Paolo Pizzo alle Olimpiadi di Rio

Paolo Pizzo campione alle Olimpiadi di Rio

Con i tre compagni della squadra nazionale di spada – Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli – Paolo Pizzo ha regalato all’Italia una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio.   

Con la sua voglia di vincere, lo schermidore, campione mondiale nel 2011, ha collezionato molti titoli, ma soprattutto è riuscito a sconfiggere l’avversario più pericoloso: il tumore al cervello che a 14 anni avrebbe potuto allontanarlo per sempre dalla pedana.

Nel libro La stoccata vincente Paolo  racconta la sua storia e la battaglia che lo ha riportato sul podio.

BASTA 1 GIORNO – prefazione di Elena Sofia Ricci

BASTA 1 GIORNO ecco la dieta che abbiamo sempre desiderato: quella che segui per un giorno e tutto il resto della settimana sei libero! Si tratta del metodo che Marc Mességué, punto di riferimento del benessere naturale, applica da anni con successo: il dimagrimento è costante, sano e duraturo. 

Una testimonial d’eccezione è Elena Sofia Ricci che ha scritto la prefazione alla nostra edizione.

Prefazione di Elena Sofia Ricci

Andai per la prima volta da Marc Mességué accompagnata da un’amica, invitata per alcuni giorni. Andai più che altro per curiosità. Conoscevo Marc di fama… In molti mi avevano parlato del suo Centro e di lui, ma mai avrei immaginato di ritrovarmi coccolata da così tante persone attente e affettuose. 

Incontrare Marc significa incontrare non solo un uomo, ma la sua intera storia famigliare. Si tocca con mano la passione per la fitoterapia e la cura del prossimo che il papà Maurice, figura di grande carisma, ha trasmesso ai figli. 

[…]

E poi c’è la dieta! Tutti spaventati all’inizio, e dopo tutti a ridere durante il soggiorno. 

Puoi incontrare gente che si aggira in accappatoio tra un’insalata, un ravanello, un pesce senza sale o un delizioso dolce a base di sola frutta, sognando bucatini all’amatriciana e tiramisù. Solo ventiquattr’ore dopo, però, tutti con almeno un chilo in meno: che soddisfazione! 

Ormai sono anni che ho fatto mia la dieta senza sale di Marc. Ma ho esagerato, sono diventata integralista. Mangio senza sale praticamente tutti i giorni, non solo uno alla settimana; peraltro è cosa nota da tempo che il troppo sale fa male, e io mi sono talmente abituata a non aggiungerne alle pietanze, che mangiare fuori casa è diventato un po’ difficile: è tutto troppo salato! Circolazione e cuore ringraziano. 

Da Melezzole a Gubbio continuo a seguirli e lo farò ovunque andranno, perché il senso di pace, di benessere e di equilibrio che si trovano da Mességué sono veramente rari. 

E poi c’è una cosa alla quale è impossibile rinunciare: la risata di Marc! Ogni volta riecheggia tra le colline dell’Umbria e si ficca dritta nel tuo cuore per non uscirne più. 

LUOGHI MISTERIOSI: itinerario in Sardegna

Dopo aver scoperto le meraviglie nascoste di Venezia, del Giardino di Bomarzo, della Liguria e i misteri del Lago MaggioreIsabella Dalla Vecchia e Sergio Succu (autori del libro LUOGHI DI FORZA) ci portano in Sardegna. Una meta di mare adattissima alla stagione, che ne dite?

Golfo degli Aranci (OT): L’invenzione di Guglielmo Marconi

Iniziamo il nostro itinerario da Capo Figari a Golfo Aranci (OT), da cui per la prima volta partì un messaggio vocale capace di percorre ben 269 chilometri, giungendo fino a Rocca di Papa (Roma). Era l’11 agosto 1932 e Guglielmo Marconi stava progettando la trasmissione elettrica delle onde corte, un successo che avrebbe dato vita alla tecnologia moderna, tra cui la telegrafia senza fili e la televisione. Una targa commemorativa della prima trasmissione di “microonde” (come le chiamava Marconi) è stata posta in suo ricordo. La torre Marconi di capo Figari si trova accanto al faro nel promontorio di Golfo degli Aranci, un toponimo che sembra strano visto che di aranci qui non ce ne sono. In realtà il nome proviene da Golfu de li Ranco ovvero “golfo dei granchi”, così chiamato da Alberto La Marmora quando era stato esiliato per aver partecipato ai moti libertari del 1920. Una prigione di tutto rispetto in cui venivano confinati grandi uomini, tra cui anche Giuseppe Garibaldi.

Un’aura di malinconia avvolge questo ridente golfo: ad accoglierci sulla costa è il Canto delle Sirene, una scultura in bronzo di Piero Longu da cui due volte al giorno si può ascoltare l’inconfondibile canto sardo e che si aggiunge agli splendidi panorami del mare cristallino. Da vedere anche il MuMart il primo esempio in Europa di museo sommerso. Una mostra… da togliere il fiato.

Come arrivare: Possiamo arrivare al faro di capo Figari anche a piedi con una lunga camminata che circonda il monte Ruju, partendo da piazza del Comune nel centro di Golfo Aranci e procedendo verso l’interno fino alla ferrovia per poi seguire le indicazioni lungo una strada asfaltata, prima, e una sterrata, poi. Durante il tragitto si incrocia il pozzo sacro di Milis e la sua sorgente di acqua un tempo ritanuta sacra. Si può arrivare anche in macchina fino al parcheggio Baracconi vicino al pozzo sacro.

Olbia: Il cane e il cavaliere

Ritorniamo nel mondo del mistero seguendo la costa fino alla città di Olbia in cui è presente un bellissimo esempio di chiesa romanica sarda, San Simplicio. Simplicio non fu solo il primo vescovo di Olbia, ma anche dell’intera Sardegna e l’ultimo divenuto martire. Insieme agli innumerevoli simboli, anche pagani, c’è un interessante dettaglio sulla facciata: sotto una piccola arcata a sinistra, in una formella, è rappresentato un uomo a cavallo con davanti un cane e, in alto, un altro uomo, immagine enigmatica alla quale non è stato ancora dato un significato preciso. Potrebbe essere un agguato, motivo per cui il cane palesemente agitato, starebbe cercando di attirare l’attenzione dell’uomp, salvandogli la vita. Siamo abituati a vedere il cavaliere insieme sempre al proprio cavallo, ma anche cani e cavalieri non sono abbinamenti rari. Il cane è da sempre considerato una guida necessaria per intraprendere la retta via. Nel culto egizio Anubi (metà cane/sciacallo) ad esempio, conduceva il faraone nell’aldilà senza il cui apporto si sarebbe perso nell’oscurità eterna.

Come arrivare: la chiesa si trova in via San Simplicio, non lontano dalla stazione.

Il re di Tavolara

Procediamo fino a Porto San Paolo da cui ci imbarchiamo per arrivare all’isola di Tavolara. Nonostante possa sembrare un luogo selvaggio e disabitato, Tavolara ha una misteriosa stirpe reale con tanto di blasone e con la residenza Casa Bertoleoni. L’origine di questa regalità ha dell’incredibile. Un tale Giuseppe Bertoleoni decise di lasciare tutto per andare nell’isola di Tavolara, prendersi un fazzoletto di terra e coltivarla, divenendo l’unico abitante dell’isola. Per una serie di peripezie, a causa di tempeste e avvenimenti vari, fu visitato più volte da personaggi di spicco come Gioacchino Murat, Re di Napoli e Carlo Alberto di Savoia, Re di Piemonte e di Sardegna, che affascinati dal luogo e dalla sua solitaria presenza iniziarono a considerarlo principe di quell’insolito regno. Non solo.

I sovrani restarono molto colpiti dalla presenza delle leggendarie “capre dai denti d’oro” (denti resi tali da un’erba speciale che si trova solo sull’isola) che contribuirono a dare un aspetto favolistico a Tavolara. Così, in virtù della suaospitalità o forse per il fascino dell’isola, Bertoleoni fu nominato ufficialmente re di Tavolara con tanto di carta protocollare depositata alla Prefettura di Sassari. Ancora oggi a Buckingham Palace, nel salone dove sono custoditi gli stemmi di tutti i regni del mondo, vi è quello di Tavolara, con la dicitura: «La famiglia reale di Tavolara, nel golfo di Terranova Pausania, il più piccolo regno del mondo».

Come arrivare:  Tavolara è raggiungibile con un traghetto dal porto di Porto San Paolo

L’oroscopo dello scrittore – Agosto 2016

Oroscopo dello scrittore.  AGOSTO

Lo scrittore dell’Ariete avrà finalmente il tempo e la voglia necessari a pensare, a fermarsi per mettere a fuoco le idee e i concetti. Insomma un mese che, dietro una apparente calma, nasconde grandi spunti.        

Lo scrittore del Toro potrà contare sempre sulla sincera amicizia di Mercurio, pianeta che saprà rendere divertente e intelligente il vostro modo di lavorare, di inventare.        

Lo scrittore dei Gemelli potrà e saprà osservare le persone e le situazioni vicine per poi raccontarle in modo intelligente e sempre molto interessante. Così il lavoro estivo brillerà

Lo scrittore del Cancro approfitti di questo Mercurio amico per fare ordine tra le forme espressive e di linguaggio. Perché ci sono sempre margini di miglioramento.             

Lo scrittore del Leone provi a muoversi in modo estremamente pratico, brillando per concretezza e per attenzione alle questioni materiali, economiche. Non fatevi distrarre dalla stagione.              

Lo scrittore della Vergine godete sempre (e ancora per molto tempo) della preziosissima presenza di Mercurio, pianeta delle idee che vi consentirà di dare il massimo. Impossibile fermarvi.   

Lo scrittore della Bilancia vive ancora un certo torpore legato alle idee e alle forme espressive in genere. Ma si tratta di un lusso che vi potete permettere grazie alla pienezza della stagione estiva.   

Lo scrittore dello Scorpione può contare sia su un Mercurio amico delle idee e delle aspirazioni, sia su un Marte capace di garantire la giusta e necessaria energia per prendere l’iniziativa. Tocca a voi.                  

Lo scrittore del Sagittario gode dell’entusiasmo e dell’energia che solo Marte e Saturno ora vi possono regalare. L’importante, però, sarà provare a fare ogni cosa in modo intelligente e saggio. Non serve barare.

Lo scrittore del Capricorno dia retta alle tantissime stelle che, in questo momento, lo invitano a pensare alle cose importanti, a impegnarsi in modo intelligente. L’estate non vi potrà distrarre troppo.        

Lo scrittore dell’Acquario ritrova finalmente leggerezza tra le stelle. Per questo il cielo vi consiglia di consegnarvi, corpo e mente, alla vacanza. Rimandate a settembre ogni idea o progetto.     

Lo scrittore dei Pesci è ancora sfidato da Giove e da Mercurio nel raccontare ciò che accade intorno a lui, provando a divenire un ottimo osservatore e analista. Questo è il vostro trend attuale.

Intervista a Taylor Jenkins Reid

Un amore da favola, Jennifer Aniston e la determinazione a inseguire i propri sogni con tutte le forze: ecco la ricetta del successo di Taylor Jenkins Reid, l’autrice di Ti lascio per non perderti e di Tu, io e tutto il tempo del mondo.

Come ti è venuta l’idea di scrivere Ti lascio per non perderti?

Quando mi sono messa a scrivere, mi frullavano in testa due proverbi: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” e “la lontananza fa bene all’amore” . Volevo davvero capire quale dei due fosse più vero, quindi ho pensato che sarebbe stato interessante prendere due persone e farle lasciare per vedere come se la sarebbero cavata l’una senza l’altra. Tutto il resto – i personaggi, l’ambientazione, le dinamiche famigliari – sono scaturite proprio da quell’idea iniziale.

Al centro del tuo libro, c’è un matrimonio in crisi. Ma qual è la tua esperienza di matrimonio?

Io e mio marito, Alex, siamo usciti insieme per la prima volta nell’agosto del 2008. Entro la fine di quell’anno, eravamo sposati. Ci conoscevamo da meno di cinque mesi quando ci siamo detti sì per la vita. Non mi era mai capitato di avere una relazione così: era seria e profonda, ma al contempo era leggera e per nulla complicata. Volevamo fare qualcosa di folle insieme, quindi un venerdì sera siamo andati sulle colline di Hollywood e ci siamo sposati. Io indossavo un cappotto rosso, Alex i suoi jeans preferiti. Nessun ripensamento.

Come hai capito che volevi fare la scrittrice?

Be’, è stata tutta colpa di Jennifer Aniston a dire il vero! È una storia lunga, questa, che inizia quando, a sedici anni, sono stata lasciata dal mio fidanzatino. Ero a pezzi ed è stata una maratona di Friends a tirarmi su il morale e a farmi innamorare perdutamente del personaggio di Rachel. Qualche anno dopo, lavoravo nel cinema come assistente al casting; in teoria, sarebbe dovuto essere il lavoro dei miei sogni – avevo mosso mari e monti per ottenerlo –, ma in realtà non faceva davvero per me.

Non sapevo proprio che fare, quando ecco che Jennifer Aniston in persona illumina di nuovo il mio cammino. Per caso, mi sono ritrovata a lavorare al casting di un corto che avrebbe diretto lei in persona. Quando l’ho finalmente incontrata, è stato fantastico. E dovevo dirlo subito a tutti; perciò, ho scritto una storiella in cui raccontavo com’era stato incontrare la mia star preferita. Tutti quelli che hanno letto il mio raccontino mi hanno detto: «Ehi, dovresti fare la scrittrice!». E allora ho capito: ecco cosa avrei davvero voluto fare nella vita! Dunque, eccomi qui.

Wow. Come sei passata dall’essere una ragazza che scrive storie per i suoi amici a essere una scrittrice di successo, con la sceneggiatura di un film tratto dal suo primo libro in cantiere? (Tu, io e tutto il tempo del mondo diventerà un film con protagonista Dakota Johnson – n.d.r.)

Credo che fondamentalmente uno debba essere pronto a tutto. Per raggiungere un obiettivo, si deve lavorare duro anche prima di avere un tornaconto economico – ho scritto il mio primo libro di notte e nei weekend mentre lavoravo full time –, avere una gran faccia tosta e non mollare mai. Tante volte, mi sembrava che i miei desideri fossero irraggiungibili e avevo paura a rivelarli; poi, a un tratto, ho deciso che sarei stata io la prima a credere in me stessa e, così, ho fatto il primo vero passo per realizzare i miei sogni.

Viaggi di carta e inchiostro tra Parigi, Londra e Roma

Ah, Parigi!
La città più romantica del mondo, meta di vacanze e lune di miele da sogno.
Passeggiate mano nella mano lungo la Senna, fette di tarte tatin condivise al tavolino di un caffè, la città ammirata dalla Tour Eiffel in un giorno di sole…
Difficile non perdersi in un sogno a occhi aperti, ma che fare se l’unico viaggio possibile è proprio quello con la fantasia?
Ecco quattro storie pronte a trasportarvi sull’Avenue des Champs-Élysées:

TI HO TROVATO TRA LE PAGINE DI UN LIBRO di Xavier Bosch: quattro giorni nella città più romantica del mondo è tutto ciò che possono concedersi Paulina e Jean-Pierre, prima di tornare alle loro vite. Sarà la figlia di lei, trent’anni dopo, a ritrovare tracce di quell’amore tenuto segreto, ma che si è lasciato dietro messaggi e biglietti sparsi per le più belle librerie del mondo.

SETTE LETTERE DA PARIGI di Samantha Vèrant: un amore passionale e improvviso sbocciato proprio in un caffè parigino, e conclusosi con sette struggenti lettere d’amore senza risposta ritrovate in uno scatolone vent’anni dopo. Ma è davvero troppo tardi, per Samantha e Jean-Luc?

UNA PICCOLA LIBRERIA A PARIGI di Nina George: benvenuti nella Farmacia Letteraria di Jean Perdu, una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna dove ogni libro è una medicina per l’anima. E se l’unica persona per la quale Jean non sapesse trovare il libro giusto (o la donna giusta) fosse proprio lui stesso?

LA FELICITÀ SULLA PUNTA DELLE DITA di Agnès Martin-Lugand: Iris nella sfavillante Parigi arriva con una valigia piena di modelli e rocchetti di filo colorato, pronta a realizzare il suo sogno fatto di tessuti e ricami. Riuscirà, ora che è distante dagli opprimenti genitori, a diventare la stilista che ha sempre progettato di essere? 

E se invece aveste voglia di tè delle cinque, magari accompagnato da un piatto di scones con crema e marmellata?
Sarebbe proprio il caso di partire per Londra, ed ecco cosa vi serve per una passeggiata all’ombra del Big Ben:

IL ROMANZO DI LONDRA di Antonio Caprarica: una panoramica sulla città d sempre teatro di intrighi, tragedie, misteri irrisolti e molto, molto di più.
Un po’ guida e un po’ romanzo, la lettura perfetta per sentirsi parte di quel teatro che è da sempre la capitale inglese.

Avete deciso di passare l’estate a scoprire le bellezze di Roma?
Ottima idea: facciamolo un caffè alla volta!

IL PRIMO CAFFÈ DEL MATTINO di Diego Gabaldino: riuscirà Massimo, barista romano, a conquistare a suon di caffè e cappuccini la misteriosa ragazza con le lentiggini che gli ha rubato il cuore?
Parlarle delle bellezze della città che lui sembra conoscere così a fondo potrebbe aiutare…

9 cose che potresti non sapere sul matrimonio – di Taylor Jenkins Reid

9 cose che potresti non sapere sul matrimonio

Di Taylor Jenkins Reid – articolo comparso sul blog dell’Huffington Post il 24 agosto 2014.

Quando mi sono messa in testa di scrivere un libro sul matrimonio, mi sono resa conto che conoscevo davvero poco sull’istituzione in sé. Sono sposata da un po’ ormai, perciò pensavo di sapere una cosa o due sull’argomento. Ma la verità è che molti di noi non sono molto informati e non sanno quasi nulla della sua storia, di come è cambiato e del ruolo che ha assunto nelle varie culture.

Perciò, prima di sedermi e mettere la penna sul foglio per iniziare Ti lascio per non perderti – è solo un modo figurato per dire che ho acceso il computer –, ho fatto un po’ di ricerche su questo contratto, desiderato da alcuni, diventato realtà per altri e odiato da altri ancora.

1) I primi matrimoni regolarmente registrati della storia sono avvenuti nel 2000 a.C., in Mesopotamia. Il loro scopo era soprattutto quello di preservare il potere, ottenere nuove terre e fornire eredi. Va da sé che la monogamia, la poligamia, le unità famigliari e le relazioni romantiche esistevano anche prima di questa data.

2) Fino all’Illuminismo, sposarsi per amore era un’idea da romanzo. Anzi, prima di allora, l’amore tra marito e moglie era considerato inappropriato in alcune culture e detrimento per l’unione in altre; si riteneva, infatti, che l’amore andasse cercato al di fuori del matrimonio. Il matrimonio romantico, ossia quello che ha l’amore come unico movente, è diventato d’uso comune soltanto dopo la Rivoluzione Industriale, quando gli uomini hanno iniziato a guadagnare abbastanza per conto loro da essere in grado di rifiutare la sposa scelta dai genitori.

3) Nelle società occidentali, l’abito bianco è entrato in voga solo in epoca vittoriana. La regina Vittoria ne ha indossato uno quando ha sposato il principe Alberto. La foto del giorno più bello della regina è stata pubblicata da tutti i giornali e ha inaugurato la tendenza delle donne a vestirsi di bianco. Tendenza, questa, che non è mai arrivata in Oriente: in Cina e in India ci si sposa in rosso, colore che per tradizione indica la buona sorte.

4) Gretna Green, un paesino della Scozia, deve la sua fama alle fughe d’amore, dopo il Marriage Act del 1753, che interessò Inghilterra e Galles e stabilì un numero di requisiti fondamentali per il matrimonio, come il coinvolgimento della chiesa e la licenza di matrimonio. Pertanto, le coppie scappavano a sposarsi nella città scozzese più vicina, solitamente Gretna Green, dove le leggi erano meno rigide. Nell’Ottocento, il numero delle fughe d’amore su territorio scozzese calò in seguito all’introduzione dell’obbligo per i futuri sposi di un soggiorno di ventuno giorni in loco; da quando quest’obbligo fu tolto nel 1977, la Scozia è tornata a essere la meta prediletta per i fidanzati e ospita circa 5000 matrimoni l’anno.

5) Qualsiasi coppia americana sposata da 50 anni o più può ricevere un biglietto d’auguri per l’anniversario dal Presidente e dalla First Lady degli Stati Uniti. La richiesta può essere presentata tramite i propri legali o scrivendo direttamente alla Casa Bianca. Si raccomanda di muoversi con mesi di anticipo.

6) I Paesi Bassi sono stati il primo Paese nel mondo ad approvare matrimoni tra persone dello stesso sesso.

7) La coppia di sposi più longeva di sempre è quello di Karam e Katari Chand, che sono sposati da 90 anni. Karam, il marito, ha 110 anni, e Katari, la moglie, ne ha 103. Si sono sposati in India nel 1925. Il matrimonio che è durato più a lungo, però, è quello di Daniel e Susan Bakeman: si sono sposati a New York il 29 agosto del 1772 e sono stati sposati per più di 91 anni.

8) Le Filippine e lo Stato del Vaticano sono gli unici due Paesi che non permettono il divorzio. Gli ultimi Paesi in cui il divorzio è stato introdotto sono l’Italia nel 1970, il Brasile nel 1977, la Spagna nel 1981, l’Irlanda nel 1996, il Cile nel 2004 e Malta nel 2011.

9) Secondo uno studio condotto dall’Università di Chicago, più di un terzo dei matrimoni tra il 2005 e il 2012 è stato celebrato tra persone che si sono conosciute online. Lo studio ha dimostrato che queste coppie hanno matrimoni più lunghi e più felici.

Certamente, il matrimonio è un’istituzione con una storia millenaria ed è cambiato molto nel corso del tempo. Quel che ho capito facendo le mie ricerche è che gli approcci al matrimonio sono infiniti, e ci sono tante opinioni sul matrimonio quante teste sul pianeta.

Il che, per me, è un’ottima notizia, perché significa che ci saranno sempre cose da scoprire e libri da scrivere sull’argomento.

BAD BOY – in arrivo la serie

Siete pronte a leggere Bad Boy? A luglio in arrivo nelle librerie italiane il primo volume di una serie destinata a farvi battere il cuore. Dopo gli #Hessa ci saranno i #Colessa!

COSA ACCADREBBE SE IL TUO PEGGIOR NEMICO SI TRASFORMASSE NEL TUO MIGLIOR AMICO, O IN QUALCOSA DI PIÙ?

Tessie O’Connell ha diciotto anni e sta per iniziare l’ultimo anno di superiori, l’ultimo anno del suo inferno personale. Il suo piano per sopravvivere è molto semplice: passare inosservata e continuare ad ammirare a distanza l’oggetto dei suoi desideri, Jay Stone. Ma il ritorno in città del fratello di Jay, Cole, manda all’aria tutto. Perché Cole ha sempre avuto, fin da quando erano bambini, un unico scopo nella vita: prendersi gioco di Tessa in ogni modo possibile e immaginabile. Eppure il ragazzo di adesso è molto diverso dal bullo di allora…

Dal 5 luglio il primo volume.

Deal 23 agosto il secondo MAI PIU’ CON TE

LUOGHI MISTERIOSI: itinerario sul lago Maggiore

Dopo aver scoperto con le meraviglie nascoste di Venezia, del Giardino di Bomarzo, e della LiguriaIsabella Dalla Vecchia e Sergio Succu (autori del libro LUOGHI DI FORZA) ci portano a spasso tra i tesori e i misteri del Lago Maggiore. Pronti a partire? 

Sesto Calende

Una chiesa cristiana su un luogo pagano

Appena fuori l’abitato di Sesto Calende, nei pressi di un bosco, si trova il famoso “Sass da Preja Buja” (sasso di pietra scura): si tratta di un masso erratico, un importante luogo di culto pagano che presenta curiose impronte sulla sommità e alcune conche, utilizzate per ospitare oggetti votivi durante gli antichi rituali. Con ogni probabilità, veniva utilizzato come altare sacrificale in epoca preistorica per propiziare riti di fertilità. Accanto al masso si scorgono altre grosse pietre erratiche con interessanti petroglifi. Il Sass da Preja Buja  è stato dichiarato monumento naturale nazionale. A poco meno di 200 metri emerge il piccolo Oratorio di San Vincenzo, una chiesetta del XII-XIII secolo: l’edificio si trova presso il masso, testimonianza del fatto che, molto spesso, gli edifici di culto cristiano venivano edificati su antichi luoghi pagani, affinchè il cristianesimo si sostituisse ai precedenti culti locali.

Come arrivare: Seguire per l’Oratorio di San Vincenzo, giunti alla chiesetta imboccare la stradina per il bosco seguendo il cartello che conduce al masso

Angera

La “Porta delle Fate”

Ai piedi dell’arroccato castello di Angera, si trova una cavità, difficile da individuare, che anticamente era un mitreo: si tratta dell’unico esempio in tutta la lombardia di culto del dio Mitra, diffuso invece in altre regioni. Alla cavità è stato dato il nome di Tana del Lupo, Antro di Mitra e Grotta delle Fate. All’esterno sono ancora presenti delle tracce di rilievi alquanto misteriosi, legati ad antichi rituali, e incavi che dovevano contenere lapidi o oggetti votivi. Una leggenda narra che all’interno della grotta, ogni 100 anni, si apre una porta magica che conduce a un’altra dimensione popolata da fate ed esseri soprannaturali. Nessuno ha mai varcato la soglia per raccontare cosa ci sia effettivamente dall’altra parte.

Sul promontorio, all’interno della splendida Rocca di Angera si trova uno dei musei della bambola e del giocattolo più antico e importante d’Europa, imperdibile per gli amanti dell’horror legato a bambole e pupazzi. In questo museo, infatti, la fantasia non trova confini ed è possibile incontrare qualche  bambola dallo sgaurdo particolarmente inquietante, che sembra prendere vita da un momento all’altro, a nostra insaputa.

Come arrivare: Il Museo si trova all’interno della Rocca facilmente raggiungibile dal paese.

Il miracolo del sudor di sangue

Sempre ad Angera, merita una sosta il Santuario di Madonna della Riva in cui è accaduto il miracolo del “sudor di sangue” della Madonna con Bambino, tuttora presente e venerata all’interno della chiesa. Era il 27 giugno 1657 e accadde che dalla fronte di Maria Vergine, posizionata sopra un muro laterale della porta che serviva alla Casa Berna, sgorgò sangue. Il fatto fu notato da una donna pregava in ginocchio di fronte all’immagine. La donna, intimorita dall’inspiegabile evento, gridò al miracolo. Intervenne il Prevosto Sig. Giorgio Castiglioni, il quale asciugò il sangue miracoloso con un bianco lino.

Come arrivare:  Il santuario si trova in Piazza Garibaldi – Angera

Brebbia

Il tempio dedicato alla dea Minerva

Ci spostiamo lunga la costa fino a Brebbia, di fronte alla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Brebbia una delle chiese romaniche più belle della zona di Varese, di cui si ha documentazione dal X secolo (ma l’edificazione avvenne dal V secolo).

Il nome deriverebbe da “Brabia”, ossia “premio”, “vittoria”, “cosa onorevole”, ma anche da “Plebia”, ovvero plebe. La B e la P venivano spesso confuse e  capitava di chiamarla con entrambi i nomi. Come etimo, avrebbe più senso la prima ipotesi, cioè la definizione di vittoria, per il passato glorioso della città che fu un importante nodo strategico per il controllo della strada verso Sesto Calende. Fu fondata sopra il tempio antico dedicato a Minerva (Atena per i romani), dea della guerra e dell’intelletto, centro di un importante bosco sacro. Ancora oggi sul lato settentrionale è possibile osservare una pietra con un’iscrizione romana che conferma la presenza di un antico tempio pagano. Quasi certamente venne  realizzato per ricordare che il Cristianesimo si sostituì alle antiche religioni, facendole perire.

La pietra, difficile da leggere perchè rovinata dal tempo, si trova all’esterno della parte nord e riporta la seguente scritta:

MINERV (a)

E. C. ALB (in)

VS. CAS (si)

ANUS

V S L M

Il pollice miracolosamente guarito

A Brebbia si ricorda la leggenda di un miracolo: un carpentiere, durante la costruzione della chiesa, per via di un colpo maldestro, si tagliò di netto il pollice. San Giulio impietosito, apparve al pover’uomo riattaccandogli miracolosamente il dito. Questo santo fondò per primo, nel V secolo,  la chiesa di Santa Maria. Fu anche il primo evangelizzatore, insieme al fratello Giuliano, del lago Maggiore e soprattutto dell’Isola d’Orta, dove una leggenda dice che avrebbe perfino combattuto un drago.

Come arrivare:  La chiesa si trova nella piazza principale del paese

Gemonio

Fiori della Vita e cunicoli nascosti

La chiesa di S. Pietro a Gemonio venne edificata nel VII secolo, quando già esisteva una piccola cappella di proprietà del monastero di San Pietro in Ciel d’oro di Pavia, ma l’attuale struttura romanica è del X-XI secolo con aggiunte nel XV. L’oggetto misterioso è l’altare dell’anno 1000, decorato con immagini pagane del dio Mitra, stelle, croci, fiori, scale e il sole delle alpi. Nelle nicchie “ad arco” centrali sono ben visibili alcuni “fiori della vita”, simboli antichissimi legati a culti pagani e ai cavalieri Templari; ai lati, invece, vi sono due serie di quadrati verticali. Una leggenda narra che proprio l’altare nascondeva un accesso segreto ad un cunicolo, che avrebbe collegato la chiesa alla torre fortificata di Cocquio Trevisago. A causa della peste del 1631 che aveva devastato queste zone, fu trasformata in lazzaretto e ossario, infatti i restauri degli ultimi secoli riportarono alla luce diverse sepolture sotto la pavimentazione. Nel 1912 la chiesa venne dichiarata Monumento Nazionale.

Come arrivare: Gemonio, Piazza Vittoria

Info: Via Rocco Cellina, 20 – 21036 Gemonio (VA) – Tel. 0332601501 Fax. 0332604012

info@comune.gemonio.va.it

www.comune.gemonio.va.it

Leggiuno

Un luogo nato come “ex voto”

Altro luogo interessante è l’eremo di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore, raggiungibile solo dopo aver sceso 268 gradini. E’ un luogo di grande suggestione, ci si sente adagiati sulle acque del lago e isolati da ogni forma di civiltà. Fu fondato dal beato Alberto Besozzi come voto alla santa per essere scampato a un naufragio. Secondo la tradizione nel 1170, l’uomo, che di lavoro faceva l’usuraio, si trovava a navigare il lago con una barca improvvisamente ribaltata da alcune onde anomale. Alberto, che pensò fosse finita, pregò Dio che se avesse salva la vita si sarebbe ritirato a vita di preghiera e penitenza per le malefatte perpetrate. Il mercante si salvò trovando rifugio in una grotta nei pressi di Leggiuno, all’interno del Sasso Ballaro, luogo che, come promesso, divenne la sua nuova casa. Qui passava le giornate in preghiera, nutrendosi solo di qualche offerta di cibo lasciata per pietà da qualche pescatore di passaggio. Presto la sua fama di eremita crebbe e, in occasione della peste, fu chiamato per intercedere al Signore affinchè placasse l’epidemia. Sognò un angelo che gli disse che per sospendere la pestilenza avrebbe dovuto costruire una cappella in onore di Santa Caterina. Così accadde, la cappella esiste ancora oggi, visibile in fondo alla chiesa che in tempi successivi si ampliò.

Come arrivare: si percorre da Leggiuno la via Santa Caterina fino a giungere ad un grande parcheggio, dopo aver lasciato la macchina si scendono a piedi 268 gradini.

Info: Santa Caterina del Sasso

via Santa Caterina 4 – 21038 Leggiuno (VA)

Tel 0332647172 – Fax 0332649113

Marzo: tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00

da aprile ad ottobre:

tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00

da novembre a febbraio:

Sabato, Domenica e Festivita’ dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00

dal 23 dicembre al 6 gennaio:

tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00

Santa Messa la Domenica e nelle Festivita’ alle ore 16.30

Laveno

Il presepe sommerso

A Laveno è famosissimo il “Presepe sommerso”, una serie di statue di personaggi del presepe classico che fin dal 1979 sono state “immerse” in una grotta sommersa del Lago Maggiore, raggiungendo ad oggi un totale di 42 statue dal peso complessivo di 18 tonnellate. Si può vedere il presepe, perché illuminato, da Natale all’Epifania. L’effetto è senza uguali, le immagini sembrano “fluttuare” nell’acqua, che con il movimento delle onde gli dà quasi vita propria. Come abitanti di un mondo parallelo, ciascuna di esse ha una sua storia personale, per esempio il San Francesco, che custodisce dalla riva il presepe, donato nel 1984 in occasione del 15° congresso nazionale dei presepisti, che in  quell’anno si tenne proprio a Laveno statua che è gemella a quella che si trova nella piazza della Signoria a Vicenza. E’ tradizione gettare una moneta nell’acqua come gesto propiziatorio…

Info: Nuovo Gruppo Amici del Presepe Sommerso – Via Repubblica 5 – 21014 Laveno Mombello (VA) – Tel. 0332 – 66.92.87

info@presepesommerso.it      

  

Pickwick colora la tua estate (e moltiplica il piacere)

I nostri amati pesciolini arancioni amano l’estate e ce la fanno amare: fino al 30 luglio sconto del 25% su almeno due Pickwick acquistati.

Quindi ecco qualche consiglio per shopping di coppia!

La coppia wellness: mangiano biologico, amano lo sport e si tengono aggiornati su nuove tendenze in fatto di nutrizione. Per lei BENESSERE TOTALE di Depaak Chopra, per trovare un perfetto equilibrio tra corpo e mente. Per lui LE RICETTE DELLA DIETA DEL SUPERMETABOLISMO con 200 piatti per attivare il metabolismo.

La coppia cinefila: non perdono mai un buon film al cinema e dei classici conoscono i dialoghi a memoria. Non possono non aver letto: lei, MISERY di Stephen King (come la fan numero uno di uno scrittore può trasformarsi nel suo incubo peggiore); lui, NOI SIAMO INFINITO (un salto nel passato, nell’adolescenza dolce amara, nella musica degli anni 80).

La coppia intelletuale: amano leggere cose impegnate e belle, sono fonte di ispirazione per gli amici senza risultare mai snob né noiosi. Per entrambi due Premi Nobel per la letteratua: VIAGGIO DI NOZZE di Patrick Modiano, AMATISSIMA di Toni Morrison.

La coppia di viaggiatori: mete esotiche, paesini sperduti, città americane, chiese, monasteri e monumenti di tutto il mondo… Loro non sono mai paghi e non si fermano mai. Per lei: aggiungere un tocco di gossip alla storia non fa male, anzi, con Costantino D’Orazio e il suo LEONARDO SEGRETO; per lui: una giuda esperta come pochi per una delle città più belle e suggestive, ovvero Antonio Caprarice e IL ROMANZO DI LONDRA.

Con Pickwick lo shopping è bellissimo per entrambi! Buona lettura! 

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