"Scrivendo questo libro, la mia intenzione è quella di tentare di andare oltre i confini formali della mia fede. Voglio mostrare che esistono alcuni principi etici universali che possono aiutare ognuno di noi a raggiungere la felicità a cui aspiriamo." È un vibrante appello alla responsabilità individuale quello che il Dalai Lama affida a queste pagine: distinguendo tra religione e spiritualità, è possibile superare l'antico dilemma di credere o non credere, riportando al centro della riflessione le qualità interiori dell'uomo, le sue infinite potenzialità addormentate, o semplicemente poco stimolate nell'attuale società ipertecnologica, fabbrica di competitività e appagamenti effimeri limitati alla sfera materiale. Puntare sull'amore, la compassione, la capacità di empatia con i propri simili, la tolleranza, il perdono, il senso di responsabilità e di armonia vuol dire avere a cuore il benessere dell'altro, riconoscere l' impatto che le proprie azioni possono avere sulla collettività e regolarsi di conseguenza per il bene comune, in altre parole agire "eticamente". Riscoprire questa dimensione è il primo passo verso quell'auspicata "rivoluzione spirituale", presupposto della pace interiore e fra i popoli, che rappresenta l'unica via per affrontare alla radice i grandi problemi dell'umanità, in una prospettiva nuova, moralmente impegnativa, lungimirante e vicina al pensiero non-violento di Gandhi. Sia i drammi individuali (solitudine, incomprensioni, dipendenza dalla droga e molte malattie), sia le guerre, le persecuzioni, i disastri ambientali, hanno tutti una matrice spirituale e possono essere risolti mediante la spiritualità, presupponendo naturalmente molteplici livelli d'intervento, non ultimo l'innegabile apporto della religione, pensata come medicina dello spirito, di cui non si può giudicare l'efficacia se non in rapporto al suo uso su un particolare soggetto in una determinata condizione. I grandi temi toccati dalla massima autorità morale del Tibet diventano materia chiara e appassionante, attualissima e ampiamente condivisibile dal lettore occidentale, che finisce per ammirare non solo la finezza del pensatore esule, ma anche la saggezza della cultura che rappresenta.
Dalai Lama
Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano. A causa dell'invasione cinese del Tibet, vive in esilio in India dal 1959; insignito nel 1989 del premio Nobel per la Pace, è uno dei maggiori esponenti mondiali della cultura del dialogo e della non-violenza. Molti suoi libri sono pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer.