In occasione dell’uscita di “Game of Chaos” abbiamo intervistato Hazel Riley. Scopri qui le sue risposte:
• Che tipo di lettrice sei e quali sono i generi che privilegi?
Sono il tipo di lettrice che non si preclude nessuna lettura, a patto che la trama abbia almeno qualche elemento che mi incuriosisca. Il romance è da sempre il mio genere preferito, fin da quando ho iniziato a leggere. Mi piacciono quasi tutti i suoi sottogeneri, in particolare i college romance e i mystery romance. Ho una grande debolezza per i thriller, poi. Debolezza in due sensi: mi appassionano molto ma sono anche una persona curiosissima; quindi, aspettare fino alla fine per la risoluzione dell’omicidio è una sofferenza inquantificabile per me.
• Che ruolo ha l’amore nelle tue storie?
L’amore è la forza motrice dei miei libri. Non solo l’amore tra due persone innamorate, che hanno una relazione, ma anche l’amore tra amici e nella famiglia. Non credo che riuscirei mai a scrivere una storia in cui non è presente l’amore, anche in una sola di queste forme che ho citato sopra. È ciò che mi appassiona raccontare di più, perché l’amore è un sentimento complesso e con miliardi di sfaccettature. Ogni autore ne parla in modo differente e offre una sua visione. La trovo una cosa davvero interessante.
• Descrivi il tuo libro con 3 trope
Quale dei ventimila volumi con la frutta in copertina che ho scritto? Facciamo il primo, dai, Game of Gods. College romance, emotional scars, fated soulmates.
• Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Molto spesso il mio cervello non funziona, digitalmente, se prima non lo metto all’opera manualmente. Tradotto in termini più comprensibili: mi affido ancora a carta e penna. Ho quaderni e diari che riempio di schemi, frasi e appunti. Mi servono per schiarirmi le idee e, soprattutto, mi danno tante idee. Non so che processo mentale avvenga, nella mia testa, ma è così. Se provassi a fare la stessa cosa su un foglio word, non avrei lo stesso risultato. Io ho bisogno di scrivere a mano e fare brainstorming su un foglio di carta, tangibile. Una volta concluso, posso elaborare in maniera più completa ed estesa su Word, al pc. A volte la musica mi aiuta, ma è davvero raro, perché preferisco il silenzio.
• Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Direi che ognuno ha le proprie opinioni. Ma mi dispiacerebbe anche, perché per me i romance racchiudono tanto di più. Come dicevo prima, qualche domanda fa, l’amore non è solo una coppia che si ama. L’amore ha più sfaccettature e modi di essere raccontato. Ha anche dei lati brutti, spaventosi, che vanno affrontati. L’amore è quello tra fratelli, tra amici, tra madre e figlio… persino tra un lettore e il suo libro preferito. I romance racchiudono l’amore e oltre, in tutte le forme complesse che conosciamo. Ne leggo e ne ho letti tantissimi, e per me è sempre affascinante scoprire come una sconosciuta mi racconterà la sua personale storia d’amore. Siamo miliardi di persone al mondo, ciò significa che abbiamo miliardi di amori diversi da ascoltare e conoscere.
• Hai mai ricevuto commenti dai lettori che ti hanno spinto a cambiare qualcosa nella trama che avevi già definito?
Sì, a volte è capitato. Però, solo con cose abbastanza piccole da non stravolgere la mia idea iniziale. Alla fine, credo che ogni autore debba scrivere quello che desidera e che aveva programmato dall’inizio, anche se ai lettori non dovesse piacere. Scriviamo per raccontare le nostre idee, e leggiamo per scoprire le idee degli altri.
• Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Molto semplicemente, le stesse emozioni che provo io leggendo i libri di altre persone. Emozioni e sensazioni positive, certo, ma anche negative. Rabbia, tristezza, delusione, paura sono tutte incluse. Un’esperienza completa ha i suoi lati piacevoli e quelli… meno piacevoli, ecco. Quando leggo mi piace amare i personaggi, ma saperli anche odiare. Mi piace essere soddisfatta dell’epilogo ma anche avere l’amaro in bocca perché non è andato come avevo sperato. Un bravo autore riesce a farti provare anche sentimenti negativi, secondo me. E io spero di riuscirmi a posizionare in una via di mezzo, toccando entrambe le parti nella giusta proporzione.
Hazel Riley