"Questa è la storia di un Paese unico al mondo. Un Paese bellissimo che si è fatto improvvisamente crudele, che divora se stesso e i suoi figli, che costringe i giovani a vivere con la paghetta dei nonni, che mette all'asta la prospettiva del futuro e demolisce le certezze del passato."
Nel suo libro più arrabbiato, Luca Telese raccoglie la sfida di raccontare l'Italia ai tempi della crisi, e lo fa intrecciando la propria passione professionale, quella di un "giovane quarantenne" che ha firmato il primo vero contratto dodici anni dopo aver iniziato a lavorare, alle storie raccolte da un osservatorio privilegiato quale è quello del cronista. Ci guida nella terra dei precari, del popolo "viola" speranzoso e deluso, di quello "black" furioso e iconoclasta, di talenti e fuoriclasse, di creativi cassintegrati e di operai sbeffeggiati.
Questo libro comincia con la sfida tra Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, che è il primo grande confronto fra l'integralismo e l'informazione, l'anno zero della modernità e anche del giornalismo. Prosegue con un lungo viaggio, che conduce dai caratteri al piombo a internet, la lingua del nostro tempo.
Attraverso volti e narrazioni, Luca Telese delinea una ricetta, che è quasi un manifesto generazionale: oggi, non domani, è il momento giusto, per i giovani italiani, di tirare fuori l'amore (per quello che si fa, per quello che si è) e la rabbia, che non significa distruzione cieca, ma coraggio di volere il cambiamento. Solo così la speranza può tornare a vincere.
Luca Telese
Luca Telese (1970) è giornalista, scrittore,
autore e conduttore del talk show di Canale
5
Matrix. Per Sperling & Kupfer ha diretto
la collana «Le radici del presente» e pubblicato
La lunga marcia di Sergio Cofferati
(2003),
Qualcuno era comunista (2009),
Giusva (con Andrea Colombo, Nicola Rao,
Francesco Patierno, 2011) e
Gioventù amore
e rabbia (2011).
Il suo sito è
www.lucatelese.it