LUOGHI MISTERIOSI: itinerario dei misteri a Venezia

Abbiamo chiesto a Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu, autori del libro LUOGHI DI FORZAhanno preparato per noi un itinerario, ricco di mistero e fascino, lungo i canali di Venezia. Nel loro libro troverete, se vorrete approfondire l’argomento, moltissimi luoghi che trasmettono energia, magnetismo e benessere…

ITINERARIO DEI MISTERI A VENEZIA

Di Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

Iniziamo il nostro itinerario da uno degli angoli più misteriosi della città, Campo dei Mori. I Mori erano tre fratelli e ricchi commercianti di seta, lavoravano all’interno del Palazzo sulla cui facciata vengono ritratti attraverso tre strane statue. Strane davvero, in quanto la tradizione dice che sarebbero gli stessi mercanti trasformati in pietra da un terribile sortilegio. Ricchi e ottimi affaristi non mancarono in vita di essere conosciuti per la loro avidità di denaro che li rendeva disonesti. Tra le loro vittime una povera donna che aveva offerto loro i suoi ultimi risparmi in cambio di ciò che essi spacciavano come “un vero affare”. Ma furono traditi dalle loro stesse bugie e non appena dissero “Possa la nostra mano divenir pietra se non diciamo il vero” così accadde, e – puniti da Dio per la loro disonestà – vennero trasformati in pietra, della stessa materia del loro cuore. Diventando statue furono murati al loro stesso palazzo, forse ancora vivi in quanto la statua di Rioba, il più terribile dei tre, venne addirittura vista piangere. Il suo naso è ad oggi in ferro, spaccato per vendetta quando era ancora in pietra, fu sostituito con questa terribile protesi che lo rende ancora più mostruoso.

Poco distante incontriamo Palazzo Contarini Dal Zaffo, al cui interno c’è il Casino degli Spiriti, un luogo maledetto nel quale si riunivano i membri di una setta che praticava sedute spiritiche per evocare gli spiriti. Fu il luogo del triste ritrovamento del cadavere di Linda Cimetta, uccisa e sventrata da degli atroci assassini. Un angolo della città in cui nessuno osa più immergersi nelle torbide acque.

Verso Sud si giunge presso la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, vicino alla casa delle signore Pozzo, luogo dell’arresto di Casanova. Casanova nacque a Venezia e condusse una vita dissoluta che lo portò a fuggire dalla sua amata città. Non fu solo l’amore per le donne ma l’adesione alla massoneria e alla frequentazione di ambienti pericolosi ad attirare l’interesse dell’Inquisizione, che lo fece imprigionare più volte. L’ultimo arresto avvenne proprio qui, in seguito al quale Casanova fu portato nelle terribili prigioni di Palazzo Ducale dette i Piombi. Da cui però fuggì, lui, l’irresistibile uomo che nulla, siano esse prigioni o donne, erano in grado di “tenerlo in gabbia”.

Giungiamo al Ponte di Rialto, percorso ogni giorno da migliaia di persone, ignare di camminare sopra un’insolita leggenda. Il costo per costruirlo fu tanto elevato che al principio occorreva pagare un pedaggio per attraversarlo, soprattutto perchè di giorno veniva costruito e di notte cadeva nell’acqua. Il capomastro Sebastiano Bortoloni indispettito decise di nascondersi e osservare cosa accadeva. Era il diavolo che distruggeva tutto e che gli propose un patto: non avrebbe più interferito nella costruzione in cambio della prima anima che avrebbe attraversato il ponte a lavori ultimati. Sebastiano sistemò un gallo perché, all’alba, attraversasse il ponte, in maniera tale da ingannare il diavolo. Scovato l’imbroglio Satana si travestì da operaio e bussò alla moglie di Sebastiano dicendole che il marito la mandava a chiamare. Fu lei ad attraversare per prima il ponte, tra le urla di Sebastiano e le risate del demonio. Un ponte davvero eccessivamente costoso, avendo richiesto in pegno un sacrificio umano.

Davanti alla Basilica di San Marco due misteriose colonne monolitiche contengono alcuni monogrammi egizio-siriaci ancora indecifrati. Sono le “colonne acritane” portate da Venezia come bottino di guerra dalla chiesa di San Saba in Acri. Così posizionate, senza che conducano a nulla, sembrano segnare un portale invisibile che, forse, si “attiverebbe” proprio riuscendo a leggere e tradurre i monogrammi. Inoltre le due colonne affiancate hanno un valore esoterico molto forte in legame al tempio di Salomone e alla stessa massoneria.

Scorgiamo in lontananza, al di là del canale, Cà Dario, la casa maledetta. Dall’anno della sua costruzione tutti i proprietari sarebbero morti per cause violente, fino ai giorni nostri con la tragica scomparsa del suo ultimo proprietario, Raul Gardini nel 1993. Sulla facciata è leggibile il terribile epigramma “Urbis Genio Joannes Darius”, una dedica al geniale costruttore Giovanni Dario, che in realtà potrebbe nascondere il terribile anagramma “sub ruina insidiosa genero“, ovvero “chiunque abiti questa casa cadrà in rovina”.

E’ meglio osservarla da distanza e continuare il cammino verso il Ponte dei Sospiri che non porta questo nome perché è tanto bello da far sospirare! Il nome deriva dal suo utilizzo: il ponte collegava, infatti, il Palazzo Ducale alle Prigioni e serviva per condurre i prigionieri alla sala delle torture. Il “sospiro” era dovuto all’ultimo respiro, essendo percorso in un solo senso, poiché chi lo percorreva non tornava più indietro. Sospiri che si avvertivano anche all’esterno, tanto era forte l’addio alla bellissima quanto crudele Venezia.

L’itinerario termina con la Cattedrale di Castello che conserva uno dei tesori più enigmatici di Venezia, il “Trono di San Pietro” dove si sarebbe seduto lo stesso San Pietro durante il suo apostolato. La leggenda vuole che al suo interno sia stato nascosto il Graal, così da dare grande potere al seggio. Un potere giunto fino a noi, in quanto il papa è effettivamente l’uomo più potente della Terra.

Passato e Futuro

   Dal 17 maggio in libreria GUARISCI IL TUO PASSATO CAMBIA IL TUO FUTURO il nuovo libro di Maria Grazia Parisi, medico e psicoterapeuta. E’ davvero possibile affrontare e superare paure, insicurezze e mancanza di autostima? Lo abbiamo chiesto direttamente all’autrice.

Che cosa significa, guarire il passato? Come ci si riesce?

Nel passato c’è tutto quello che abbiamo imparato, ma anche molto di ciò che spesso ci limita o ci condiziona e che rischia di farci perdere energia, autodeterminazione e vitalità. Liberarsi dal peso del passato significa  non dare più credito alle “voci di dentro” che ci scoraggiano, ci bloccano, ci obbligano a ripetere gli stessi comportamenti e a ricadere nelle stesse sofferenze. Un modo efficace per ottenere una vera e propria guarigione delle ferite e dei limiti che abbiamo appreso dal passato consiste nel rilascio emozionale. Nel libro, spiego come usare la tecnica che ho messo a punto, il FastReset, per effettuare questo rilascio in modo molto semplice e rapido, e lasciare così andare in pochissimi minuti le sensazioni negative legate a ricordi, sensazioni, emozioni e sentimenti.

Quello che prima faceva paura o sembrava intollerabile smette di essere tale, e troviamo dentro di noi, nuove risposte e nuove, inaspettate risorse. Il passato può fare molto meno male ma anche insegnarci cose che non avevamo colto. E se il passato cambia, anche noi siamo diversi, più forti, flessibili, sereni.

Nel libro si parla soprattutto di cinque condizioni principali, considerate vere e proprie “tappe” per potersi affrancare dal peso dei condizionamenti del passato e recuperare, tra l’altro, stima di sé, equilibrio, indipendenza, forza d’animo, libertà da pregiudizi e da legami insoddisfacenti. Come si può imparare tutto questo con una tecnica che ci fa “solo” lasciare andare emozioni e sensazioni?

Non è direttamente ciò che abbiamo vissuto a essere modificato con il rilascio emozionale ottenuto con il FastReset, ma il il peso che ci ha lasciato addosso e come  ne siamo stati condizionati. Liberandoci dell’effetto che ci hanno fatto le esperienze, emergono spontaneamente soluzioni differenti, la versione migliore di noi stessi. Basta togliere i veli e le maschere e compare sempre un essere umano più libero, più vero, vitale. Non c’è bisogno di imparare a essere se stessi, infatti, basta smettere di cercare di adattarsi a essere qualcos’altro e la nostra vera essenza è finalmente libera di mostrarsi.

A chi è rivolto, in particolare, questo nuovo libro?

Mi piace pensare che sia rivolto a tutti, perché tutti noi abbiamo bisogno, magari senza saperlo, di imparare a gestire in modo consapevole le reazioni emotive, senza sopprimerle e senza lasciarcene sopraffare. In questo libro affronto in particolare alcune tra le principali situazioni in grado di causare sofferenza, le quali non sono sempre note o evidenti mache sono all’origine dell’ansia, della scarsa autostima, dei comportamenti compulsivi, dei disturbi alimentari..

Credo che il FastReset sia una modo semplice, molto efficace e assai rapido per aumentare la consapevolezza di sé e la spinta a essere coerente con la propria vera essenza anche nei comportamenti.

Mente calma, cuore aperto con Carolina Traverso

Ho scritto “Mente Calma Cuore Aperto” con l’intenzione di condividere con voi quello che ho imparato sinora su come possiamo risvegliarci alle nostre vite, essere lucidi, presenti, su pezzo, sentendoci al contempo connessi con noi stessi e con gli altri in un modo che ci faccia stare bene tutti.

Ho pensato a persone reali con una vita reale, che quotidianamente si destreggiano fra impegni, distrazioni e richieste di attenzione (anche a sè stesse) non sempre facili da esaudire. 

Ho pensato a chi sta attraversando un momento difficile, per ragioni di salute, lavorative, economiche o affettive, perchè so che la vita può toccarci in modo forte, intenso e sorprendente, spazzando via alcune delle certezze a cui eravamo aggrappati.

Ho voluto ricordarvi (e ricordarmi) che siamo vulnerabili, e che questa vulnerabilità è anche la nostra forza perché, se guardata con consapevolezza, ci permette di lasciare andare ciò che diamo per scontato e recuperare il coraggio, la compassione e l’apertura di testa e di cuore che sono già presenti in ognuno di noi.

In Mente Calma Cuore Aperto vi spiego cosa è la mindfulness, perché la felicità è una questione di allenamento, e cosa vuol dire meditare.

Vi accompagno, un passo alla volta, nei preparativi alla pratica che sono fondamentali per entrarci dentro e starci bene. 

Vi propongo pratiche meditative classiche e, insieme alle istruzioni che troverete in forma audio anche sul mio sito, e sulla App Insight Timer, ho pensato a diversi spunti di pratica informale per la vita quotidiana (per esempio: respirare per dare attenzione a chi ami, prendere le pause sul serio, praticare in bicicletta o su una sedia a rotelle, inondarsi di una pioggia di consapevolezza).

Soprattutto, mi sentirete al vostro fianco, desiderosa di incuriosirvi, entusiasmarvi e permettervi, se è questo che volete, di portare alcuni aspetti della mindfulness nella vostra vita sentendo che è alla vostra portata.

Se avete voglia di incontrarmi, e di festeggiare insieme a me l’uscita di “Mente Calma Cuore Aperto”, vi aspetto insieme a Enzo Soresi e Niccolò Branca giovedì 19 in Mondadori Marghera!

Carolina Traverso

Tutti i libri da sogno di Nina George

Ci ha incantati con la storia di Monsieur Perdu nel suo Una piccola libreria a Parigi e ci ha fatto riscoprire insieme a Marianne i piaceri della vita in Una casa sul Mare del Nord.

Nina George, autrice bestseller internazionale, torna il libreria con Il libro dei sogni, la storia di Henri, Eddie e Sam, e di come il caso stravolga le loro vite all’improvviso.
In visita al figlio Sam, avuto dall’ex-compagna Eddie, Henri diventa un eroe salvando una bambina.
L’incidente avrà conseguenze devastanti per l’uomo: privo di vita per otto minuti, dal nono comincia a lottare per uscire dal coma e riabbracciare il figlio troppo a lungo trascurato e la donna che non ha mai dimenticato.
Sospeso in una dimensione sconosciuta, riesce però a trasmettere un messaggio alle persone che ama, vincendo la paura e dando loro una nuova speranza.

In libreria dal 17 Maggio, Il libro dei sogni vi insegnerà a non aver pura di rischiare, e a sognare ed amare senza riserve.

Deepak Chopra a Rimini dal 13 al 15 maggio

Dal 13 al 15 Maggio al Palacongressi di Rimini (via della Fiera 23) vi aspetta “Il benessere dell’anima”, evento organizzato da Hi-Performance, per proporre grandi nomi del panorama internazionale del benessere e della salute, intesi come risultato di un corretto stile di vita e dell’equilibrio psicofisico e spirituale.  

Ospite d’onore Deepak Chopra, medico Ayurveda e autorità mondiale nel campo dell’interazione psicofisica, considerato “uno dei più autorevoli ponti tra scienza e spiritualità”.

L’autore di La dimensione interiore, Guarirsi da dentro e non solo, affronterà temi di vitale importanza, aprendo così nuove vie di consapevolezza in ognuno dei partecipanti.

INTERVISTA A DEEPAK CHOPRA

  1. In “Super geni” descrivi le scelte di vita per un benessere profondo divise in sei step: Alimentazione, Stress, Esercizio fisico, Meditazione, Sonno, Emozioni. Qual è (se c’è) il più importante, o quello che apporta un cambiamento più immediato alla nostra salute?

Sicuramente la meditazione aumenta il nostro benessere ed i suoi benefici sono cumulativi, più la si pratica e migliori sono i risultati; praticarla assiduamente arreca vantaggi unici anche fisici – così come sottolinea la cultura occidentale – incidendo sulla pressione sanguigna, la frequenza cardiaca ed i sintomi legati allo stress.

Tramite la meditazione regolare due volte al giorno si entra in contatto con lo Spirito , che è la scintilla divina presente in ognuno di noi ed in questo modo dobbiamo educare la mente a governare le emozioni.

  1. Spesso chi sta male sa che dovrebbe cambiare stile di vita, ma difficilmente ci riesce. Per esempio, un fumatore sa che dovrebbe smettere, o un obeso sa che dovrebbe modificare la sua alimentazione. Da che cosa dovrebbe partire chi desidera trovare la motivazione per cambiare?

Ogni processo di cambiamento inizia con il compiere delle scelte che sono diverse da quelle che abbiamo fatto fino a quel momento. Fa re una scelta è difficile anche quando si tratta di piccole questioni quotidiane. Tra sapere cosa è bene per noi e farlo davvero c’è un bel divario!

L’obiettivo di un cambiamento positivo alla settimana non è raggiungibile senza una strategia concreta e realmente praticabile. Ci sono tre principi con cui dobbiamo fare i conti quando si tratta di compiere delle scelte: 1) ci sono scelte facili e scelte difficili per ognuno di noi e la nostra trasformazione deve iniziare da piccole e facili scelte giuste 2) a volte le scelte sbagliate fanno sentire bene, ci gratificano momentaneamente ma quella sensazione di benessere inizia presto a svanire e dopo un po’ viene annullata dal senso di colpa; occorre quindi arrendersi ma con intelligenza cercando una gratificazione immediata da fonti migliori. Gestire con successo questo aspetto coinvolge la consapevolezza. 3) la gratificazione che procurano le scelte giuste è spesso differita. Man mano che facciamo piccole e facili scelte giuste cominceremo a sentirci sempre meglio e cominceremo ad impegnarci per non perdere il benessere acquisito.

A funzionare non è l’incessante vagare da una soluzione a breve termine ad un’altra, ma occorre edificare una piramide di scelte facili che ci porteranno a risultati di lungo termine.

Molte volte conduciamo una vita non del tutto salutare: fumiamo, beviamo, mangiamo troppo, siamo pigri e troppo stressati. Quali sono i consigli che daresti a chi vuole iniziare a cambiare stile di vita.

Per chi vuole iniziare a cambiare stile di vita un elemento fondamentale è la perseveranza. Come si fa a “costruire e sostenere” la perseveranza? Con la convinzione, la lettura e rilettura dei libri didattici, applicando con costanza le innumerevoli tecniche descritte nei libri, la pazienza e…trovandosi dei compagni di studio con cui sostenersi e scambiarsi informazioni ed energia.

Un passo decisivo,  il solo in grado di dare “una marcia in più”, si ottiene tramite il contatto con la TRASCENDENZA (ciò che è al di là del corpo e della mente) e quindi iniziando a meditare. L’ottimo sarebbe: 1 ora di meditazione e 23 ore di auto-osservazione non giudicante.

PER PARTECIPARE ALL’EVENTO

I posti per l’evento sono limitati: per prenotazioni, a condizioni particolarmente convenienti fino al 28 aprile, scrivere a chopra@hiperformance.it o telefonare ai numeri 366 4059328 / 0636005152 

Maggiori informazioni su www.ilbenesseredellanima.com

Non fidatevi di noi

Adesso che il libro è stampato, devo assolutamente ricordarmi di portarne una copia al mio amico gommista.

Perché tutto è iniziato dal gommista, un sabato mattina di circa un anno fa.

Andare dal gommista a fare il cambio inverno/estate (e viceversa) è una delle cose più noiose del mondo. Devi per forza stare lì, a guardare gli altri lavorare. Insopportabile. Per cui mi ero portato il mio scalcinatissimo ipad, ormai sul punto di esplodere a causa del numero di pdf che reclamavano (uso totalmente improprio del tempo al passato…) di essere letti.

E come spesso capita, almeno a me, anche in quell’occasione per scegliere cosa leggere non ho seguito un ordine cronologico, del tipo “prima leggo i libri che aspettano da più tempo”; sarebbe forse più corretto, fare così, invece quasi sempre si finisce per andare a istinto, un po’ “a minchia di cane”, come direbbe Isidoro Meli, appunto. E quella mattina decisi – senza un particolare motivo – di cominciare a leggere un dattiloscritto che avevo ricevuto il giorno prima.

 

Mezz’ora dopo, più o meno, il gommista, che fortunatamente conosco da molti anni, ha legittimamente sbroccato per il fatto che, mentre lui lavorava e faticava di sabato mattina, io stavo lì seduto in officina ridendo sguiatamente. E infatti è intervenuto: “mi spieghi che cazzo c’hai da ridere così?”.

Ricordo di essere stato in imbarazzo. Rispondere “sto leggendo un libro sulla mafia” non mi sembrava appropriato. Di solito, leggendo di mafia, non si ride. Si assume un’aria seriosa, compunta, partecipe. Per cui ho balbettato qualcosa di sconnesso, e mi sono rimesso a leggere, cercando, peraltro senza riuscirci, di trattenermi un po’ (e anche all’amico gommista ho fatto il test: per che cosa sta LTPDM? Non ha saputo rispondere).

Ma è proprio per questo, che siamo arrivati ad oggi, e ad essere felici ed entusiasti di aver pubblicato “La mafia mi rende nervoso”, opera prima di Isidoro Meli. Perché Meli è riuscito a scrivere un romanzo divertente e appassionante, e nello stesso tempo a parlare davvero di mafia. Non è semplice, credetemi. È noto che è molto più facile far piangere, che far ridere, tanto più quando si affrontano argomenti di questo tipo.

E non c’è solo questo aspetto, a rendere “La mafia mi rende nervoso” un libro davvero originale e interessante. Non è solo perché si ride.

C’è anche il fatto che i personaggi, i punti di vista, gli ambienti, le situazioni, il tono, i riferimenti culturali, insomma tutto in questo romanzo è tanto spiazzante quanto credibile e perfettamente risolto da un punto di vista narrativo. Non ci si può non appassionare alla vicenda; non ci si può non affezionare a Tommaso Traina, a questo ragazzo sfortunato e profondamente buono; non si può non provare tenerezza verso Betsie tossica, e non si riesce nemmeno a non provare un po’ di simpatia verso quell’inesorabile minchione che è Ciccio, il fratello di Tommaso. E non si può non fermarsi a riflettere sul fatto che Meli, descrivendo il mondo della mafia e dei mafiosi nella sua “umanità”, ne ha restituito un ritratto davvero efficace.

 

Sì, lo so che gli editori sono i meno indicati a parlare dei libri che pubblicano (ma me l’hanno chiesto quelli del marketing, mica potevo dire di no…); lo so che giustamente non vi fidate. E avete ragione. Non fidatevi di me, e nemmeno di tutti quelli che il romanzo l’hanno già letto e apprezzato, a partire da Maurizio De Giovanni. Non fidatevi di nessuno. Leggete “La mafia mi rende nervoso”, e poi fidatevi di voi.

 

Salone del Libro di Torino 2016

Ecco gli appuntamenti con i nostri autori al Salone del libro di Torino.

 

VENERDÌ 13 MAGGIO 2016

Ore 16 – Caffè Letterario

Frassinelli

Un’ora con… Raffaella Romagnolo

In occasione della pubblicazione di La figlia sbagliata

Interviene: Margherita Oggero

Il romanzo di Raffaella Romagnolo, candidato al Premio Strega 2016, entra dentro il cuore nero della famiglia italiana, analizzando il meccanismo di un amore squilibrato: quello di una donna che annulla se stessa e investe ogni energia creativa nei figli.

 

SABATO 14 MAGGIO 2016

Ore 19 – Caffè letterario

Frassinelli

Un’ora con… Mauro Garofalo

In occasione della pubblicazione di Alla fine di ogni cosa di Mauro Garofalo – Frassinelli

Interviene: Carlo Annese

Johann “Rukeli” Trollmann, campione di pugilato di origine sinti sotto il Nazismo: una vicenda umana e sportiva insieme tragica e bellissima.

Salone del libro di Torino 2016

INCONTRI SALONE DEL LIBRO TORINO 2016 Sperling & Kupfer e Frassinelli

VENERDÌ 13 MAGGIO 2016

Ore 16 – Caffè Letterario

Frassinelli

Un’ora con… Raffaella Romagnolo

In occasione della pubblicazione di La figlia sbagliata

Interviene: Margherita Oggero

Il romanzo di Raffaella Romagnolo, candidato al Premio Strega 2016, entra dentro il cuore nero della famiglia italiana, analizzando il meccanismo di un amore squilibrato: quello di una donna che annulla se stessa e investe ogni energia creativa nei figli.

SABATO 14 MAGGIO 2016

Ore 12 – Spazio Incontri

Sperling & Kupfer

La vicenda Eternit al cinema e in libreria, una storia d’amore e d’amianto

Incontro con Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore

In occasione della pubblicazione del libro Un posto sicuro

“La storia d’amore di un padre e un figlio, il racconto della più grande tragedia del lavoro mai accaduta in Italia. Un racconto bello come pochi che narra il prezzo della fatica del lavoro, della fatica del bene, della fatica della ricerca della giustizia”. Roberto Saviano

Ore 17 – Spazio Incontri

Sperling & Kupfer

Ciclo Rabdomanti

Valentina Stella (Il resto è ossigeno) dialoga con la sua editor Grazia Rusticali

Ambientata a Torino, la storia di un abbandono, di una famiglia che esplode e di tutti quei sentimenti, a volte imprevedibili, che scaturiscono dal dolore.

Ore 19 – Caffè letterario

Frassinelli

Un’ora con… Mauro Garofalo

In occasione della pubblicazione di Alla fine di ogni cosa di Mauro Garofalo – Frassinelli

Interviene: Carlo Annese

Johann “Rukeli” Trollmann, campione di pugilato di origine sinti sotto il Nazismo: una vicenda umana e sportiva insieme tragica e bellissima.

DOMENICA 15 MAGGIO 2016

Ore 12 – Caffè Letterario

Sperling & Kupfer

Un’ora con… Cesare Bocci e Daniela Spada

In occasione della pubblicazione di Pesce d’aprile di Cesare Bocci e Daniela Spada

Interviene: Alessandra Comazzi

L’attore Cesare Bocci (il Mimì Augello de Il Commissario Montalbano) e la sua compagna Daniela Spada raccontano la loro storia e lo scherzo del destino che li ha resi più forti.

Ore 20 – Caffè Letterario

Sperling & Kupfer

Un’ora con… Giuseppe Giacobazzi e Carlo Negri

In occasione della pubblicazione di Un po’ di me

Giuseppe Giacobazzi si mette a nudo e racconta chi è davvero, con l’umorismo dissacrante di sempre e un pizzico di tenerezza in più.

Gentile e i suoi bambini

In occasione della festa della mamma Patrizia Emilitri ci regala un breve pezzo inedito, legato al suo romanzo COME SE L’AMORE POTESSE BASTARE.

Incontriamo Gentile, la conosciamo meglio mentre, indaffarata a cucinare, con le mani sporche di farina, pensa ai suoi quattro figli. “Li guardavo e pensavo se davvero ero per loro una buona madre, se stavo facendo tutto il possibile per insegnare il rispetto, l’educazione, la felicità.”

Quale mamma non si è mai posta una domanda del genere? 

Un brano dolcissimo e forte, un romanzo che consigliamo di leggere e regalare in un giorno importante per tutte le mamme.

“Con le mani sporche di farina, mentre impastavo l’ennesima pagnotta senza sale, guardavo i miei bambini giocare nel centro della stanza. C’era caldo sufficiente perché le loro guance fossero arrossate per il troppo muoversi e rincorrersi.

Li guardavo e immaginavo il loro futuro.

Li guardavo e pensavo se davvero ero per loro una buona madre, se stavo facendo tutto il possibile per insegnare il rispetto, l’educazione, la felicità.

Delfina, la mia primogenita, la bimba grande, con quello sguardo materno e un sorriso che la cicatrice sul labbro lasciava a metà. Sarebbe diventata una donna robusta, capace di badare a se stessa e alla sua famiglia. Si sarebbe sposata con un uomo che l’avrebbe amata per sempre perché era ciò che meritava. Era delicata, dolce, abbracciava i suoi fratelli quando avevano freddo e li accarezzava quando avevano paura, senza mai mostrare la sua di paura. La spaventavano i temporali e i luoghi bui, la spaventavano le urla e le persone brutte. Brutte per lei voleva dire con il naso grosso o le gambe storte. Quando vedeva Pilade, il fratello di Armida, zoppo a causa della poliomielite, afferrava un lembo della mia gonna.

Paure di bambina, come era giusto che fossero. Paure che in quei pochi mesi aveva dovuto combattere, ritrovandosi spesso nei rifugi al suono delle sirene, stretta in spazi angusti con persone di ogni tipo. La vedevo deglutire spesso e socchiudere gli occhi, i suoi begli occhi scuri, gli occhi di suo padre.

Giuseppe, che in quel momento disegnava su un pezzo di legno con un mozzicone di matita, era il più tranquillo, il più riservato. Parlava poco, anche se continuava a ripetere quella tiritera della fame e osservava il mondo intorno a sé sempre con grande attenzione e gli piaceva quando Delfina gli raccontava quello che aveva imparato a scuola. Non vedeva l’ora di diventare grande abbastanza per andarci anche lui, anche se grande lo era già. Era più alto della sua età, era il più simile a Bruno, la schiena robusta, le spallucce già quadrate, i piedi lunghi. Sarebbe diventato uno studioso, ne ero certa. Non gli piaceva il lavoro manuale, non gli piaceva sporcarsi e quando Delfina lo invitava a giocare in cortile, lui storceva il naso e se una goccia di fango o un po’ di povere gli macchiavano la maglia, correva in casa e chiedeva che gliela pulissi.

Agata, la mia fragile Agata, la mia bimba così esile che sembrava potessi rompersi ad ogni colpo di tosse, così pallida, eppure così bella, il volto ovale, gli occhi verdi, i capelli biondissimi e un sorriso capace di sciogliere anche il più duro dei cuori. Aveva le mani piccole, ma le dita lunghe e amava la musica. Chissà se sarebbe diventata una musicista o una ballerina, chissà se sarebbe cresciuta abbastanza per provarci, se essere così cagionevole avrebbe minato il suo futuro. Chissà se sarebbe mai diventata una donna.

Giovanni, il piccolo di casa, gattonava intorno ai suoi fratelli con le gambette robuste e l’espressione beata. Era sempre allegro, non piangeva mai. Delfina gli insegnava a giocare, cantava per lui e Agata ballava con le braccia al cielo. Ogni tanto sembrava assentarsi, come se oltre noi, oltre a Brevio, potesse vedere qualcos’altro, un altro mondo, un altro tempo. Un sognatore, probabilmente, e mi auguravo che potesse diventare un viaggiatore o un poeta.

Li guardavo e di una sola cosa ero sicura: i miei bambini sarebbero cresciuti, sarebbero diventati grandi insieme, fuori dalla guerra, in un mondo da ricostruire, da rimettere a posto. Un mondo migliore. E loro sarebbero state persone migliori di noi, di me, di Bruno, di chi si ostinava a combattere, a intimidire, a rendere difficile la loro infanzia.

Li avrei tenuti per mano fino a quando avessero avuto bisogno di me, li avrei accompagnati sempre con un sorriso, rispettando le loro scelte, e avrei fatto parte delle loro esistenze. Mi avrebbero regalato dei nipoti e la vita avrebbe ripreso a scorrere nel giusto modo, con serenità.”

SEEKER – blogtour

Benvenuti nel mondo di Seeker!

Una nuova, straordinaria serie fantasy, contesa dagli editori di tutto il mondo e in corso di pubblicazione in 16 Paesi.

3 Maggio. Segnate questa data in agenda, perché quel giorno avrete il vostro biglietto per un viaggio fantastico.

Seguirete Quin Kincaid, finalmente pronta a pronunciare il sacro giuramento e a diventare un Seeker. per proteggere chi ama e portare la luce dove regnano le tenebre.

Le sue imprese sono destinate a diventare leggendarie…

Orfani di “Divergent”? Amanti di “Il Trono di Spade”? Seeker sarà la vostra nuova ossessione!

Dal 2 al 7 Maggio seguite il blogtour dedicato al romanzo e alla serie, scoprendone passo passo le ambientazioni e i personaggi, ascoltandone la musica e… Molto altro!

Questi i blog che vi accompagneranno nel vostro viaggio:

Everpop “Concedetevi una manciata di pagine di questo libro, perchè in breve tempo “Seeker” diventerà sinonimo di avventura, e verrete travolti e trascinati in un mondo a dir poco incredibile” 

http://everpopblog.blogspot.it/2016/05/libri-tappe-seeker-blogtour-reading.html

We Found Wonderland in Books “Un fantasy travolgente, che tiene incollati alle pagine grazie a personaggi interessanti e a un mondo così simile ma allo stesso tempo così diverso dal nostro.”

http://wefoundwonderlandinbooks.blogspot.it/2016/05/blogtour-seeker-di-arwen-elys-dayton.html?m=1

Il Colore dei Libri “La magia che risiede in SEEKER è in grado di avvolgere completamente il lettore. È capace di trasportarlo in mondi pericolosi, ma incredibile attraenti, e soprattutto gli farà provare emozioni così forti da mettere in pericolo la sua stessa vita: estraniarsi dal libro è assolutamente impossibile.”

http://ilcoloredeilibri.blogspot.it/2016/05/blogtour-seeker-di-arwen-elys-dayton-3.html?m=1

L’angolo Letterario “Ammaliante e potente: SEEKER è il romanzo che da tempo stavo cercando!”

http://langololetterario.blogspot.it/2016/05/blogtour-seeker-di-arwn-elys-dayton-la.html

Bookish Advisor “Un romanzo YA davvero brillante ed intrigante, capace di costruire un mondo spettacolare nel quale il lettore si perde più che volentieri, in un fantasioso mix perfetto di vari generi letterari: high fantasy, science fiction, e anche steampunk. Per dare origine ad un romanzo capace di lasciare senza parole!”

http://bookishadvisor.blogspot.it/2016/05/blogtour-seeker-di-arwen-elys-dayton.html?m=1

Devilishly Stylish “Quin è idealista e determinata, Shinobu è un perfetto Fidanzato di Carta, l’ambientazione è a dir poco strepitosa: non potrete più fare a meno del mondo di “Seeker”! “

http://devilishlystylish2011.blogspot.it/2016/05/seeker-di-arwen-elys-dayton-blogtour.html?m=1

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