Addio a Brink, una grande voce alzata contro l’apartheid

Intellettuale bianco e progressista, grande amico di Nelson Mandela, André Brink si è spento a Città del Capo lo scorso 7 febbraio. Brink si è sempre schierato in prima linea nella denuncia dell’apartheid e di ogni forma di razzismo. 

Frassinelli ha pubblicato uno dei suoi romanzi più belli, Un’arida stagione bianca, che ha ricevuto il Prix Mecidis francese nel 1980 e che ha ispirato l’omonimo film del 1989 con Marlon Brando.

L’ebook sarà disponibile a 4,99 euro fino al 28 febbraio.

Fai fiorire il cielo – ecco come

Fai Fiorire il Cielo è un libro che parla di come sviluppare idee che cambiano il futuro attraverso un mix di Cultura, Economia e Marketing.

L’ho scritto perché penso che oggi sia un momento straordinario per andare oltre la nostalgia di un futuro passato e cominciare a immaginare un futuro che sia espressione di quello che vogliamo e non di quello che per anni abbiamo creduto di volere.

Usciamo da un decennio che si è aperto con il crollo delle Torri Gemelle e si è chiuso con la crisi finanziaria e ambientale. Il che mi ha fatto pensare che lo sviluppo di idee in grado di cambiare il futuro non passa solo per matrici e attualizzazioni di cassa ma anche per ispirazioni che vengono dall’arte, dalla filosofia, dalla musica, dal cinema, dalla storia e, più in generale, dalla cultura senza la quale saremmo persi in un deserto.

Così ho raccolto le storie di persone che, grazie alla loro sete di stelle e al loro ingegno, sono riuscite a dar vita a qualcosa di assolutamente nuovo. Partendo dalla loro ispirazione, ho poi tracciato un modello per sviluppare un’idea in sei passaggi. Dalla sua essenza, l’essere basato su una storia vera (la nostra barca), alla creazione del giusto contesto dove farla crescere (il mare e le onde), alle persone per valorizzarla (il vento) e alle risorse per svilupparla (l’acqua e gli scogli), per poi confrontarsi con l’ambiente esterno (il porto) ed essere infine pronti per andare oltre e far fiorire il cielo (le stelle).

www.faifiorireilcielo.com

Jacopo Perfetti

Non c’è 2 senza te – Il libro

Viviamo un momento storico non facile. Tutto è messo in discussione. Tra le poche certezze cui aggrapparsi c’è la convinzione che i film siano sempre peggiori dei libri da cui sono tratti. Quante volte abbiamo ascoltato “Sì, film carino… ma il libro era tutta un’altra cosa…”, “Io quel personaggio lo immaginavo completamente diverso…”, “Hanno tagliato le scene più belle…”. In altre parole, mai che si riconosca l’autonomia artistica dell’opera cinematografica, dettata dalle caratteristiche del proprio linguaggio, e il suo essere altro dallo specifico letterario che la ispira. 

Da sempre propugnatori dell’equazione arte = impegno, consci che compito di un intellettuale nell’odierno sfacelo della cultura italiana sia soprattutto quello di formare un pensiero diverso da quello omologato, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo raccolto la sfida. Basta! C’è il momento della riflessione e quello dell’azione. Ebbene, è giunto il momento in cui agire è un dovere morale. Con ogni mezzo a disposizione, lecito e meno lecito. Tutto è ammesso acciocché uscendo dal cinema si possa finalmente ascoltare: “Il film insomma, così così… ma il libro è proprio una chiavica”. 

È con questo spirito che abbiamo affrontato l’appassionante fase della scrittura. Quelli della Sperling che insistevano: “Ma siete sicuri, lo scrivete proprio tutto da soli? Non sarebbe meglio farvi affiancare da qualcuno più esperto…?” E no… E no! Così son bravi tutti! Questo libro è roba nostra, ce lo dobbiamo sudare parola dopo parola. In tanti son capaci di scrivere libracci, ma qui dobbiamo superarci. In ballo c’è la svolta nel pensiero collettivo, un nuovo ordine sociale. 

E non è per farci belli, ma vi assicuriamo che il compito non era affatto facile. La sceneggiatura, un mirabile gioco di ribaltamenti e colpi di scena, era piena di spunti e di personaggi interessanti. Sono stati tagliati tutti, senza eccezioni. Laddove faceva capolino un dialogo frizzante, spiritoso e al contempo capace di mandare un messaggio importante al lettore (abilità, sia detto per inciso, nella quale eccelliamo), ci siamo sforzati di appiattire il tutto, banalizzarlo. Per non parlare del finale del film, un vero capolavoro di costruzione narrativa, dove lo spettatore piange e ride simultaneamente, spiazzato di fronte alla devastante abilità degli autori di scardinare gli anfratti più segreti delle sue emozioni. Ecco, quel finale nel libro non c’è.

Insomma: quello che avrete tra le mani una volta recativi in libreria è un atto di ribellione: il frutto di un certosino lavoro di demolizione, compiuto con scrupolo e dedizione alla causa. Non lasciate che questo sforzo sia vano. Compratela questa schifezza di libro. Una, dieci, cento copie. Regalatelo. Leggetelo ai bambini. Diffondetene il verbo. Poi guardatevi il film. E vedrete se non abbiamo ragione.

Massimo Cappelli

Fabio Troiano

Raccontami ancora di noi – la parola a Giulia Besa

Sembrerà strano, ma fino a qualche anno fa, non credevo nell’Amore con la A maiuscola. Anzi, non è che non ci credevo, ero una fiera oppositrice dell’idea che esistesse l’amore eterno, l’amore vero, l’amore che ti fa perdere la testa e che ti fa dimenticare persino di pagare le bollette. Non è che non sognassi di incontrare il mio Prince Charming (l’italiano Principe Azzurro) in groppa al suo cavallo bianco, ma dubitavo che avrei scelto di rimanere a casa con lui piuttosto che uscire con le amiche. Insomma, pensavo che anche se fosse arrivato il Principe Azzurro, non mi avrebbe stravolto la vita.

E, guardandomi in giro, non vedevo niente che mi spingesse a cambiare opinione, tutt’altro: amiche e amici che si dichiaravano innamorati pazzi dei propri partner, e che per qualche mese vivevano in brodo di giuggiole, poi finivano inevitabilmente con il cuore spezzato; o peggio queste relazioni morivano nella noia e nel desiderio di passare ad altro. Io stessa vivevo le mie storie con tranquillità, apprezzandone i momenti lieti, ma senza grandi emozioni. Niente farfalle nello stomaco, come si dice.

Per farmi conoscere il vero sentimento dell’Amore, è servito uno scrittore. La comunione di passioni e il suo modo di scrivere mi hanno conquistata, e allora sì che sono arrivate le farfalle, gli arcobaleni e tutto il resto. Grazie a lui ho capito che il Principe Azzurro per me non era l’aitante biondino esperto cavallerizzo dei film della Disney, ma l’uomo che si dedica anima e corpo alla sua arte, e ne fa la più grande delle sue virtù. Grazie a lui ho capito che non sbagliavo a considerare il concetto di Amore vero, ma quello di Principe Azzurro: ognuno ha il proprio Principe, e quale sia bisogna scoprirlo imparando a conoscere se stessi.

È così che è sbocciata in me la voglia di scrivere Raccontami ancora di noi. Un romanzo che non parla dell’amore delle fiabe, quell’amore che nasce senza motivo tra due persone che hanno l’unica qualità di essere belle e di incrociarsi per strada. Invece è un romanzo che parla dell’amore che ho sperimentato io: l’amore che non si incontra mai per caso e che diviene sempre più appassionante con il tempo, grazie alla comunanza di interessi e alla complementarietà dei caratteri coinvolti.

Ed è così che è nato Robert Della Rovere, il protagonista maschile di Raccontami ancora di noi, il mio romanzo. Un uomo che è tutto il contrario del classico Principe Azzurro: bello, sì, ma con un carattere spigoloso, e dotato di una personalità articolata. Un uomo particolare, che confrontandosi con una ragazza molto timida deve far uso di ogni strumento che conosce per conquistarla. E ovviamente, essendo Robert  un affascinante scrittore, quale strumento migliore di un racconto che coinvolga anche lei?

Giulia Besa

Cosa avevo in canile? Solo una manciata di stelle…

Non è facile parlare con lui, perché è oberato di impegni: non solo presidente di un’importante associazione, scrive anche per un noto settimanale ed è diventato uno scrittore di successo. Siamo riusciti a intervistarlo, seguendolo durante una delle sue giornate pieni di lavoro (e coccole).

Ruby è un cane dolcissimo, che ha tanto da insegnare agli uomini. Prima cosa tra tutte, la formula della felicità. Perché esite: guardate il video e capirete!

Il commissario Benussi alla conquista della Spagna

Il commissario Benussi alla conquista della Spagna!

Il 4 febbraio, Roberta De Falco sarà ospite, insieme a Donato Carrisi e Antonio Manzini, alla Semana Negra di Barcellona. Tre giallisti d’eccellenza chiamati a rappresentare l’Italia in un grande evento dedicato al thriller e al giallo.

Oroscopo dello scrittore – febbraio 2015

Oroscopo dello scrittore.  FEBBRAIO

Lo scrittore dell’Ariete deve cercare di credere di più in ciò che fa, nella sua professione. Questo sarà un mese che, sino al giorno 20, vi servirà per pensare, riflettere, preparare. Poi sarà giusto passare all’azione.

Lo scrittore del Toro può dedicarsi alla scrittura, soprattutto dal giorno 11 in poi. Meglio però puntare su qualcosa di importante, di concreto e di facile comprensione. Non è il momento delle idee troppo complesse o elaborate.      

Lo scrittore dei Gemelli godrà sempre e ancora del prezioso favore di Mercurio, pianeta che saprà aiutarlo a dare il meglio di sé, soprattutto dal giorno 11 in poi. La Luna del 18 vi aiuta a intraprendere iniziative importanti.

Lo scrittore del Cancro sarà facilitato se il lavoro è svolto con altri e insieme ad altri. Marte e Venere, intanto, sapranno rendere deciso, e mai troppo scontato, il vostro linguaggio, l’esposizione delle idee.        

Lo scrittore del Leone farà bene ad aspettare il giorno 11 prima di prendere l’iniziativa o di decidere qualcosa che riguardi la sua professione.  Coraggio e buon gusto al massimo dal giorno 20 in poi.        

Lo scrittore della Vergine sembra potersi occupare delle cose importanti, quelle serie, quelle che necessitano di un moto di responsabilità. Evitate di perdere tempo con attività o iniziative troppo leggere.

Lo scrittore della Bilancia brillerà ancora e a lungo grazie all’ottimo influsso di Mercurio, pianeta della scrittura. La sua amicizia vi renderà eleganti, geniali e molto divertenti. Crescerete di tono e di intensità nell’ultima decade di febbraio.    

Lo scrittore dello Scorpione sembra essere ancora molto distratto e rapito dalle emozioni, dal bisogno di vivere di provare qualcosa che incuriosisca e stimoli la mente. Ancora non è il momento di creare, state solo raccogliendo spunti.                

Lo scrittore del Sagittario dovrà aspettare l’11 prima di mettersi davvero al lavoro. Attenzione alle inimicizie di Marte e di Venere, loro vi distraggono e non sempre vi consentono di cogliere il meglio intorno a voi.

Lo scrittore del Capricorno potrà ancora esprimere grande passione e attaccamento per tutto ciò che fa. Le stelle tengono vivo l’entusiasmo, lavorare non è un dovere ma un piccolo piacere. Risultati interessanti.       

Lo scrittore dell’Acquario non può che brillare di luce propria grazie alla lunga permanenza di Mercurio nel segno. Le doti e le qualità creative vivono un momento unico e speciale, non sfruttarle sarebbe un vero peccato.

Lo scrittore dei Pesci grazie alla presenza congiunta di Venere e di Marte, gode di una forte intensità in termini di idee, passioni, entusiasmi e bellezza. Anche se non sempre sarà semplice tradurre il tutto in parole voi provateci. 

Passione Barbecue – parola all’editor

Ho conosciuto Luca Bini prima che diventasse famoso. Una persona semplice: gentile, riservato, amichevole. Ciò che mi colpì però, fu il modo in cui si trasformò non appena iniziammo a parlare di barbecue: la gioia che mise nel descrivermi la sua scoperta per la cucina alla griglia, l’entusiasmo con cui mi raccontò le sue ricette, le sue tecniche. Vincitore di un grande talent show come I re della griglia, poteva convertirmi ai misteri e alle pietanze della cucina alla brace?

La risposta arrivò qualche tempo dopo, quando andai a trovarlo nella sua Romagna. In quell’occasione, circondato da decine di bottiglie di diverse salse barbecue, da attrezzi da pitmaster e da una nuvola di fumo profumato, mi fece assaggiare un classico del barbecue: le ribs.

Un piatto all’apparenza semplice da preparare, ma che Luca seguì in tutte le fasi della cottura con attenzione e riguardo, spennellando, girando, controllando.

Il risultato fu davvero sorprendente. Posso affermare, in tutta onestà, di non aver mai assaggiato delle costine così. Succose. Saporite. Magiche.

È stato mentre lo osservavo cucinare che ho capito come aveva fatto a infondere quel gusto unico: Luca ha un ingrediente segreto. Lo mette in ogni suo piatto, ed è proprio questo che gli ha permesso di vincere I re della griglia: la passione.

(L’editor di Passione Barbecue)

Occhio al prezzo: Pickwick -25%

A cosa serve un Pickwick?

Serve a dimagrire velocemente, quando il panettone si è posizionato poco strategicamente su fianchi e pancia. La dieta Dukan.

Serve a darti una speranza: la lingua italiana può essere salvata se ci impegniamo tutti e seguiamo poche e buone regole. Viva il congiuntivo! E Piuttosto che.

Serve a credere nell’amicizia, anche in quella un po’ particolare: a volte un cane è più affidabile e sincero di un uomo. Belle e Sebastien.

Serve a farci perdere il sonno con i romanzi di Stephen King e la sua penna che incide come un bulino le nostre notti, rendendole ancora più buio. Notte buia, niente stelle.

Serve a farci sentire bene dentro e, di conseguenza, anche all’esterno migliorando le nostre relazioni con gli altri. Guarirsi da dentro.

Insomma, un Pickwick serve sempre. Ecco perché dal 16 gennaio al 14 febbario tutti i libri Pickwick hanno uno sconto del 25%.

Buona lettura!

Il nostro anno infinito

Il nostro anno infinito: come si può raccontare un libro del genere? Come si può parlare del tempo, del primo amore, dell’adolescenza senza risultare retorici e nostalgici? E se a tutto ciò si unisce una malattia devastante, le lacrime e le speranze svanite, quante possibilità abbiamo, scrivendo, di sbagliare e rovinare tutto?

Allora, per parlare de Il nostro anno infinito, ci limitiamo a elencare gli elementi che, secondo noi, sono la forza di questo romanzo:

– I protagonisti: Francis è sfigatello, tenero e ha un fratello maggiore gay e musicista: sono una coppia fantastica, si sostengono e si comprendono, discutono e piangono, sono diversi e uniti, proprio come due fratelli. Amber è un’aoutsider: bella “a modo suo”, guarda i film vecchi (trovare citato L’appartamento fa venire le lacrime a tutti i cinefili), riesce a non vergognarsi della mamma anche quando le “apre i chakra” e ama la vita.

– Le mamme: quella di Francis è forte e risoluta (è riuscita a sostenere la sua famiglia da sola) ma va nel panico per niente, sa che alle ragazze piacciono gli smalti e  fa la spesa anche per i coinquilini del figlio maggiore. Quella di Amber riscalda la casa a 45° gradi perché pratica il Bikram Yoga, disconosce stereotipi sessuali (niente trucchi e smalti) e abbraccia tutti calorosamente.

– La nonna. Semplicemente perché le nonne sono la cosa più bella dell’infanzia, e quella di Francis non è da meno.

– L’ironia e la leggerezza: che non mancano mai (MAI) in questo romanzo, neanche quando arriva il dolore, meschino, a spezzare l’incanto.

– L’amore, che può essere infinito, anche quando ha i giorni contati.

“Io e Amber avevamo trascorso il nostro primo Natale insieme. Era come se fossimo già una famiglia. L’albero avrebbe dovuto essere perfetto… E un solo regalo per Amber non sarebbe stato sufficiente. Avrei dovuto riempirle una calza intera di regali, per farle capire quanto tenevo a lei.”

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