Beatrice Mariani ci racconta com’è nato “Amiche di una vita”
In occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, “Amiche di una vita”, abbiamo chiesto a Beatrice Mariani di raccontarci com’è nata l’idea di questo libro.
Sono stata spinta a scrivere questo romanzo dal desiderio di scoperchiare le sofferenze nascoste che ognuna di noi custodisce.
Tutte conosciamo il valore di un’amicizia vera e profonda. Il senso di affinità, la sicurezza di essere accettate, comprese, protette, sostenute. Eppure anche quando una persona ci è vicina da tutta la vita, resistono in noi tormenti che non sappiamo condividere.
Il libro racconta la storia di tre giovani donne, Valentina, Cristiana e Arianna, diverse ma inseparabili dai tempi del liceo. Nella fase eroica della giovinezza tutte e tre hanno creduto di poter costruire la vita che desideravano. E’ stato il tempo a mostrare loro che ogni scelta ha conseguenze e che esistono decisioni da cui non si può tornare indietro. In un’epoca in cui a trent’anni si viene ancora considerate soltanto “ragazze”, ognuna di loro deve affrontare un dolore reale e inaspettato. Per la prima volta scopriranno di sentirsi immensamente sole, sentiranno la paura di perdersi per sempre.
E’ un che libro parla allo stesso tempo di vicinanza e di solitudine interiore. Valentina si sentirà sull’orlo del baratro proprio nel mezzo di un bel pranzo di famiglia. Cristiana proverà l’impotenza di essere in balia di errori che non riesce a non ripetere. Arianna dovrà provare a fidarsi di se stessa dopo una malattia che l’ha divorata.
Un’amica, una vera amica, è quella che ci resterà comunque accanto. Il coraggio di diventare grandi, però, dobbiamo trovarlo noi.