Dalla postfazione dell'autore
Ho convissuto con Gregorio per anni. Ho fatto il tifo per lui, ho temuto per lui. Non so quante volte sarei voluto essere lui. Gregorio è il mio fratello immaginario, il mio alter ego. E solo perché non sono riuscito a essere come lui. Per questo, oltre a scriverne, vorrei che Gregorio fosse reale e vivo, per poter scambiare con lui ogni giorno le impressioni che la vita mi suscita. Quando riesco a non pensare a Gregorio in questi termini, così personali, ragiono invece sul suo significato politico. Mi affascina la sua totale mancanza d'ideologia, e il fatto che di lui ci si possa chiedere se è un imbecille o un genio senza che la domanda stupisca nessuno. Non ho mai amato le persone di cui è chiaro, fin dal primo sguardo, se siano qualcosa o il suo opposto. Il dubbio è più affascinante della certezza perché ci riguarda, è una domanda rivolta a chi la pronuncia. Perché Gregorio non odia la sua azienda? Perché non si sente defraudato, maltrattato? Perché non cerca vendetta, ma solo come continuare a rendersi utile? Queste domande mi perseguitano. Gregorio non si limita a cambiare le regole: cambia il gioco. Forse di lui non capisco molte cose proprio perché è un uomo del futuro, anticipa una condizione umana in arrivo ma ancora imperscrutabile. Forse è «L'Uomo con Qualità», per opporlo al modello che ha fatto scuola fin qui. Questo romanzo non deve aver disorientato solo me. Prima di trovare pubblicazione ha dovuto attendere che qualcuno ne comprendesse l'impatto ideologico e politico. È comunque l'unico libro che ho pubblicato che abbia generato reazioni diverse fin da prima di essere offerto ai lettori. Chissà cosa vuole dire, e chissà chi ha ragione.
Simone Perotti
Simone Perotti (1965), scrittore e marinaio.
Ha pubblicato dodici tra saggi e romanzi, scritto
e diretto un programma televisivo per RAI 5,
Un'Altra Vita, e ideato Progetto Mediterranea, spedizione
culturale e scientifica a vela per tutto il
Mediterraneo e il Mar Nero.
Ha esordito come romanziere con Zenzero e Nuvole,
nel 1995. Con il bestseller
Adesso Bastaha
dissepolto l'insoddisfazione di due generazioni
verso le costrizioni e la follia del nostro sistema
di vita e di lavoro, mentre in Un uomo temporaneo
disegna l'azione anarchica, imprevedibile e
visionaria di un uomo che rompe la propria
condizione di sudditanza lavorativa e sociale.
A ogni romanzo si spinge in uno spazio nuovo,
conducendo i lettori tra generi letterari e tecniche
narrative, dal saggio al racconto, dal romanzo
psicologico a quello sociale. Fino al massimalismo
narrativo e alla nuova epica del suo ultimo
Rais.
Collabora con giornali e riviste, è un blogger del
Fatto Quotidiano e ha raccolto un'ampia community
intorno al suo sito
www.simoneperotti.com
e
www.progettomediterranea.com