Brevi riflessioni di fisica quantistica: Con occhi nuovi

È possibile raccontare in modo piacevole e divulgativo – senza mai sacrificare la correttezza delle informazioni – le logiche apparentemente incomprensibili della rivoluzione quantistica? Per Fabio Fracas, la risposta è una sola: sì. E questo è proprio l’approccio che il fisico italiano ha deciso di utilizzare per scrivere il suo nuovo saggio “Il mondo secondo la Fisica Quantistica”.

Tutto quello che scoprirete leggendo “Il mondo secondo la Fisica Quantistica” è basato sul confronto diretto fra l’autore e i numerosi scienziati che hanno collaborato con lui alla stesura dei dieci capitoli del volume. Gli argomenti affrontati spaziano dalla nascita del pensiero quantistico alle intuizioni dei primi fisici che ne hanno sviluppato l’innovativa visione; dalla relazione esistente fra la Fisica Quantistica e la Relatività Ristretta al rapporto con la Teoria delle Stringhe; dal confronto fra le onde gravitazionali e l’ipotesi del gravitone alla scoperta del bosone di Higgs; e molto altro ancora. All’attualità delle ricerche è riservato un posto d’onore: nel testo, infatti, vengono presentati sia i risultati più recenti ottenuti nei vari ambiti di studio, sia le possibili applicazioni della Fisica Quantistica nella medicina e persino negli studi sulla coscienza.

Il mondo secondo la Fisica Quantistica” è un libro agile e coinvolgente che mette in evidenza le principali meraviglie della Meccanica Quantistica, contribuendo così a fare chiarezza sui tanti interrogativi che suscita attualmente questo affascinante argomento.

Fabio Fracas

Brevi riflessioni di fisica quantistica: Panta rei

Panta rei

“Ormai in fisica non c’è più nulla di nuovo da scoprire. Tutto ciò che rimane da realizzare sono misure sempre più precise”.

William Thomson, I barone Kelvin – più comunemente conosciuto come Lord Kelvin –, pronunciò questa frase davanti all’assemblea della British Association for the Advancement of Science, a Bradford, nel settembre del 1900. Non era solo un suo personale convincimento bensì un’opinione condivisa da molti scienziati già da qualche anno. Nel 1894, infatti, Albert Abraham Michelson – Premio Nobel per la Fisica nel 1907 – aveva scritto che stava circolando un’idea secondo la quale “le più importanti leggi fondamentali e i fatti principali della scienza fisica sarebbero stati tutti scoperti”.

Eppure, come descritto nel volume “Il mondo secondo la Fisica Quantistica” – in questi giorni in libreria – circa un mese dopo le affermazioni di Kelvin, nella notte fra il 7 e l’8 ottobre del 1900, Max Planck scoprì la formula per la discretizzazione dell’energia dando così avvio a quella che sarebbe poi passata alla storia come la rivoluzione quantistica.

“Tutto scorre”, scriveva Platone riportando il pensiero di Eraclito, ed è così da sempre: ogni certezza dell’oggi è destinata, inevitabilmente, a diventare il fondamento del dubbio del domani. Soprattutto, ma non solo, nell’ambito della ricerca scientifica.

Arriva Bookcity 2017!

BOOKCITY MILANO è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano (Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani). 

Giorni in cui Milano si trasforma e diventa una città di lettori e per lettori (ci piace sempre ripeterla, questa cosa): biblioteche e librerie, musei, palazzi… ogni luogo diventa il punto di aggregazione per persone che amano leggere e scoprire, per grandi e piccini. Un programma ricco e interessante, che vi invitiamo a leggere per intero qui >> bookcitymilano.it

Intanto ecco il nostro programma di incontri, e ci scusiamo in anticipo se dovesse subire cambiamenti (in tal caso cercheremo di avvertirvi tempestivamente).

GIOVEDì 16 NOVEMBRE

Giovedì 16 novembre

18.00

Carlotta Jesi

I miei bambini hanno i superpoteri SPERLING & KUPFER

Istituto Comprensivo Cinque Giornate, Viale Mugello 5/7

Disturbi dell’apprendimento e superpoteri dei bambini” 

18.30

Stefania Piloni e Simonetta Basso

Il segreto della fertilità SPERLING & KUPFER

Libreria Mondadori Megastore via San Pietro all’Orto 11 

21.00 

Sara Rattaro

L’amore addosso

Biblioteca Comunale, Via Fornaroli 30 Magenta (Milano)

Con l’autrice interviene Amanda Colombo

SABATO 18 NOVEMBRE

12.30 Carmelo Abbate

Armatevi e morite SPERLING & KUPFER

Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento

“Se nel primo atto c’è una pistola, è molto probabile che nel secondo o nel terzo sparerà” (A. Cechov)

Con l’autore intervengono Fabrizio Fratus e Giusi Fasano

18.00 Saverio Tommasi

Siate ribelli, Praticate gentilezza SPERLING & KUPFER

Biblioteca Sormani – Sala del Grechetto

Praticate gentilezza:  hater, vita e amore RELATORE: Selvaggia Lucarelli

20.30 Francesco Riva

Il pesce che scese dall’albero SPERLING & KUPFER

Teatro Franco Parenti – Sala 3

La fortuna di essere dislessici

DOMENICA 19 NOVEMBRE

12.00 Marcello Bramati e Lorenzo Sanna

Leggere per piacere SPERLING & KUPFER

Teatro del Buratto in Maciachini – Spazio incontri

“Quella birberia che è la lettura”

12.30 Mattia Bidoli

Magamondo SPERLING & KUPFER

Mudec Auditorium

Cambiare il mondo un sorriso alla volta

16.00 Massimo Bubola

Ballata senza nome FRASSINELLI

Fondazione Feltrinelli

La “Spoon River” della Grande Guerra.

Con l’autore interviene  Alessandro Mezzena Lona

16.30 Maurizio Belpietro e Francesco Borgonovo 

Islamfollia SPERLING & KUPFER

Castello Sforzesco – Sala Weil Weiss

La realtà dell’Islam politico e le ipocrisie del politicamente corretto

18.00 Fabio Fracas

Il mondo secondo la fisica quantistica SPERLING & KUPFER

Acquario Civico – Sala Vittman

Quantum: l’infinitamente piccolo è infinitamente bello

Interviene Andrea Fattori

18.30 Luca Telese

Cuori contro SPERLING & KUPFER

Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento

La memoria contundente: perché i conflitti sui simboli del fascismo e del comunismo

Brevi riflessioni di fisica quantistica: Cambiare paradigma

Cambiare paradigma

“Il profano [in ambito fisico] è convinto, quando parla di ‘realtà’, che stia riferendosi a qualcosa di evidente; a me sembra, invece, che il compito più importante ed estremamente difficile del nostro tempo sia proprio quello di lavorare alla costruzione di una nuova idea di realtà.”

In questa riflessione scritta da Wolfgang Ernst Pauli – il 12 agosto del 1948 – in una lettera indirizzata all’amico e fisico Markus Fierz, si può leggere il senso profondo della sua ricerca: costruire una “nuova idea della realtà”. Un obiettivo enormemente complesso perché, come già aveva messo in evidenza anche Max Planck, è necessario un ricambio – anche generazionale – prima che una nuova verità scientifica possa finalmente affermarsi.

Nel volume “Il mondo secondo la Fisica Quantistica” – a breve nelle librerie – è l’idea stessa della realtà così come la conosciamo che viene discussa e approfondita tramite l’approccio quantistico, per evidenziarne gli aspetti meno evidenti e più rivoluzionari. Aspetti che, in molti casi, portano a sollevare molte più domande delle risposte che si stanno cercando. Perché, in effetti, per costruire una diversa idea della realtà bisogna essere disposti a cambiare il nostro modo di confrontarci con essa e di descriverla.

Meglio un giorno da Vegana – una piccola premessa

Ecco la premessa al libro Meglio un giorno da vegana di Claudia Zanella. Così l’attrice e scrittrice risponde, una volta per tutte, alle domande sulla sua scelta di vita. 

«Esattamente, cos’è che non mangi?»

Me lo domandano sempre, da mia suocera al giornalaio sotto casa.

«Cerco di non mangiare niente che possa aver arrecato sofferenza a un animale», rispondo.

Accade durante un pranzo di lavoro, a tavola con parenti vicini e lontani, in vacanza con gli amici. A un certo punto inizia l’assalto delle domande, che a volte sono frutto di una sana e sincera curiosità, altre volte, invece, nascono dalla voglia di intavolare una sterile polemica.

«Ma sei vegana-vegana?»

«Se ti trovassi su un’isola deserta, non la mangeresti la carne?»

«E chi te lo dice che anche le piante non soffrano?»

«Ma non è un po’ una moda?»

«Dove le prendi le proteine?»

«Nemmeno una fettina di prosciutto ogni tanto?»

«Capisco la carne, ma perché neanche latte, formaggi e uova?»

Per rispondere, una volta per tutte, alle domande che ricevo, e per fare un po’ di chiarezza, credo che valga la pena fare qualche passo indietro e raccontare le origini della mia scelta, il percorso che ho compiuto per arrivare dove sono oggi, e soprattutto spiegare perché mi sono convinta che uno stile di vita «verde» regali a tutti un’esistenza migliore, in armonia con il pianeta e con noi stessi.

La signora dello zoo di Varsavia

LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA (The Zookeeper’s wife) arriverà nei cinema italiani il prossimo 16 novembre. Un film importante, tratto dal libro di Diane Ackerman, con la regia di Niki Caro e un cast d’eccezione: Jessica ChastainDaniel Brühl, Johan Heldenbergh.

Polonia 1939. La brutale invasione nazista porta morte e devastazione in tutto il paese e la città di Varsavia viene ripetutamente bombardata. Antonina (Jessica Chastain) e suo marito il dottor Jan Żabiński (Johan Heldenbergh), custode dello zoo della città, sono una coppia molto unita sia nella vita privata che in quella professionale. Dopo la distruzione dello zoo i due si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Sgomenti per ciò che sta accadendo al loro amato paese, la coppia deve anche sottostare alle nuove politiche di allevamento del nuovo capo zoologo nominato dal Reich: Lutz Heck (Daniel Brühl). Ma quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo, possono ora servire a proteggere in segreto delle vite umane. Quando la coppia mette in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli. 

La signora dello zoo di Varsavia è un film scritto e diretto da donne e racconta la storia di un’eroina poco nota alla grande storia. Il progetto è stato portato sul grande schermo dopo ben dieci anni e tutti i partecipanti si sono ispirati alla vera protagonista della storia raccontata nel film.

Nel 2007, Diane Miller Levin aveva ricevuto in regalo dal marito La Signora dello zoo di Varsavia, edito in Italia da Sperling & Kupfer, di Diane Ackerman ed era stata così affascinata dalla forza di questo personaggio che aveva letto il libro in una notte, come racconta: “Ero rapita. Ho pensato che fosse una storia troppo importante per non essere raccontata”. Quando Robbie Rowe Tollin, sua partner di produzione e vincitrice di un premio Oscar, ha letto il libro ne è rimasta colpita allo stesso modo e insieme hanno creato la Rowe Miller Productions, impegnandosi per l’adattamento cinematografico del libro.

Il saggio della Ackerman, che attinge ai diari di Antonina Żabińska scritti durante la guerra, offriva uno sfondo dettagliato in cui collocare Antonina e suo marito Jan Żabiński, all’interno del contesto storico più ampio della Resistenza polacca contro l’oppressione nazista. 

Brevi riflessioni di fisica quantistica: Da riforme a rivoluzioni

Da riforme a rivoluzioni

“[…] Una ricerca che segue le linee della scienza applicata porterebbe senza dubbio al miglioramento e allo sviluppo dei vecchi metodi; la ricerca nel campo della scienza pura ci ha dato un metodo completamente nuovo e molto più potente. In realtà, la ricerca nella scienza applicata porta alle riforme, la ricerca nel campo della scienza pura conduce alle rivoluzioni […]”

Questo pensiero – estratto da un più ampio ragionamento attribuito a Sir Joseph John Thomson da un altro famoso fisico, John William Strutt, Lord Rayleigh – conferisce alla ricerca teorica “nel campo della scienza pura” la capacità di condurre a vere e proprie rivoluzioni. Anche politiche e industriali. Thomson, come descritto nel volume “Il mondo secondo la Fisica Quantistica” fu egli stesso artefice di una fondamentale riforma scientifica perché propose nel 1904 – lo stesso anno in cui vinse il Nobel grazie alla scoperta del gas Argon – la prima rappresentazione teorica dell’atomo nella quale l’elettrone veniva descritto come una particella subatomica.

Quello che Thomson all’epoca non poteva immaginare era che sarebbe stato proprio suo figlio, 33 anni dopo, che avrebbe trasformato, grazie all’applicazione delle logiche quantistiche, la riforma in rivoluzione. George Paget Thomson, assieme a Clinton Joseph Davisson, vinse infatti a propria volta il Premio Nobel nel 1937 per aver dimostrato il dualismo onda/particella proprio studiando il comportamento degli elettroni.

Fabio Fracas

L’oroscopo dello scrittore – novembre 2017

Lo scrittore dell’Ariete provi a cominciare un lavoro dal giorno 5, quando cioè Mercurio – pianeta della scrittura – smetterà di complicare i pensieri e la fantasia del segno. Avrete finalmente le idee più chiare.

Lo scrittore del Toro non tocchi la penna nei primi giorni del nuovo mese. Ma soprattutto non si ostini a descrivere la bellezza, a raccontare di sogni e di promesse facili e leggere. Perché ora vi riesce bene dell’altro.

Lo scrittore dei Gemelli userà un linguaggio estremamente deciso, diretto, capace cioè di arrivare dritto alla mente (e anche al cuore) di chi vi legge. Per questo sembrate essere i favoriti con ogni tipo di racconto.

Lo scrittore del Cancro sarà forse troppo intento a divertirsi e a vivere le cose migliori del presente per potersi concentrare sulla scrittura. Eppure ora avreste grandi doti e qualità di intrattenimento. Seducete il lettore.

Lo scrittore del Leone si diverta a scrivere e a raccontare soprattutto dopo la prima settimana. Quando cioè Mercurio sarà un vostro prezioso e valido alleato, quando farete l’amore con il linguaggio.

Lo scrittore della Vergine potrà scrivere soltanto di cose intime, raccontando storie familiari, un po’ nostalgiche e spesso bucoliche. Minore la fortuna per tutto ciò che sappia di avventura, di coraggio.

Lo scrittore della Bilancia dovrà tenere a bada l’impazienza di Marte sino al giorno 7. Quando cioè Mercurio lo aiuterà finalmente a esprimersi in modo migliore, più chiaro e efficace. Aspettate che le stelle siano amiche.

Lo scrittore dello Scorpione sarà aiutato dalle stelle soprattutto nella prima settimana del mese. Ma Giove vi garantirà comunque sempre una certa dose di fortuna, ma anche la capacità di provare a essere i migliori.

Lo scrittore del Sagittario godrà per quasi tutto il mese della preziosissima presenza di Mercurio, ovvero del pianeta che proprio aiuta e protegge chi fa della scrittura il suo mestiere. Tempo di darsi da fare.

Lo scrittore del Capricorno nonostante una certa fretta di fare e di creare, probabilmente non avrà troppa voglia di mettersi al lavoro. Preferendo pensare, riflettere, immaginare. È tempo di intenzioni, non di azioni.

Lo scrittore dell’Acquario vivrà il lavoro come una piccola ossessione nella prima settimana del nuovo mese per poi, però, riacquistare tutta la voglia di mettersi in gioco, di raccontare qualcosa di nuovo.

Lo scrittore dei Pesci faccia attenzione a Mercurio, pianeta debole e pocoamico che rischia di rendere non eccellente la qualità del vostro lavoro. Se potete provate a rimandare il lavoro, perché ora creare non vi viene
facile.

Brevi riflessioni di Fisica Quantistica: Una scienza universale

“È effettivamente possibile, in termini di moto degli atomi, spiegare come gli uomini possano inventare un motore elettrico o progettare, e costruire, una grande cattedrale? Se tali risultati rappresentano qualcosa di più che il soddisfacimento delle leggi fisiche significa che la scienza è obbligata a cercare ulteriori fattori di controllo, indipendentemente da quali possano essere, che consentano di comprendere adeguatamente il mondo della natura. Una scienza che descrive solo i moti degli oggetti inanimati ma non include le azioni degli organismi viventi, non può pretendere di essere considerata universale”.

Nel volume “Il mondo secondo la fisica quantistica” (in uscita a novembre), questa riflessione di Arthur Holly Compton – fisico statunitense, scopritore dell’omonimo effetto, e vincitore del Premio Nobel nel 1927 – accompagna in sottofondo molti dei temi trattati. È realmente possibile che la nostra relazione col mondo che ci circonda possa essere descritta unicamente tramite delle leggi fisiche? E che significato assumono quelle stesse leggi quando vengono applicate agli organismi viventi?

Compton, nel 1940, quando scrisse il volume “The human meaning of science” – testo dal quale è tratta la citazione – si stava ponendo quelle stesse domande che oggi potrebbero, e dovrebbero, costituire il fondamento di un approccio “universale” alla ricerca scientifica. E di conseguenza, agli stessi concetti di conoscenza e coscienza.

Brevi riflessioni di fisica quantistica: Punti di vista

Punti di vista

“La fisica non è una rappresentazione della realtà, ma del nostro modo di pensare ad essa”.

Werner Karl Heisenberg, a soli 24 anni – assieme a Max Born e a Pascual Jordan – costruì il primo modello matematico della Meccanica Quantistica: la Meccanica delle Matrici. Due anni dopo, a 26 anni, propose la prima formulazione del Principio di Indeterminazione: uno dei pilastri della Fisica Quantistica. Lavorò assieme a Niels Bohr negli anni che videro la nascita dell’Interpretazione di Copenaghen, nel 1927, e ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1932 con la seguente motivazione: “per la creazione della Meccanica Quantistica, la cui applicazione, tra le altre cose, ha portato alla scoperta delle forme allotrope dell’idrogeno”.

Nel volume “Il mondo secondo la fisica quantistica” – tra poco a novembre – la sua figura di scienziato e di pensatore emerge sia per i fondamentali contributi portati al campo della ricerca sia per la sua determinazione nell’interrogarsi sul senso profondo della realtà. E sul rapporto che, anche come uomini, ci lega a essa.

Libertà di pensiero, ricerca di un punto di vista “altro” e capacità di immaginare una differente natura sono alcuni dei tratti caratteristici di Werner Karl Heisenberg. Più in generale, dovrebbero esserlo di chiunque decida di approcciare senza preconcetti lo studio del mondo che ci circonda.

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