Memorie surreali e provocatorie destinate agli uomini che le hanno fomentato la vita e l'immaginazione poetica: Alda Merini ricorda i poeti, i vagabondi, gli amici che hanno scandito la sua esistenza tra amore, follia, crudeltà, solitudine. Gli uomini di Alda Merini abitano questo libro di sorprendente freschezza, e si stagliano in tutta la loro verità profonda, fatta anche di fragilità, debolezze, meschinità, ma soprattutto di inguaribile attaccamento a una donna che non ha mai risparmiato se stessa per loro. Perché, con i loro corpi e le loro parole, hanno offerto anche senza volerlo alimento alle sue opere: "... prima della scrittura hanno valore le mie mani, i miei occhi, il mio cuore e persino la mia disperazione, e quando scrivo tutto è già compiuto, il mio corpo ha già scritto la sua apologia e persino il mio tradimento..."
Alda Merini
Alda Merini (Milano, 1931-2009) è considerata una delle voci più significative della poesia italiana. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra i quali il prestigioso Premio Librex Montale nel 1993, il Viareggio nel 1996, il Procida-Elsa Morante nel 1997 e quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999.