In questo libro Giampaolo Pansa ripercorre una delle fasi cruciali della storia italiana: il biennio rosso del 1919-1920, il sorgere dello squadrismo, il trionfo del fascismo con la marcia su Roma, i primi passi del regime e il delitto Matteotti. Al centro della vicenda c'è la figura di Cesare Forni, dapprima leader delle camicie nere padane con Farinacci e Balbo, poi oppositore cocciuto del duce, in una contesa che non esclude l'assassinio. Attorno a lui, una folla di personaggi appartenenti ai due campi in lotta, che testimoniano il disordine tumultuoso dell'epoca: D'Annunzio e il volo su Vienna con il giovane pilota Natale Palli, il primo Mussolini, Gramsci e Nenni, la bella contessa Carminati Brambilla, i killer neri Dumini e Volpi, i capi socialisti della Lomellina, a cominciare da Egisto Cagnoni¿ Una drammatica, coinvolgente indagine storica che ha la suspense del thriller politico: dove la vittima principale è una nazione che perde la libertà.
Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa (Casale Monferrato, 1935), grande firma del giornalismo italiano, ha pubblicato con Sperling & Kupfer romanzi e saggi diventati grandi bestseller, fra i quali Il sangue dei vinti, La Grande Bugia e I Gendarmi della Memoria.