La sua amica Marzia l'aveva già avvisato dicendogli: "Delirio di onnipotenza, meglio conosciuto come stupidità..." E infatti, Dario si sveglia da un sonno inquieto e la situazione non è delle migliori: una casa di campagna isolata, lui immobilizzato al letto dei suoi tradimenti con calze di donna ben strette. Nella stessa casa, legate anche loro dai fili sottili e resistentissimi del rancore e dell'inquietudine, due donne: la bionda e svagata Virginia e sua sorella Amelia, bruna e sicura di sé. Forse la loro rivalità potrebbe essere spiegata con una vecchia fotografia che appartiene alla loro infanzia: quattro bambine che guardano un aquilone in volo. Ma chi tiene il filo? E i colori - che sono anche sentimenti - perché sono distribuiti in quel modo? Chi ha assegnato il rosso della vendetta o il blu del tradimento? Colori, sfumature e luci sono in quella foto, come in questo romanzo, i segnali rivelatori di tormenti e passioni.
Barbara Garlaschelli
Barbara Garlaschelli (Milano, 1965) vive e lavora a Piacenza. Con Frassinelli ha pubblicato
Nemiche (1998),
Alice nell'ombra (2002),
Sorelle (2004, Premio Scerbanenco) e
Non ti voglio vicino (2010), finalista al premio Strega e vincitore dei premi Libero Bigiaretti (2010), Università di Camerino (2010), Alessandro Tassoni (2011) e Chianti (2012). Tra i numerosi libri che ha scritto, l'autobiografico
Sirena. Mezzo pesante in movimento. L'autrice è tradotta in Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Serbia, Messico.
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