi d'astinenza, e poi una fuga rocambolesca verso il mare, verso un'altra vita possibile. Forse per ritrovare se stessi. Forse per cercare qualcos'altro. Un romanzo sulle nevrosi di efficienza, successo e connessione. E sul bisogno di lasciarsi alle spalle una vita che imbriglia per abbracciarne una più autentica, riscoprendo il valore della solitudine e del silenzio.
Niccolò Zancan
Niccolò Zancan è nato a Torino nel 1971.
Giornalista dall'età di ventitré anni, prima a
la Repubblica, poi a La Stampa, di cui è inviato
speciale, scrive storie di strada, violenza ed
emarginazione. Ha pubblicato Sono tutti bravi
a morire (Meridiano Zero) e, con Sperling &
Kupfer, Ti mando un bacio, che ha vinto il Premio
Mediterraneo - Fondazione Carical 2016.
www.niccolozancan.it
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