L'arciprete Tuberozov esercita la sua missione a Stargorod, un'immaginaria cittadina di provincia russa. È un cristiano autentico: e per questo è sempre in lotta contro la superficiale negazione del passato e della religione diffusa dai rivoluzionari nichilisti e contro l'ottuso conservatorismo indifferente alla sofferenza del popolo, cioè si trova spesso in rotta contro la burocrazia statale ed ecclesiastica. Più spontaneamente intriso di amore cristiano è Pizonskij, un vecchio che vive solo e pressoché in miseria, ma nonostante questo trascorre i propri giorni in serena letizia, occupandosi dei reietti come il piccolo Molvosa, figlio di una ragazza che si è gettata nel fiume dopo essere stata sedotta e abbandonata da un soldato di passaggio. Questi e altri personaggi animano I preti nella cattedrale, romanzo che Leskov dedicò - assieme ad altri racconti ricchi di antitradizionalismo e satira - alla vita ecclesiastica.
Nikolaj Semenovic Leskov
Nikolaj Semenovic Leskov nasce a Orlov nel 1831. Rimasto orfano di padre, a causa delle ristrettezze economiche in cui la famiglia cade in seguito all'incendio che distrugge la piccola proprietà, è costretto ad abbandonare gli studi. Lavora dapprima come copista, quindi si impiega al servizio dell'amministratore di un ricco proprietario terriero. Trasferitosi a Pietroburgo, nel 1861 inizia l'attività di pubblicista, ma deve interromperla nel 1862 e addirittura rifugiarsi all'estero perché l'intelligencjia "progressista" del tempo lo mette al bando per un suo articolo sugli studenti rivoluzionari accusati di terrorismo. Anche la sua intesa con gli ambienti reazionari e governativi è di breve durata a causa della sua indipendenza e onestà intellettuale (nel 1883 viene esonerato dall'impiego presso il Ministero della Pubblica Istruzione per le sue posizioni troppo "liberali"). Muore a Pietroburgo nel 1895.