Compiti sì o compiti no?

  • 5+1 COSE DA SAPERE SUI COMPITI ESTIVI
  • Compiti sì o compiti no?
  • di Marcello Bramati e Lorenzo Sanna

Durante l’anno scolastico la scuola può funzionare nella prima parte della giornata, può risultare, invece, una vera e propria impresa nella gestione del pomeriggio, perché in Italia il sistema scolastico richiede che sia automatizzato un momento di lavoro quotidiano fuori dall’aula e questo passaggio non è così semplice, soprattutto perché richiede continuità. Se è dura mettere a frutto serenamente un pomeriggio, va da sé che un periodo di non scuola lungo come la pausa estiva può risultare drammatico, se vissuto senza qualche regola.

Da metà giugno a metà settembre la scuola lascia spazio alle vacanze, dalla primaria alle superiori. Puntuali come le stagioni, arrivano i compiti delle vacanze, che vorremmo subito chiamare in altro modo, compiti per settembre, per inquadrarli meglio e forse per odiarli meno. Sì, perché la scuola a giugno assegna del lavoro per settembre non per pura cattiveria, ma per fare in modo che gli studenti, nel riposo e nel divertimento, evitino di perdere parte del lavoro svolto sui banchi.

Costa fatica? Un po’ sì. Ne vale la pena? Certamente sì. L’estate sarà distrutta? Certamente no!

Partiamo da un piccolo esempio: quest’inverno avete imparato a usare PowerPoint e ora, per tre mesi, non avrete più occasione di toccare un computer. Non sarebbe meglio trovare il tempo per un paio di presentazioni in questi tre mesi, dato che a settembre dovrete dimostrare di saperlo usare?

C’è tutto il tempo per rigenerarsi, riposarsi e divertirsi; c’è anche il tempo, però, per l’allenamento. La scuola non è l’incubo che allontana dalla vita, ma fa parte della vita stessa e richiede un po’ di allenamento anche in estate.

Tempi diversi per compiti diversi: un giorno per pianificare

Partire da una pianificazione è sempre la mossa che consigliamo. A scuola finita occorre dedicare un paio di giornate per recuperare tutto il materiale: fogli con i compiti, libri richiesti, quaderni appositi; una prima mattina di vacanze può quindi essere trascorsa tra cartolerie e librerie; non è poi così male.
Un’altra mattina, si potrà pensare al planning, insieme ai genitori. Settimana per settimana, bisognerà collocare le vacanze con gli amici, quelle con i genitori, quelle con i nonni, il periodo in città, poi ancora – eventualmente – le settimane in Inghilterra, l’oratorio estivo, lo stage sportivo, e così via.

Nello specifico, poi, è il momento di inserire i diversi compiti per settembre, tra letture, esercizi e ricerche, la mattina o il pomeriggio, in città o al mare.
Sono tante la variabili da considerare, come la presenza di un compagno di classe con cui svolgere parte dei compiti, la possibilità di portarsi in viaggio un vocabolario o un pc, l’eventuale disponibilità di spazi per studiare con calma e concentrazione.

Stiamo sempre parlando, però, di vacanze! Concediamoci quindi delle pause e prendiamoci il lusso di considerare un periodo dei mesi estivi “top”, “intoccabile”, in cui proprio per quella settimana (o due) la priorità è un’altra e in quella settimana i compiti non si faranno.

>>Parliamo di scuola Primaria QUI

Tu + l’Italia + Anna Todd + la vita!

 Dopo il primo racconto in pieno stile fanfiction scritto da Anna Todd (che potete leggere qui), ecco il secondo, opera del suo editor Adam Wilson e ispirato ai giorni trascorsi da Anna in Italia…

Tu + l’Italia + Anna Todd + la vita!

di Adam Wilson

Immagina…

Sei in Italia, cammini per strada con la musica in cuffia, canticchiando una canzone della tua nuova band preferita: i Double Direction, gruppo australiano composto interamente da gemelli identici e fino a questo momento sconosciuti degli One Direction, spediti agli antipodi quando erano ancora in fasce per permettere ai futuri One Direction — ancora neonati — di concentrarsi sui loro melodici pianti, e nella speranza che un giorno diventassero l’enorme fenomeno mondiale che ora stanno diventando grazie alla “perdita di direzione” dei fan durante la pausa dei 1D.

Hai sentito Anna Todd dire che le piacciono i Double Direction, anche se non quanto a te, perché le sembra che la loro musica calpesti un territorio troppo familiare.

Comunque, non vale la pena rimuginarci troppo.

Ti stai gustando una specie di pizza, qualunque cosa sia la roba spacciata per pizza in questa nazione che pare abbia inventato la pizza — anche se tu, da quando sei qui, non hai trovato niente che possa assomigliare alla pizza americana. È comunque buona, massì, e non ti dispiace cambiare, purché per poco, però ti fa venire in mente di nuovo il dilemma DoubleD / 1D, che prima o poi richiederà la spiegazione di un fisico delle particelle.

Mentre rifletti su come diventare l’amico del cuore di un fisico delle particelle, ecco apparire all’improvviso un’ondata di paparazzi, come una marea o un’alluvione che si riversa proprio verso di te.

Esterrefatto, ti giri a destra e a sinistra in cerca di una piazzetta pittoresca dove rifugiarti, ma sei circondato da motorini, tanto diffusi in Italia e per niente a Austin, la città hipster dove ti sei trasferito per essere più vicino ad Anna Todd.

Voltandoti di nuovo verso ciò che si potrebbe definire unicamente come un’orda barbarica fotograficamente evoluta, vedi la preda che stanno puntando: una bionda carina che sembra una barchetta a remi sul punto di essere sballottata dalle onde agitate di una tempesta inarrestabile. Quel viso e le sue ciglia deliziose fanno solo in tempo a mettersi in guardia prima di essere travolte dalla marea umana, che prende a fare foto della sua reazione stupita, a gettarle addosso libri piuttosto voluminosi, a chiederle quale band ascolti — «ODDIO FA CHE SIA HARRY», senti qualcuno gridare — e in generale a farsi gli affari suoi.

Tiri fuori il telefono per fare una foto della scena, o magari un video, o qualcos’altro, quando, abbassando lo sguardo, ti accorgi di avere lasciato l’app di Wattpad aperta sull’ultimo capitolo di Nothing More di Anna Todd. Mentre cerchi freneticamente di scorrere, scuotere, premere pulsanti per uscire da Wattpad e arrivare alla macchina fotografica, il tuo account torna indietro di un paio di schermate e ti ritrovi davanti un viso che definire familiare è poco.

Quasi ti si stacca la mascella mentre fissi lo schermo. Rialzi gli occhi verso la ragazza bionda che ora afferra i libri che le vengono scagliati contro e li firma veloce come Flash, per poi rispondere con un sorriso a ogni incomprensibile saluto che le viene rivolto in italiano. Abbassi lo sguardo sul telefono. Rialzi lo sguardo su di lei.

È Anna Todd, dici tra te e te.

Sul telefono? Massì, ovvio, perché sei sulla sua pagina.

Ma no, furbo: sia lì che qui! La tua voce interiore ti dà del cretino. Sul telefono e sul selciato di questa pittoresca strada italiana!

«Ohhhh» dici a te stesso a voce alta. Al che — e, se vogliamo, il fatto che questo accada è un po’ una violazione delle leggi della fisica acustica — in qualche modo la folla davanti a te ti sente e interrompe tutto il suo trambusto per guardarti.

«Ehi» dice Anna sorridendo, e indica col dito. «Attento a quei motorini. Ieri sera per poco non ci andavo a sbattere. Ecco perché vado in giro a piedi.»

«Oh» fai tu. Poi, prendendo coraggio: «Ti serve aiuto? Resisti nel vortice dei selfie?»

Anna ti guarda come se fossi un tenerissimo cerbiatto. Un Bambie gentile e premuroso, un cartone animato con gli occhi grandi. Ma poi dice: «Tutto bene. Mi sto divertendo un sacco e i fan sono stati fantastici. Grazie comunque, sei gentile a chiederlo. Perché non vieni al firmacopie stasera?»

E con questo, tira fuori un pennarello Sharpie rosa, firma ancora qualche libro e si allontana per la strada con la stampa al seguito.

Non sai se sia per il profumo chimico di quello Sharpie rosa o per gli ultimi flash dei paparazzi, ma all’improvviso il jet-lag è sparito. Ti senti bene per il resto della giornata. Ami l’Italia e la sua strana pizza! Ami i motorini e l’architettura pazzesca. E ami il fatto che Anna si sia dimenticata per strada il suo iPhone… perché così ora hai la certezza che vi rivedrete.

Tu + l’editor Adam + i pony

Abbiamo tradotto in italiano due racconti scritti da Anna Todd e dal suo editor (qui gli originali): due brevi fanfiction che hanno proprio loro due come protagonisti. 

Ecco il primo: Anna è in attesa di incontrare Adam (quel figo di Adam Wilson, senior editor della casa editrice Gallery Books) e per parlargli è disposta a tutto. Anche a dire una piccola bugia…

Tu + l’editor Adam + i pony! di Anna Todd

Immagina…

Il tuo più grande desiderio è sempre stato diventare una scrittrice. Senti che le tue vene potrebbero sanguinare inchiostro nero, e hai scritto il miglior manoscritto che sia mai esistito. Senza dimenticare quant’è fantastico il tuo stile… Insomma, proprio non ti capaciti del fatto che su Wattpad abbia ottenuto solo cinque letture — tre delle quali sono tue.

Non hai fatto altro che aspettare questo momento: il giorno in cui incontrerai finalmente LUI, Adam Wilson, Senior Editor della casa editrice Gallery Books. Quel giorno è oggi. Lui è uno che conta e tu non stai più nella pelle all’idea di respirare la sua stessa aria. Ne hai sentite tante di storie sul suo conto, dalla sua risaputa ossessione per le Kardashian al suo carattere spiritoso ma riservato.

Controlli il telefono per l’ennesima volta. Fra sole due ore lui sarà seduto proprio qui, di fronte a te, a questo tavolino di uno Starbucks di Manhattan. La scelta del giorno è stata strategica, ecco perché sei arrivata con cinque ore di anticipo. Volevi essere sicura che tutto fosse pronto: la copia rilegata del tuo manoscritto, la maglietta di Gambit il supereroe che hai indossato perché, da quel poco che Adam racconta di sé su Twitter, hai capito che è suo fan. Hai persino comprato tre fumetti degli X-Men e hai fatto in modo che sporgano quanto basta dalla borsa perché li veda.

Ancora un’ora. La trascorri provando il discorso che farai quando arriverà. Cambi posto altre cinque volte per trovare quello che sarà più confortevole per lui. È piuttosto alto, perciò vuoi che stia il più comodo possibile.

Due minuti di ritardo. Sono le 14.02 e non è ancora arrivato. Non ci sono lunghe chiome folte in vista, non ci sono occhi azzurri in cerca dei tuoi.

Tre minuti di ritardo.

Proprio mentre cerchi su Google il numero di telefono della casa editrice, eccolo che arriva.

Con quella camicia blu abbottonata fino al collo e i jeans, è proprio come te lo sognavi. Ha i capelli legati, e un po’ ci rimani male perché non vedevi l’ora di ammirare quelle onde castane ricadergli sulle spalle. Ma va be’.

Si avvicina chiamandoti per nome, la mano tesa per stringere la tua.

Oh no, non così. Ti alzi e lo abbracci, non ti stacchi finché non senti un suo mugugno. Imparerà ad amare i tuoi abbracci, ricordi a te stessa.

«Meglio se ci mettiamo subito al lavoro» esordisci con un sorriso e un flap-flap di ciglia.

Lui si siede, lo sguardo perplesso, ma non ti lasci scoraggiare.

«Cyclone Pony Hearts è il racconto epico dell’incontro tra i tornado e i pony e..»

«Come, scusa?» Fa una smorfia, hai la sensazione che vorrebbe ridere ma sa che non è il caso.

«Il mio romanzo…» Avverti esitazione da parte sua, capisci che gli serve una spiegazione. «Non preoccuparti: non è un volume solo, ci sono sette libri!»

Adam ti scruta più attentamente, e all’improvviso ti scoccia un po’ che non si sia nemmeno accorto della tua maglietta con Gambit.

«Quindi… non hai nessun gatto da regalare, giusto?» chiede.

Massì, forse hai messo un annuncio in cui dicevi che regalavi un gatto, un micetto carinissimo di nome Goose, ma adesso non c’entra.

«Però il mio romanzo…» provi a distrarlo.

Hai detto una bugia pur di incontrarlo, e allora? Hai fatto di peggio. Miles Teller può spiegare tutto.

«Devo andare.» Adam si alza e tu non sai che fare.

Decidi di imparare dai tuoi sbagli e lasciarlo andare.

Non sarà l’ultima volta che ti vede.

Ne sei più che certa.

JULES i personaggi di un piacevolissimo romanzo

Quando l’amore abbaia, è impossibile resistergli.

Lo sanno bene Zibal ed Alice, protagonisti di Jules, il nuovo, frizzante romanzo di Didier van Cauwelaert.

E lo sa bene anche Jules, il Cupido a quattro zampe e pelo lucido che li aiuta a trovarsi e ritrovarsi. Ma conosciamo meglio questo indimenticabile cucciolo!

Jules è un cane-guida, addestrato ad assistere persone non vedenti nella loro vita di ogni giorno. Per sette anni è stato la vista di Alice, e non solo: Jules è stato il suo conforto, il suo migliore amico, il suo punto di riferimento. Sa tutto di Alice, e Alice sa tutto di lui: è Jules ad aiutarla a muoversi per casa, a guidarla per strada, a segnalarle quando può attraversare o quando ci sono delle scale davanti a lei. Una guida dolce e sempre vigile con un’unica concessione alla debolezza quando si trova nei paraggi di una scatola di macarons al limone.

E sono proprio quei macarons a far incontrare Jules, Alice e ZibalL’uomo è un fisico e un ingegnere biochimico di 42 anni, che ha messo a punto un’invenzione che potrebbe rivelarsi a dir poco rivoluzionaria… Solo per vedersela portare via dalla sua ex-fidanzata. Senza più una relazione e senza più un lavoro, si è trovato a vendere macarons all’aeroporto di Parigi-Orly e a leggere trattati di fisica sottobanco, nascosto dietro alla cassa.

Sua madre, la donna che lo ha adottato da bambino e portato in Francia sfidando tutto e tutti, disapprova l’enorme passo indietro nella sua vita professionale, ma con lo sdegno materno Zibal può ancora fare i conti: è con la perdita della capacità di sognare, che non può farli. Fino a quando il suo sguardo non si posa sui capelli color rame di Alice, e sui suoi tacchi alti giallo canarino.

L’abbigliamento di Alice è tutt’altro che discreto, e lo stesso si potrebbe dire del suo rossetto. Ma Alice non è solo una bella donna piacevole da guardare, no. É una persona forte e decisa, che ha affrontato una prova terribile rifiutando di farsi abbattere. Sale su quell’aereo pronta ad affrontare un intervento molto delicato che potrebbe restituirle la capacità di vedere e una piena autonomia, ma che potrebbe anche toglierle ogni speranza di tornare a vedere il mondo che la circonda. A darle conforto c’è il corpo caldo e morbido di Jules, e il ricordo della voce calda e decisa di Zibal. Avrà mai modo di risentirla?

Alice, Zibal e soprattutto Jules vi aspettano in libreria, con una storia spumeggiante e dolce quanto un macaron.

Rigorosamente al limone!

LUOGHI MISTERIOSI: Il parco dei mostri di Bomarzo, Lazio

Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu, dopo averci guidato in un itinerario pieno di fascino e mistero a Venezia, ci portano all’interno del Il parco dei mostri di Bomarzo (Lazio).

Le fotografie usate per questo articolo e su Facebook sono di Enrico Spelta – www.settemuse.it

Visitando il parco dei mostri di Bomarzo, si ha la sensazione di entrare in uno strano sogno: il Sacro Bosco è un mondo labirintico e confuso, in cui si cammina fra statue inquietanti e enigmatiche scritte che invitano a fermarsi e meditare.

Si comincia il percorso passando tra le due sfingi dell’entrata, una di fronte all’altra. Entrambe recano due frasi emblematiche che serviranno a risolvere l’enigma del parco. Il cammino prosegue lungo un ruscello che conduce verso le prime statue. Incontriamo quella più spaventosa, un gigante che squarcia un uomo tenendolo per le gambe: è Orlando che, in preda alla follia, uccide un contadino. Impazzire, infatti, equivale a oltrepassare il limite della ragione umana e andare oltre il corpo fisico: è questa una condizione necessaria per visitare questo luogo fantastico, che sembra un immenso sogno.

Proseguendo si incontrano grossi animali, quali la tartaruga e l’orca, poi la fontana del PegasoSulla tartaruga svetta l’allegoria della Fama il cui ego viene però frenato dalla lentezza della tartaruga. Si incontra, poi, la casetta pendente, una casa storta che sembra essere sul punto di crollare. La maggior parte dei visitatori esce da questo edificio stordita, a causa della potente energia emanata dall’acqua, dalle statue e dal fitto bosco, e a causa dell’irregolarità della struttura, capace di destabilizzare chi la attraversa.

Si prosegue con le statue dell’elefante, del drago che combatte contro un cane e del celebre orco che racchiude dentro la bocca spalancata un tavolino con due sedie. Una statua assurda e inspiegabile, che invita ad entrare dentro le sue fauci, e che è la chiave per comprendere l’enigmatico parco. Dopo aver letto la soluzione d questo enigma nel nostro libro Luoghi di Forza, e prima della tappa finale, incontriamo Cerbero, il cane a tre teste a guardia dell’Ade. Noi però lo oltrepassiamo, senza averne paura perché sappiamo il perché si trova qui, di fronte a noi.

Il nostro premio finale è l’arrivo al Tempietto, circondato dai segni zodiacali, chiaro rimando allo scorrere del tempo ma anche all’ordine del cielo. L’unico monumento celebrativo di tutto il giardino è una risposta all’inquietudine che ha dominato Vicino Orsini, il creatore del Sacro Bosco: quella del tempo che corre. Un tempo che è possibile fermare, ma solo qui, al parco dei mostri di Bomarzo.

  

Io, me e Winslow – di Alessandro Bongiorni

Il mio rapporto con Don Winslow è iniziato in modo molto romantico. O almeno, io la vedo così.

Sei anni fa entrai alla Libreria del Corso di corso San Gottardo a Milano (che adesso, purtroppo, ha chiuso i battenti per lasciare spazio a una catena di dentisti) e mi rivolsi ad Alice, la libraia. Le domandai: «Cosa mi fai leggere?».

Lei, che nel corso degli anni aveva imparato a conoscermi, si diresse sicura verso lo scaffale di destra. Tornò poco dopo con due libri: L’inverno di Frankie Machine e Il potere del cane. Nel dubbio, li presi entrambi.

Qualche giorno dopo iniziai L’inverno di Frankie Machine. Quando lo finii, feci quello che faccio ogni volta che finisco un libro che ho amato particolarmente: niente.

Nel senso che per un po’ non leggo più niente. Ho bisogno di continuare a pensare a quel libro.

Nel 2010 ero alle prese col mio secondo romanzo, avevo un piccolo editore senza distribuzione e andavo in giro per librerie con in spalla uno zaino bordeaux (l’ho ancora, anche se adesso il bordeaux tende al nero) a proporre il mio precedente romanzo «da tenere in conto deposito». Tra un «no» e un «nì», successe qualcos’altro: arrivò l’estate, andai in Sardegna e mi portai dietro Il potere del cane. Divorai le sue 715 pagine in soli quattro giorni. Un paio di pomeriggi evitai perfino di andare in spiaggia perché questo avrebbe comportato l’interruzione – seppur momentaneamente – della lettura, e io da quel libro non mi ci volevo staccare. Non potevo!

C’erano Art Keller, i Barrera, Antonio Ramos, Nora Roberts, Sean Callan, padre Juan Parada, Sal Scachi, el Tiburon, le guerre tra narcos. Come facevo a mollare tutto così?

Quell’estate sancì definitivamente una cosa: nel mio modo di intendere la letteratura sarebbe esistito un prima de Il potere del cane e un dopo Il potere del cane. E non si tratta di copiare, o di scimmiottare. Niente affatto. Si tratta di capire quale direzione si vuole prendere. Cosa si vuole fare da grandi.

Io lo capii davvero nell’estate del 2010.

Ecco perché due anni fa, quando venni a sapere che “il vecchio Don” avrebbe presentato Missing. New York alla Feltrinelli di piazza Piemonte, a Milano, non potei fare a meno di andare ad ascoltarlo. L’incontro, poi moderato – bene – da Fabio Volo, sarebbe iniziato alle 18.00. Neanche a dirlo, alle 16.30 ero lì, in prima fila dopo gli alti papaveri (okay, quindi in terza fila…) ad aspettare Winslow.

Maledizione, neanche le teenager con i The Kolors o gli One Direction (postilla: la musica è morta).

La foto che vedete in questa pagina – quella in cui ho una faccia che… ma lasciamo stare – l’ho fatta al volo, mentre la folla mi spingeva da dietro reclamando la tanto agognata dedica.

To Alessandro,

Don Winslow.

È stato bello incontrarlo.

 

Sogno di una notte di quasi estate…

Ci sono periodi pieni di cose e carichi di aspettative. Come la primavera che stiamo vivendo e che ci riempie di orgoglio per il lavoro svolto finora da e con i nostri autori.

Cosa ci porteranno i prossimi mesi? Possibili premiazioni (dita incrociate) e molti incontri. Qui vi segnaliamo i più importanti e speriamo che voi facciate il tifo per noi!

 

PREMI

  • Raffaella Romagnolo. La figlia sbagliata: semifinalista al Premio Strega (13 giugno assegnazione del premio “Strega giovani”; 15 giugno proclamazione della cinquina)
  • Francesco Leto, Il cielo resta quello: finalista al premio Zocca giovani
  • Emmi Itaranta, La memoria dell’acqua: finalista al Premio Salerno libro d’Europa
  • Dinaw Mengestu, Tutti i nostri nomi: finalista al Premio Gregor Von Rezzori di Firenze
  • Lavie Tidhar con Wolf è in finale al Premio Roma, sezione Narrativa straniera

MANIFESTAZIONI

  • Una Marina di libri Palermo, 12 giugno: Isidoro Meli presenta La Mafia mi rende nervoso
  • Isidoro Meli presenterà La Mafia mi rende nervoso durante il festival “Parolario” (Como), con Davide Van Der Sfross, il 23 giugno.
  • Le Conversazioni, scrittori a confronto festival internazionale di letteratura – Capri, 28 giugno – 7 luglio: ospite Marlon James, autore di Breve storie di sette omicidi (in uscita il 18 ottobre “Il libro delle donne della notte”)
  • Incontri con l’autore, Lignano, 26 luglio. Ospite Alessandro Bongiorni, autore di Niente è mai acqua passata

 

IMAGINES – ecco l’indice dei racconti

IMAGINESfanfiction in cui il lettore è il protagonista della storia 

«La fanfiction ci permette di esprimerci in modi creativi e familiari con chi condivide le nostre passioni. Ha ispirato milioni di lettori e di scrittori in tutto il mondo. Sono fiera di essere parte di una comunità tanto straordinaria.» 

[Anna Todd]

Che cos’è IMAGINES? Un’antologia unica nel suo genere perché raccoglie i racconti degli autori più seguiti di Wattpad, prima tra tutti Anna Todd.

Ecco l’indice dei racconti presenti nel libro:

Fare selfie per abbattere il patriarcato  con Kim Kardashian di Kevin Fanning   

Supereroe in lista d’attesa di Annelie Lange  

Il mezzo d’espressione di Anna Todd 

Dieci anni dopo di Blair Holden 

Essere la signora Reedus di Bella Higgin 

Fuga da Ashwood Manor di Marcella Uva  

La serata più bella di Jen Wilde

Quella che è scappata di Ariana Godoy 

Vendicarsi di Eve di Rebecca Sky 

Un’amica improbabile di Anna Todd 1

Knockout di Katarina E. Tonks 

Un venerdì ogni tanto di Scarlett Drake  

Il tuo migliore amico di Peyton Novak 

Che vinca la squadra migliore di C.M. Peters 

Buon compleanno di Ashley Winters 

L’Accademia di danza di Channing Tatum di Bryony Leah 

Davvero Supernatural di E. Latimer 

Non tutto è come sembra 

Il cercatore di Karim Soliman 

Cambio di rotta di Debra Goelz 

Dev’essere magia di Steffanie Tan 

Una nuova conoscenza di Leigh Ansell 

La tua crisi di Bourne Identity di Dmitri Ragano 

Il bacio dell’inverno di Michelle Jo Quinn 

All’improvviso di Tango Walker 

Kimergenza presidenziale di Kate J. Squires 

Il suo cuore inglese di Kora Huddles 

Ding & Crash di Laiza Millan 

The Tonight Show presenta te (e Jimmy Fallon) di Elizabeth A. Seibert 

Michael Clifford ti porta alla festa di fine anno di Kassandra Tate 

A ogni morte di vampiro di Jordan Lynde 

Fanfiction di A. Evansley 

Impressione indelebile di Bel Watson  

Lasciati guidare dal cuore di Doeneseya Bates 

L’oroscopo dello scrittore – Giugno 2016

Oroscopo dello scrittore.  GIUGNO

Lo scrittore dell’Ariete godrà di un’ottima capacità di esprimersi e di dire, soprattutto nella seconda parte del mese. Usate invece le prime due settimane per preparare idee e progetti.       

Lo scrittore del Toro dovrà provare a fare ogni cosa entro e non oltre il giorno 11, quando cioè Mercurio sarà ancora tra le stelle del segno aiutando così lo scrittore taurino a dare il meglio di sé.          

Lo scrittore dei Gemelli dovrebbe puntare decisamente sulla seconda parte del mese, quella cioè in cui Mercurio farà di tutto per coccolarvi e per rendervi capaci di tante belle cose.

Lo scrittore del Cancro vivrà un mese fatto di attesa, della necessaria riflessione in vista poi di un luglio davvero importante per la professione. Riordinate idee e progetti, siate pronti a tutto ciò che accade.           

Lo scrittore del Leone inizierà a raccontare qualcosa di davvero bello e interessante solo da metà mese in avanti. Quello sarà il momento in cui provare a dare corpo a idee che avranno solo voglia di crescere.             

Lo scrittore della Vergine si troverà più a suo agio con l’impegno sino al giorno 11. Poi, la quadratura di Mercurio, farà sì che tutto perda di spontaneità per trasformarsi in qualcosa di vagamente noioso.

Lo scrittore della Bilancia vivrà un momento abbastanza fecondo e interessante che lo aiuta a tirare fuori il meglio. La professione sarà leggera, in vista però di un luglio decisamente più impegnato.

Lo scrittore dello Scorpione dopo aver detto e raccontato nella prima pare del mese, poi deciderà di fare silenzio con sé stesso e con gli altri. Preparatevi a un luglio decisamente più intenso e interessante.                  

Lo scrittore del Sagittario sino al giorno 12 avrà una gran voglia di parlare, di darsi da fare per dimostrare (forse a sé stesso) che ce la può fare. Poi tutto sarà improvvisamente calmo e silenzioso.

Lo scrittore del Capricorno si divertirà a creare e a immaginare sino alla metà del mese. Poi l’impegno diventerà meno simpatico e leggero, poi tutto smetterà di accendere in voi gli entusiasmi.        

Lo scrittore dell’Acquario vivrà un momento facile e fortunato, un tempo in cui scrivere e raccontare sarà, prima di tutto, un esercizio divertente, entusiasmate, coinvolgente.    

Lo scrittore dei Pesci sarà davvero capace di dire e di raccontare sino al giorno 11. Poi, per colpa di Mercurio, la sua mente si concentrerà su sé stessa dando così minore importanza alle cose da dire.

 

Le cose belle dell’estate

Forse è una chimera, ma tra le cose belle dell’estate c’è il TEMPO LIBERO (ma qualcuno l’ha conosciuto? sa cosa sia e ce ne vuol parlare?) quello che si aspetta per tutto l’anno, quello che si vuole dedicare alle letture, a se stessi, al relax fisico e mentale…

Ed è abbastanza probabile che il tempo libero, tanto atteso, una volta arrivato, venga consumato in lunghi viaggi, frenetiche passeggiate, spossanti code d’attesa. Ma siamo ancora in quella fase in cui tutto, durante l’estate, sembra possibile, quindi vi consigliamo 4 libri (quattro) perfetti per 4 diversi motivi (quattro): 

prezzo (solo 6,90 euro)

peso (una brussura leggera, un formato compatto, che a volerlo portare dietro non crea problemi)

argomento (si parla di benessere, in tutte le sue sfumature: dieta, detox, salute a 360 gradi)

obiettivi (affrontare i propri limiti  e superarli)

Quali sono questi libri?

DETOX di Henri Chenot: il guru del benessere e della bellezza rivela i segreti di un corpo perfetto.

LA ZONA TI CAMBIA LA VITA di Gigliola Braga: poche semplici indicazioni da applicaren alla routine quotidiana per entrare in Zona.

SUPER SALUTE di Massimo Gualerzi: un percorso che in pochi passi garantisce di contrastare peso in eccesso, stresso, invecchiamento.

IL CIRCOLO VISRTUOSO DEL BENESSERE di Fabrizio Duranti: un progranna in 5 mosse per mantenersi giovani e sani.

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