Ottobre 1942. In una stazione dell'Europa orientale, Margarita Trušenko attende il treno per Varsavia, con in pugno i documenti falsi che le garantiscono una nuova identità e forse anche la libertà. Sì, perché Margarita si chiama in realtà Rita Feuerstahl e i tratti somatici apparentemente ariani nascondono le sue radici ebraiche. Testimone degli orrori del nazismo e vittima delle sofferenze del ghetto, Rita è in cerca di salvezza e di un figlio che teme di aver perduto per sempre. Nonostante il bagaglio di dolore, non ha ancora abbandonato del tutto la speranza, perché è a conoscenza di qualcosa che potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio molte vite oltre alla sua.
Alex Rosenberg, filosofo americano, insegna alla Duke University, in North Carolina, dove è titolare della cattedra di filosofia istituita da R. Taylor Cole. È autore di numerosi libri, tra cui The Atheist's Guide to Reality. La ragazza di Cracovia segna il suo esordio nella narrativa e si basa sulle esperienze reali di persone vissute negli anni Trenta e durante la Seconda guerra mondiale.