Ci sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove gli affetti hanno preso la forma morbida ed elegante di un libro dedicato con amore, di un abito portato solo una volta, di una cartolina spedita da città magiche riflesse nella luce trasparente di placidi canali. Per Isabel, che ha vent'anni e negli occhi l'immagine struggente della sua terra d'origine costellata dai ghiacci, quei luoghi sono diventati famiglia e amici: nelle botteghe traboccanti di vecchi oggetti, lasciati indietro da altri, cerca e raccoglie le tracce di storie passate e di posti da sogno. Lì, Isabel colleziona piccole cose che qualcuno ha abbandonato, testimoni muti di magnifiche esistenze intorno alle quali la ragazza ricama con fantasia e tenerezza. Per esempio, chi avrà indossato lo splendido vestito esposto nel suo negozio vintage preferito? Forse una donna innamorata, come è lei ora? Isabel si è innamorata. Non sa come sia successo, però Spoke, il collega che le sistema il computer in biblioteca, dove lei restaura testi antichi, le fa venire voglia di appartenergli. È perfetto, così discreto, gentile, disponibile e pieno di attenzioni. Tanto che Isabel comincia a raccontarsi una storia nuova, non intessuta dei ricordi e delle cose altrui, ma quella che potrebbe nascere dall'incontro con Spoke. È per sapere come andrà a finire che un giorno, finalmente, Isabel si compra quel vestito vintage a cui pensava da tempo, entra nel ristorante dove lui sta pranzando, e si siede al suo tavolo... "La collezionista di cose perdute" è il ritratto di una giovane donna irresistibilmente tenera, che vive in equilibrio tra passato, presente e un immaginario futuro. È il racconto delicato e toccante della nascita di un amore. Ed è un poetico, bellissimo album di sogni a occhi aperti che riempie di luce anche la più grigia delle giornate.