Salone del libro di Torino 2015 – Sperling & Kupfer e Frassinelli

INCONTRI SALONE DEL LIBRO TORINO 2015

GIOVEDI’ 14 MAGGIO 2015

ore 16.00 – Spazio Book to the future

Sperling & Kupfer

Flumeri & Giacometti presentano “Scrivilo sulla mia pelle”-  amore ed eros svelano il fascino della Ciociaria. Con Roberto Accornero, Lidia Ravera, Maurizia Rebola, Grazia Rusticali.

A volte le parole possono sedurre. Lo dimostra attraverso i suoi racconti erotici  l’affiatata coppia di sceneggiatrici e scrittrici, tra le firme di punta della collana di narrativa in ebook SperlingPrivé.

VENERDI’ 15 MAGGIO 2015

ore 11.00 – Caffè Letterario

Frassinelli

Simone Perotti  presenta “Un uomo temporaneo”   con Alessandro Perissinotto e Giovanni Francesio con la partecipazione di un  gruppo di lettura.

Un’ora con… Simone Perotti

L’autore torna a interrogarsi sul mondo del lavoro con un romanzo magico e realistico insieme.

ore 17.30 – Sala Rossa

Sperling & Kupfer

Sveva Casati Modignani presenta  “La vigna di Angelica”  con Bruno Gambarotta.

Una nuova saga famigliare che ha per protagonista una imprenditrice coraggiosa.

ore 19.00 – Sala Blu 

Sperling & Kupfer

Andrea Antonello presenta “Baci a tutti”  – Con l’autore intervengono Franco Antonello.

Il mondo di Andrea. Un nuovo modo di vivere l’autismo.

Protagonista del best-seller “Se ti abbraccio non avere paura”, Andrea è diventato il simbolo dei ragazzi in lotta contro l’autismo.

ore 20.00 – Spazio Incontri

Sperling & Kupfer con l’Istituto della Enciclopedia Italiana

Valeria Della Valle partecipa all’incontro “La cultura degli italiani. Treccani 1925-2015”.

Presentazione del volume “Novanta anni di cultura italiana” con Ferruccio de Bortoli,  Tullio Gregory e Giovanni Puglisi. 

SABATO 16 MAGGIO 2015 

ore  19.00 – Spazio Incontri

Sperling & Kupfer

Niccolò Zancan presenta “Ti mando un bacio” con Aldo Cazzullo.

Cinque storie per raccontarne una sola: la difficoltà di fare il genitore al tempo della crisi.

DOMENICA 17 MAGGIO 2015  

ore 14.00 – Caffè letterario

Frassinelli

Patrick Fogli presenta “Io sono Alfa”  con Ranieri Polese e con la partecipazione del gruppo di lettura “Letture di Traverso” (Cooperativa letteraria – Biblioteca civica centrale di Torino).

Un’ora con… Patrick Fogli

Un romanzo che mette al centro la nostra società, con le sue alienazioni e le sue paure.

Ore 14.30 – Arena Bookstock Village

Sperling & Kupfer

Nina George presentaUna casa sul mare del nord”  con Isabella Bossi Fedrigotti.

Partire per ritrovarsi, leggere per innamorarsi.

Autrice del fortunato esordio Una piccola libreria a Parigi. 

LUNEDI’ 18 MAGGIO 2015

ore  15.00 – presso Unione Industriale (via Vincenzo Vela, 17)

Sperling & Kupfer

Niccolò Zancan presenta “Ti mando un bacio” Interviene: Massimo Gramellini. 

Cinque storie per raccontarne una sola: la difficoltà di fare il genitore al tempo della crisi.

Ore 17.30 – Sala Rossa

Sperling & Kupfer

Federico Buffa presentaStorie mondiali”con Carlo Pizzigoni.

Un secolo di calcio in 10 avventure.

AFTER SEI TU! Il casting

AFTER è il fenomeno mondiale del momento. E’ il libro di cui tutti parlano. Noi vi abbiamo dato qui la notizia che inizieremo a pubblicare i libri della serie a giugno. 

AFTER SEI TU! 

Stiamo cercando il volto di Tessa per il booktrailer ufficiale italiano. Se hai tra i 18 e i 25 puoi partecipare al nostro casting, organizzato insieme alla rivista TuStyle. Segui le istruzioni e in bocca al lupo!

Vai su www.sperling.it/casting-after

COS’E’ AFTER? AL STORIA CHE TUTTE VORREMMO VIVERE!

Ambiziosa, riservata e con un ragazzo perfetto che l’aspetta a casa, a Tessa piace pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già perfettamente segnato: una laurea, un buon lavoro, un matrimonio felice… Sembra, sì perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere un piede nel dormitorio che subito s’imbatte in Hardin.

Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrogante, provocatorio e maledetto, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure il giorno in cui si ritrova da sola con lui, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca, nonostante Hardin per ogni passo verso di lei, con un altro retrocede…

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Child 44 – Il bambino numero 44 IL FILM

Come scovare un killer in una società che ne rifiuta l’esistenza?

Questo è l’interrogativo che percorre le vicende raccontate in Child 44 – Il bambino numero 44, il thriller a sfondo politico di Daniel Espinosa, tratto dal romanzo bestseller di Tom Rob Smith.

L’assassino di cui si parla nel film, e nel romanzo, è Andrej Čikatilo, il serial killer russo che a partire dalla metà degli anni ’70 uccise più di 53 persone, in particolare bambini, gettando l’intera nazione nell’angoscia.

Nel romanzo, però, Tom Rob Smith decide di retrodatare le vicende del serial killer di Rostov al secondo dopoguerra, restituendo un affresco delle contraddizioni della società stalinista. Il risultato è un bestseller che ha ottenuto forti consensi anche dalla critica, destando da subito l’interesse di Ridley Scott, che ha deciso di produrre il film dal 30 aprile nelle nostre sale.

Il protagonista è l’agente della polizia sovietica Leo Demidov, interpretato da Tom Hardy, che perde la sua posizione di prestigio quando rifiuta di denunciare sua moglie Raisa, Noomi Rapace, accusata di tradimento contro lo Stato. I due sono quindi costretti a lasciare Mosca e a trasferirsi nella cittadina di Volsk, tetro avamposto militare. Qui Leo incontra il generale Nesterov, interpretato magistralmente da Gary Oldman, e con lui inizia a indagare sulle morti sospette di alcuni bambini, fino a quel momento catalogate dalla polizia di stato come decessi accidentali.

La ricerca del killer, quindi, diventa in Child 44 il pretesto per raccontare l’atmosfera di angoscia e sospetto generata dagli organi del regime, primo tra tutti l’MGB, la polizia segreta in cui lavorano Leo e il suo rivale, Vasili (Joel Kinnaman). Una società, quella stalinista, in cui ognuno poteva essere accusato di tradimento contro il regime e in cui il crimine comune veniva negato, perché contrastava l’immagine di perfezione e moralità che il regime voleva dare delle società comuniste. Il film, proprio per il modo in cui racconta il periodo stalinista, è stato ritirato dalle sale in Russia per volontà del ministro della cultura, perché la sua proiezione è stata considerata «inammissibile alla vigilia del 70° anniversario della vittoria sovietica sul Nazismo».

Ma la ricerca del serial killer permette al regista di approfondire anche la relazione tra i due protagonisti, Leo e Raisa, costretti a lasciare la vita agiata nella capitale e a rinunciare ai privilegi della posizione di Leo. La nuova condizione, la paura del regime e il sospetto faranno sì che i due, inizialmente molto distanti, si avvicinino scoprendosi davvero una coppia.

In Child 44 Daniel Espinosa, già noto al pubblico per Safe House – Nessuno è al sicuro e Snabba Cash, si dimostra un regista capace di spaziare tra diversi generi cinematografici e di realizzare un film narrativamente complesso, dosando in modo sapiente gli elementi thriller e action, gli aspetti sentimentali e la ricostruzione storico-politica.

A rendere il film ancora più apprezzabile concorre il cast, uno dei punti forza della pellicola, grazie alle interpretazioni di attori come Gary Oldman, Tom Hardy, Noomi Rapace, fino ai cattivi e intensi Joel Kinnaman, Vincent Cassel e Paddy Considine.

A spiccare in particolare è Gary Oldman, che si conferma un ottimo interprete capace di calarsi perfettamente nel ruolo di un generale rassegnato all’esilio eppure disposto ancora a credere in un possibile riscatto. Ma anche Tom Hardy e Noomi Rapace, che con la loro interpretazione restituiscono in modo sempre realistico sentimenti e disposizioni d’animo molto diversi, dal coraggio alla rabbia, dalla paura fino, in alcuni casi, alla meschinità e all’opportunismo.

Il 25 aprile e la Liberazione : ebook in offerta

Il nazismo, le stragi, la violenza, la Liberazione. Ci sono molti modi per raccontare la Storia, tanti aspetti da non tralasciare, momenti che meritano di essere ricordati e tramandati.

E non può mancare una finestra aperta sul revisionismo, con una lettura imprescindibile per capire quegli anni.

Dal 24 al 30 aprile tre ebook che parlano del nazismo in maniera diversa saranno in promozione:

MONUMENTS MEN di Robert Edsel 6,99 a 4,99 euro

I RAGAZZI DEL GHETTO di David Safier 9,99 a 6,99 euro

IL SANGUE DEI VINTI Di Giampaolo Pansa 6,994,99 euro 

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#ioleggoperché Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore

Nella giornata mondiale del libro e del diritto d’autore giovedì 23 aprile 2015 #ioleggoperché l’iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura, curata dall’AIE (Associazione Italiana Editori), entra nel vivo.

Il 23 aprile, nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e dell’inizio del Maggio dei Libri, l’iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura rivolta ai non lettori e curata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) contagia, dopo gli stadi e i supermercati, anche treni, università, scuole, librerie, biblioteche.

Cinque saranno i palcoscenici speciali: le piazze di Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza, con grandi eventi legati al libro e ai lettori che si aggiungono alle tante altre iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale.

La giornata del 23 aprile è il momento centrale di #ioleggoperché, e sono più di 1.000 gli eventi organizzati spontaneamente in Italia per l’occasione. Un grande progetto che ha chiamato a raccolta i lettori di tutta Italia trasformandoli in Messaggeri “pronti a tutto”, decisi a coinvolgere nel piacere della lettura chi non legge o legge poco. 240mila libri in edizione speciale saranno consegnati dai Messaggeri ai lettori saltuari e ai non lettori: una collana di 24 titoli, scelti da editori associati ad AIE per la loro qualità letteraria e capaci di conquistare anche chi legge poco o non legge.

Tra gli autori delle 24 opere, che per questa edizione speciale non percepiscono alcun diritto d’autore, la nostra Sveva Casati Modignani.

Sul sito www.ioleggoperché troverete il programma per ogni città.

Oroscopo dello scrittore – maggio 2015

Lo scrittore dell’Ariete potrà sempre godere di una forza mercuriale amica del suo fare e del suo scrivere. Energie mentali e intuizioni attive soprattutto prima del 19. Poi sarà il tempo della riflessione.  

Lo scrittore del Toro godrà di qualità pratiche importanti e di grande intraprendenza nelle trattative o nelle decisioni. Venere gli conferirà dolcezza e sensibilità soprattutto dal giorno 7 in poi.      

Lo scrittore dei Gemelli si farà (molto) forte di un Mercurio che, per così tanto tempo, esiterà tra le sue rapide stelle. Idee, intuizioni, soluzioni, tutto ora è più facile e immediato, soprattutto nei primi 20 giorni. 

Lo scrittore del Cancro sarà aiutato da Venere nello svolgere, al meglio, i lavori che parlino di cose dolci, di amore, di seduzione e di passione. Se sarà necessario iniziare un lavoro allora meglio farlo il giorno 18, con la Luna.        

Lo scrittore del Leone grazie a Giove potrà dedicarsi, pienamente, al lavoro e ai tantissimi progetti. Non è questo il momento di stare fermi ad osservare, la fortuna va da chi la cerca, non da chi la aspetta.          

Lo scrittore della Vergine sembra soffrire della lunga e interminabile quadratura di Mercurio. Insomma non sarà mai troppo facile creare e inventare, soprattutto dal giorno 19 in poi. Prendetevi un break a fine mese.

Lo scrittore della Bilancia sembra essere molto proiettato sul lavoro e sull’impegno. In più, il trigono di Marte e di Mercurio, garantiranno forza e dedizione nel fare, nel creare, nell’immaginare.    

Lo scrittore dello Scorpione ha davvero bisogno di credere in ciò che fa e che vive Ma questo sembra essere il momento dell’attesa, del saper aspettare che le situazioni giungano a maturazione. Normale.                   

Lo scrittore del Sagittario sembra essere costantemente sfidato da Mercurio a fare di più e meglio. Favorite le opere e i lavori che parlano di relazioni, di cose fatte e vissute insieme ad altre persone.

Lo scrittore del Capricorno sembra essere costantemente addolcito e ispirato da una Venere che però, dietro ad una apparente morbidezza, richiederà grande impegno e forza di volontà.       

Lo scrittore dell’Acquario vivrà spesso la professione come qualcosa di divertente e di molto appassionante. Non mancheranno mai l’entusiasmo, l’energia migliore per affrontare i compiti con leggerezza.  

Lo scrittore dei Pesci avrebbe tanta voglia di innamorarsi e di divertirsi un po’. La quadratura di Mercurio, in effetti, sembra sconsigliare i lavori troppo intensi o prolungati. Insomma meglio non esagerare. 

La gente felice legge e beve caffè – il film

I diritti cinematografici de l romanzo d’esordio di Agnès MArtin-Lugand sono stati acquisiti dalla casa di produzione americana Weinstein & Co., che ha all’attivo successi strepitosi come The Artist e Il discorso del Re.

Succede raramente che un romanzo francese goda di tanta attenzione da parte degli americani (il caso più recente è un bestseller di Marc Levy diventato film nel 2005, Se solo fosse vero). 

A maggio leggeremo il nuovo romanzo della scrittrice psicologa francese, dal titolo La felicità sulla punta delle dita.

La gente felice legge e beve caffè è il nome di un caffè letterario in Rue Vieille-du-Temple a Parigi gestito da Diane e dal suo amico Felix. La piccola vetrina in legno, la porta con il campanellino al centro che trilla all’ingresso di qualcuno, l’insegna scelta da Diane qualche anno fa (forse cinque) quando ancora l’aggettivo felice aveva per lei un significato.

Le cose belle possono anche finire, con questa possibilità del destino raramente facciamo i conti e quando Diane perde in un tragico incidente stradale Colin e Clara, marito e figlia di pochi anni, la sua vita crolla.

Il suo caffè viene lasciato alla gestione di Felix, le sue giornate passano nel sonno – che è oblio – tra abiti non più lavati di Colin e peluche di Clara stretti al cuore. L’inizio di questo romanzo è traziante.

Ma a un anno dalla tragedia Diane decide di reagire, trova dentro di sé la forza per stupire i genitori, l’amico e lo spirito di Colin, ovunque sia. Partendo. Mollando tutto. Andando “in esilio” a Mulranny, in Irlanda, dove sarebbe dovuta andare con il marito.

Qui la vita di Diane ricomincia, il dolore (rimasto addormentato per un anno) trova sfogo, i sentimenti si risvegliano. Perché, anche se il passato non può essere cancellato, il futuro è ancora tutto da scrivere e può riservare anche qualcosa di bello.

La gente felice legge e beve caffè è un bel romanzo, che racconta in maniera lieve un grande dolore e le emozioni più profonde di una donna che non ha altra scelta che accettare il proprio destino. Difficile, triste, sfortunato, straordinario. 

Consigliato a chi: ama le storie piene di speranza

Da regalare: all’amica che ha deciso di cambiare vita

Da comprare: al ritorno di un viaggio in Irlanda

Da leggere bevendo: caffè 

La risposta è nelle stelle – THE LONGEST RIDE – IL FILM in uscita il 4 GIUGNO 2015

Ormai lo sanno tutti ed è la notizia più attesa dagli amanti di Nicholas Sparks e dei film tratti dai suoi romanzi.

Il 4 giugno uscirà La risposta è nelle stelle, il film tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, diretto da George Tillman Jr. e interpretato da Britt Robertson, Jack Huston, Scott Eastwood e Oona Chaplin.

Ecco tutti i link per seguire in diretta le news sul film:

FACEBOOK >> https://www.facebook.com/LaRispostaeNelleStelleilFilm?fref=ts

INSTAGRAM >> http://instagram.com/larispostaenellestelle_film

Addio a Eduardo Galeano: la voce aperta dell’America Latina

ADDIO A GALEANO, «LA VOCE APERTA» DELL’AMERICA LATINA

 

Pubblicato nel 1971, con un successo che rese l’autore famoso in tutto il mondo, Le vene aperte dell’America Latina è un reportage che attraversa cinque secoli di storia del continente latinoamericano per raccontare il saccheggio delle sue preziose risorse: l’oro e l’argento, il cacao e il cotone, il petrolio e la gomma,  il rame e il ferro, braccia da lavoro a poco prezzo.

Tesori depredati sistematicamente: fin dai tempi della conquista spagnola, le potenze coloniali hanno prosciugato le ricchezze di quella terra rigogliosa, lasciandola in condizioni di estrema povertà. Un testo illuminante che ha avuto più di cento edizioni in America Latina, nonostante la sua diffusione sia stata bandita sotto le dittature militari in Argentina, Cile ed Uruguay come strumento di «corruzione giovanile».

Un libro che, intrecciando l’analisi storica ed economica con il racconto delle passioni di un popolo sfruttato e sofferente, è diventato un classico della letteratura mondiale.

Intervista a Ugo Barbàra sul suo nuovo romanzo

Francesca Lang, editor di Frassinelli, intervista il “suo” autore, Ugo Barbàra, sui temi del romanzo Due Madri.

DOMANDA: Il tuo nuovo romanzo, Due madri, si discosta non poco dalla tua produzione precedente. Come mai questo cambiamento?

RISPOSTA: In realtà è un ritorno alle origini. Il mio primo romanzo, ‘Desidero informarla che le abbiamo trovato un cuore’, è molto più vicino a Due madri di quanto lo siano tutti quelli che lo hanno seguito. Quella dei thriller e dei noir non è una stagione chiusa: non sono il tipo che si mette lì a pensare a cosa va di moda o a cosa richiede il mercato. L’unico metro che uso è la voglia di raccontare una storia. Se inizio a immaginarne una e sento il bisogno di scriverla, allora vuol dire che è la storia giusta. Altrimenti è un’idea da tenere nel cassetto in attesa che maturi.

D: Le due madri del titolo sono protagoniste di due storie lontane per tempi e luoghi, ma vicine in un senso più profondo. Cosa accomuna queste due donne?

R: Sono sempre stato affascinato dalle storie parallele. Quella di Stella e di Olga sono parallele distanti, ma che rispondono a uno stesso interrogativo: come si comporterà una donna – una madre – messa in una condizione estrema? La risposta è nelle scelte che entrambe fanno nel momento in cui devono rinunciare alla propria vita. In tutte le vicissitudini che affrontano, il loro pensiero costante è uno solo: ‘devo salvare mio figlio, a qualunque costo’. E’ un pensiero che accomuna tutti i genitori: non conosco un padre che non si getterebbe nel fuoco per il proprio figlio. Ma nel sacrificio di una madre – di queste Due Madri – c’è una costanza che va al di là dell’evento eccezionale che può essere la guerra o la fuga.

D: L’Italia della Seconda guerra mondiale, l’Argentina degli anni ’80. Che cosa ti ha colpito di queste due epoche, tanto da farne le coprotagoniste del romanzo?

R: La Seconda Guerra Mondiale esercita una fascinazione che a distanza di settanta, ottanta anni è ancora fortissima. E’ un’esperienza che affascina, incuriosisce e atterrisce tanto gli studenti di scuola media quanto i baby boomers ed è il vero spartiacque tra la generazione di mia nonna e mio padre – che l’hanno vissuta – e quelli che la guerra l’hanno vista solo in televisione. Le radici della società in cui viviamo sono nelle contraddizioni di quegli anni, che nei racconti di mia nonna – cui il romanzo è ispirato – sono rappresentati a colori vividi. L’Argentina di Videla e dei desaparecidos, invece, ha profondamente segnato la mia generazione, figlia di una democrazia ancora giovane eppure pronta a scendere in piazza per i diritti di un popolo vicino nello spirito anche se così distante. E’ stato come un fantasma, quasi un monito, che ci ha accompagnato per anni. Un po’ come le storie dei nostri nonni.

D: Nel romanzo, c’è un personaggio o una scena a cui sei più affezionato, a cui hai affidato il tuo pensiero?

R: In ogni romanzo c’è un momento magico. Un momento in cui lo scrittore sente una sintonia perfetta con le storia che racconta. Spesso sono le pagine più dolorose. C’è un lutto che colpisce una delle protagoniste e le arriva sulle spalle in un modo inatteso, con un ‘messaggero’ ancora più inatteso. Ecco: quello è stato il momento più intenso di Due Madri e credo che il lettore se ne accorga. Quanto al pensiero, immagino sia distribuito in tutta la storia ed è nella costante scoperta da parte delle protagoniste che il bene non è sempre e solo in quelli che ci illudiamo siano i buoni né il male in quelli che crediamo siano i cattivi.

D: In Due madri il confine tra bene e male è piuttosto sfumato, non ci sono buoni o cattivi. O meglio, sì, ma non nel modo in cui si aspetterebbe il lettore. Ogni personaggio, a seconda degli eventi che si trova ad affrontare dà una piega diversa alla sua vita, ai suoi comportamenti e valori. Credi che valga anche nella “vita vera”?

R: Credo che molto dipenda dalle circostanze. In una vita senza scossoni, in un’esistenza che non conosce traumi è facile conservare una rettitudine morale che fa di un uomo o di una donna un buono. Così come è facile definire cattivo chi, anche in un momento o in un contesto in cui l’egoismo e la violenza sono assolutamente superflue, calpesta le esistenze altrui. Ma il mondo in cui si muovono queste due madri è a tinte molto forti ed è profondamente segnato dall’ambiguità, anzi dalla ambivalenza di quasi tutti i personaggi. Stella e Olga si trovano a muoversi in una realtà in cui non ci sono solo ampie zone grigie, ma in cui ciò che è bianco può all’improvviso diventare nero e viceversa. La loro forza è nel sapere riconoscere questi mutamenti e sopravvivere, senza lasciarsi travolgere dalla Storia.

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