Nizza Monferrato, 1836. Sarà una magica notte di Natale per la famiglia Cirio. In anticipo rispetto alle previsioni, Luisa, umile lavandaia, dà alla luce il suo secondo figlio, Francesco. Ma il destino ha riservato a lei e al marito Giuseppe, sensale di granaglie, un'altra sorpresa. Proprio in quelle ore, infatti, la famiglia offre ospitalità ai conti Durini, tra i nobili più influenti del Piemonte, la cui carrozza si è ribaltata in un fosso. In segno di riconoscenza, la contessa Isabella regala al neonato un ciondolo con inciso il loro stemma nobiliare: l'augurio per una vita lunga e fortunata. E così sarà. Francesco percorrerà una strada in salita e piena di imprevisti, ma il sogno di diventare qualcuno lo porterà ad aprire la prima fabbrica italiana di conserve alimentari.
Beba Slijepcevic
Beba Slijepcevic, nata vicino a Belgrado,
è milanese d'adozione. Di Milano ama tutto,
il cielo lattiginoso che la copre, il profumo di
brioches che aleggia in metropolitana, gli scheletri
delle fabbriche nelle periferie, la gente. È
sceneggiatrice di cinema e fiction, autrice televisiva
e docente di sceneggiatura.
Allegra Groppelli
Allegra Groppelli vive a Milano, dove si
occupa di scrittura creativa e fiction. Vive sospesa
tra due mondi paralleli: il primo è il piano
comune che appartiene a noi tutti; il secondo
è quello in cui si immerge quando apre un
libro. Finita l'ultima pagina, ha spesso la sensazione
di essere stata per un po' altrove. Si augura
che questo volume, scritto a quattro mani,
faccia lo stesso effetto a qualcuno.