«Vivevamo vicino al mare tanti anni fa, ti ricordi? Vivevamo in una casetta verde che dipingevi ogni anno dopo le piogge. E in quella casa facevamo l’amore quasi ogni giorno e sognavamo di tutte le terre che avremmo visto insieme, e in quella casa ho pensato di scrivere un libro sull’essere lì con te.» Quando una ragazza americana di vent’anni decide di partire con un’amica per l’Africa, quella che immagina è una vacanza esotica e avventurosa, un viaggio da guida turistica, magari intelligente ma giustamente distaccato, forse persino un po’ trasgressivo ma destinato a finire con il ritorno a casa. Una volta arrivata, trova ad accoglierla la straordinaria ricchezza dei paesaggi – dal deserto al mare, dai fiumi sinuosi alle isole lussureggianti –, l’inebriante intensità dei profumi, la noncurante sensualità della gente. Eppure c’è qualcosa di più, una malia sottile, un richiamo ancestrale, forse la misteriosa trama di un dio minore, che la trattengono e la sospingono verso un luogo preciso, un’isola, una casa verde, al largo delle coste del Kenya. Dove ad aspettarla è l’amore: quello di Adé, un giovane swahili per il quale lei è unica, eccezionale, tanto da meritarsi un nuovo nome, Farida, che significa «gioiello». E Farida decide di rimanere – mentre l’amica prosegue – per vivere fino in fondo quell’amore, e scoprire un’altra se stessa: una completa, vera donna. Molto più di una storia d’amore e molto più di un romanzo di viaggio, L’isola senza nome è la storia di una trasformazione – lenta, inesorabile, inevitabile – che fa da ponte tra due mondi e due culture, tra la solitudine e la famiglia, tra una ragazza e una donna.
Rebecca Walker
Rebecca Walker, laureata a Yale, è una dei leader più influenti in
America. Autrice di numerosi libri, saggi e articoli pubblicati sulle
maggiori testate internazionali (tra le quali The Huffington Post),
ha tenuto conferenze e seminari in tutto il mondo, compresa la
fondazione Merz di Torino.
Scrittrice di successo e figlia di Alice, autrice del classico Il
colore viola, è già nota anche al grande pubblico italiano per le
sue posizioni radicali sul ruolo delle donne, sul razzismo,
sull'identità sessuale e sulla maternità.