L’amore che resta

Esiste un dolore che resta. È quello di un amore a cui si è sopravvissuti. La giusta distanza, il mio nuovo romanzo, parla anche di questo. C’è una ragazza troppo giovane per capire la forza di un amore che sta per nascere quando il ragazzo che le infonde tanta gioia muore improvvisamente, e un uomo adulto che viene allontanato perché rimanere soli con certi sentimenti è troppo doloroso.

Tutto intorno appare un mondo del quale non si fa più parte. È come guardare una porta pesante che si chiude lasciandoti fuori, da solo. Iniziano i ricordi, quelli del prima: l’ultimo mattino, l’ultimo desiderio condiviso, l’ultima sciocchezza che aveva saputo strappare un sorriso. Poi, inizia il cammino lento su una corda tesa sopra il vuoto, in attesa che quel tempo necessario per elaborare un dolore fisiologico decida almeno di cominciare. Un tempo incomprimibile. Un tempo senza dimensione. Un tempo crudele che un giorno potrà impedirti di ricordare il suo volto, di sapere la consistenza esatta della sua pelle o di riconoscere il rumore dei suoi passi. E così, quando tutto questo comincerà, si percepirà che quell’amore non sostituiva niente e non ne esisterà mai un sostituto, sarà uno spazio caldo accanto al quale qualcun altro si potrà semplicemente accomodare. Qualcuno che avrà la fortuna di potersi offrire, di mettersi a nudo e di esprimere a modo suo lo slancio verso di noi, ma anche di viverci, di contraddire le nostre certezze, di farci rinascere come un bagliore accecante, un proiettile sparato da vicino. A quel punto spetterà a noi essere all’altezza, senza balbettii ed esitazioni, lasciando però che resti la certezza della provenienza di tutto quel calore che ci anima.

Ritrova la forma e il benessere dopo le vacanze!

Il nuovo anno è arrivato e la lista dei buoni propositi che avevi fatto con tanta cura e determinazione è sulla tua scrivania pronta per essere spuntata. Ti sei ripromessa di fare più attività fisica, mangiare sano ed eliminare lo stress ma non sai da dove iniziare? Con questi cinque libri potrai ripartire alla grande!

 

Felici di correre di Daniele Vecchioni

La corsa è l’attività perfetta per riprendere gli allenamenti sportivi. Con Felici di correre potrai capire esattamente il tuo livello di condizione fisica e, in base ai tuoi obiettivi, apprendere le tecniche, gli strumenti e i metodi per migliorare nel tempo le tue prestazioni fisiche.

 

Il metodo Ongaro di Filippo Ongaro

Vuoi riprendere in mano la tua vita? Recuperare il peso ideale, migliorare la tua salute, ritrovare l’energia? Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti, rivela le strategie per cambiare le tue abitudini e per trasformarti dentro e fuori!

 

Il metodo Jill Cooper di Jill Cooper

La formula dell’eterna giovinezza? È contenuta in Il metodo Jill Cooper! Con questo libro imparerai che la chiave per restare giovani non è legata solo all’aspetto fisico ma anche, e soprattutto, a quello mentale e spirituale.

 

Burning Revolution di Umberto Miletto

Hai provato mille diete che promettevano miracoli ma di risultati nemmeno l’ombra? Con Burning Revolution non si parla di utopie, ma di obiettivi concretamente raggiungibili attraverso consigli e uno stile alimentare sostenibile.

 

Dietasalute di AA.VV.

Il cibo può essere una vera e propria «medicina» per il nostro corpo. Le due autrici di Dieta salute, dottoresse dell’Istituto Auxologico Italiano, centro di eccellenza nel campo della cura dell’obesità, spiegano in modo chiaro e inequivocabile come mantenere la salute e il peso ideale e prevenire le malattie attraverso la dieta e lo stile di vita.

 

Ti auguriamo un 2020 all’insegna del benessere con i nostri libri!

Clelia d’Onofrio, il sapore di una donna fuori dal comune

Chi la conosce soltanto come giudice di Bake Off Italia, si perde il vero sapore di una donna fuori dal comune.

Clelia d’Onofrio è una pioniera, una rivoluzionaria. La sua forza è “la rivoluzione con l’educazione”.

Con la Misura, sua caratteristica principale, che insieme alla Fantasia l’accompagna dall’inizio della sua carriera giornalistica fino al suo ultimo libro: Rugiada a colazione.

Clelia cresce a stretto contatto con la natura (le lunghe vacanze estive in campagna), con il buon cibo (il ricordo felice dell’uovo a bere spruzzato col vino cotto!) e, soprattutto, con l’affettuosa attenzione della famiglia attenta alla delicata evoluzione dell’infanzia.

Facciamo un gran salto nel tempo. Clelia, all’inizio degli anni ’60, dopo l’incontro con l’editore Gianni Mazzocchi nella sede romana dell’Editoriale Domus, tornata a casa spiega un po’ agitata che dovrebbe trasferirsi a Milano per lavorare nella neonata rivista Quattrosoldi.

La mamma ascolta e, tranquillamente, risponde: “Allora andiamo a comprare una valigia.”

A, Milano, dopo alcuni mesi passa dalla redazione di Quattrosoldi a quella di Quattroruote, “la rivista per gli automobilisti di oggi e di domani”: la motorizzazione italiana iniziava in quegli anni e scopo dichiarato dell’editore-direttore Mazzocchi era di aiutare e abituare gli italiani al buon uso di quell’importante mezzo di lavoro e di svago. “

Una redazione all’epoca tutta maschile. Ma non maschilista almeno nel mio caso” ama precisare Clelia.

Come donna, all’inizio della professione, nel corso delle non poche inchieste effettuate per saggiare la competenza delle officine automobilistiche riceveva dal personale sguardi increduli o anche la richiesta di spiegarsi meglio. Ma, lei, doveva parlare con disinvolta approssimazione del difetto che avvertiva sulla sua vettura per metterli alla prova.

Fu così che, in anni ancora dominati da eserciti di maschi, diventa la prima giornalista italiana ad aver visitato, in Giappone, tutte le case automobilistiche di quel grande Paese.

“Quattroruote” fu una vera scuola di giornalismo. Da ricordare che Gianni Mazzocchi era stato fra l’altro ideatore ed editore de “L’Europeo”, de “Il Mondo”, di “Settimo Giorno” le riviste più importanti del dopoguerra per poi passare, con lungimiranza, alle altre specializzate in difesa del consumatore.

Studiare, studiare, studiare. Conoscere le basi del proprio lavoro. Il controllo della notizia. Questi i consigli che nel tempo Clelia dava a chiunque le chiedesse come diventare un buon giornalista.

I sapori dell’infanzia e la fantasia l’hanno sempre seguita e aiutata. Anche quando parlava di motori: la scatola a ingranaggi planetari, il servofreno a depressione, le portiere ad ala di gabbiano, la valvola a farfalla. E poi le marmellate, la pizza sbattuta, il ciambellotto, la crema di fragole. Parole straordinarie e bellissime così lontane tra loro per diventare poi intrinsecamente collegate.

E Clelia, ancora bambina, si confonde definendosi “fantastica” invece che fantasiosa.

Negli anni che si susseguono, grazie alle prove di durata cui venivano sottoposti i nuovi modelli d’auto, viaggia con colleghi e collaudatori in ogni angolo di mondo. Ritrovano e riposizionano nella giusta direzione l’insegna con la scritta NordKapp che il vento aveva abbattuto e nascosto fra erbe e terriccio. Nella Bassa California dove i cactus sono alti come alberi percorrono con la Panda 4×4 i fondi tormentati della”Baja 1000” una delle più famose corse fuoristrada d’America. Festeggiano un suo compleanno a Mosca, sulla Piazza Rossa, e quasi ogni sera Clelia balla in varie città con i giovani laureandi russi che, festeggiando al ristorante la fine degli studi, colgono l’occasione per imparare dagli ospiti stranieri passi di danza più moderni, al tempo proibiti dalle autorità… c’era ancora la Cortina di ferro!

E, infine, assaggia le dolcissime albicocche d’Armenia.

Questa curiosità per i gusti e i sapori legati ai ricordi dell’infanzia e del lavoro fanno sì che Clelia, a un certo punto della sua vita, trovi naturale raccontare qualcosa che vada anche oltre al mondo delle quattro ruote.

Inizia quindi a scrivere, sempre in forza all’Editoriale Domus, di itinerari turistici, di cibi e di cucine per Meridiani e Tuttoturismo e ancora oggi conserva i 17 numeri di Meridiani Viaggi del Gusto di cui è stata direttore.

È autrice inoltre delle due penultime edizioni del best seller “Il Cucchiaio d’Argento” (1997 e 2011), realizzandone sia il progetto editoriale, sia la scrittura dei testi.

Ha curato anche diciassette edizioni (1989/2005) dell’agenda-cult “Il Libro di Casa”, introducendo nuove e originali idee di marketing.

E, come ogni vero pioniere, non ha paura di continuare a cambiare, scoprire nuovi linguaggi e fette di vita da raccontare.

Tanto che oggi affronta esperienze in un mondo completamente diverso: quello della TV.

Tutto, sempre rispettando la sua filosofia del “giornalismo fatto bene” perché anche se cambiano i soggetti, non mancano certo nel settore televisivo i modi e i toni giusti per raccontarli. Inutili e dannose, ritiene, le parolacce.

“Credo ancora che l’esempio conti”, dice Clelia.

“Sono contenta di avere fatto la mia esperienza televisiva a questa tarda età”.

“Dalla parola scritta alla mia voce”.

Senza esagerare. Non è una chef, non è una presentatrice.

E’ soltanto il giudice educato di Bake Off Italia.

Ancora una volta, la misura.

 

Il 5 dicembre esce per Sperling& Kupfer il suo ultimo libro: Rugiada a colazione.

E’ un’emozionante favola ricca di pezzi di vita, di storia e di golosità dolci e salate.
Sono tanti discorsi all’ombra di un grande Fico Bianco conditi con autoironia e leggerezza.
Senza mai risultare superficiali. Magia tipica dei bambini.

In questo libro di un’onestà appassionata Clelia non usa stratagemmi accattivanti da scrittrice esperta, cercando d’imbastire dialoghi o dipingere scenari ad hoc per strizzare l’occhio ai lettori.

È semplicemente tornata indietro, ai giorni liberi della sua infanzia, traducendo in parole i suoi autentici e preziosi ricordi.

“In tanti anni non ho mai avuto l’idea di parlare di me come persona. Sarà, forse, per i capelli bianchi che consigliavano il riserbo o per la gelosia di quei ricordi che, da adulta, consumo come medicina-salvavita nei momenti difficili.”

Però il tempo passa. E, ora, ha sentito il desiderio di raccontarsi. E di raccontare, raccontare, raccontare anche a grandi e piccini. Con la stessa fantasia che aveva da bambina.

Più l’aggiunta di pensieri suggeriti dall’osservazione di piccole e grandi realtà contemporanee.

Una donna che oggi non chiederebbe più nulla al suo amico Fico Bianco. Ma vorrebbe solo ringraziarlo.

“Per avermi saputo ascoltare”.

“Per avere avuto pazienza con la mia fantasia”.

Perché questo è un libro scritto da “una bambina fantastica”.

Le case editrici del Gruppo Mondadori e ActionAid insieme per il diritto all’istruzione in Etiopia

ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori insieme per garantire il diritto all’istruzione a 1.800 bambine e bambini in Etiopia Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Piemme, Sperling&Kupfer, Mondadori Electa e Fabbri Editori sostengono il progetto “Insieme per l’istruzione”: al via la costruzione di due scuole nel distretto di Raya Azebo con ActionAid

 3 dicembre 2019 – Ancora oggi 120 milioni di bambini nel mondo non ricevono un’istruzione di base, più della metà di questi sono bambine. Senza l’opportunità di studiare è impossibile immaginare il futuro, senza un’educazione adeguata e di qualità non c’è possibilità di costruire una vita migliore e sicura.

Il diritto all’istruzione è ancora più a rischio in paesi come l’Etiopia, dove quasi 30 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà e il 30,4% dei bambini con meno di 5 anni soffre di malnutrizione. Troppi ragazzi e ragazze (il 70%) abbandonano gli studi dopo la scuola primaria per aiutare la famiglia con il lavoro nei campi e per mancanza dei giusti supporti.

È per questo che a Natale ActionAid insieme a Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Piemme, Sperling&Kupfer, Mondadori Electa e Fabbri Editori si sono uniti per una sfida importante: garantire il diritto all’istruzione a 1.800 bambine e bambini in Etiopia, nel distretto di Raya Azebo, uno dei luoghi del mondo dove è più urgente fornire sostegno alle scuole primarie, spesso prive di acqua potabile e servizi igienici adeguati.

“In Etiopia andare a scuola e poter completare gli studi, ricevere un’istruzione di qualità è per troppi bambini, e in particolar modo bambine, un diritto negato. Avere al nostro fianco un partner come Mondadori significa ricevere un supporto fondamentale e rende possibile realizzare i desideri di 1.800 studenti che non hanno aule, libri e materiali scolastici. Grazie al contributo delle case editrici del Gruppo potremo costruire due nuove scuole, fornire energia elettrica, acqua potabile e servizi, dare sostegno e formazione agli insegnanti e sensibilizzare le comunità sull’importanza dell’istruzione delle ragazze, in una delle regioni più povere del paese” – dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale ActionAid.

“L’attenzione per un’istruzione degna di questo nome – di qualità, equa, inclusiva e accessibile a tutti – è una priorità per il Gruppo Mondadori: fa parte del comune sentire delle persone che ci lavorano ed è connaturata alla tradizione e alla storia dell’azienda”, ha dichiarato Enrico Selva Coddè, Amministratore Delegato area Trade di Mondadori Libri. “Con questa iniziativa le nostre case editrici fanno un passo in più e realizzano un progetto concreto e solidale, a beneficio di una delle zone del mondo dove questi bisogni sono più urgenti. Avere al nostro fianco un partner come ActionAid è per noi garanzia della serietà del nostro reciproco impegno”, ha concluso Enrico Selva Coddè.

 

IL PROGETTO

Nel distretto di Raya Azebo la maggior parte delle scuole è costruita in legno e intonacata con fango. A causa della indisponibilità di servizi igienici separati per ragazzi e ragazze, per le studentesse durante il ciclo mestruale è impossibile frequentare le lezioni, questo provoca il loro assenteismo, l’abbandono e lo scarso rendimento scolastico.

Con il progetto “Insieme per l’istruzione” ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori creeranno un ambiente scolastico sicuro per 1.800 studenti, di cui la metà bambine, delle scuole elementari delle comunità di Barie Woyane e di Hawulti. Nel corso del 2020 verranno costruiti due blocchi scolastici con 4 aule ciascuno, biblioteche, servizi igienici separati per le bambine; verranno inoltre forniti materiali e arredi scolastici, sostegno alle ragazze e avviato un miglioramento della governance della scuola con un elevato coinvolgimento delle comunità.

Sul sito insiemeperlistruzione.it sarà possibile seguire gli stati di avanzamento del progetto in Etiopia.

Con questa iniziativa, ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori si impegnano a sostenere in modo condiviso il quarto degli Obiettivi Sostenibili fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

 

ACTIONAID PER LA SCUOLA

Nell’ultimo anno abbiamo garantito e migliorato l’accesso all’istruzione gratuita, sicura e di qualità per bambini e bambine in circa 5.000 scuole di 25 Paesi. Abbiamo inoltre coinvolto più di 400.000 genitori, insegnanti e studenti in attività di prevenzione e contrasto all’abbandono scolastico.

 

IL GRUPPO MONDADORI PER L’ISTRUZIONE

Siamo una casa editrice con oltre 100 anni di storia. Il forte legame che abbiamo con autori e lettori, ci dà la consapevolezza di avere una responsabilità anche nei confronti di tutta la società civile. Abbiamo la certezza che il diritto a un’istruzione e a un’informazione di qualità sia un elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita di un Paese. Promuovere attivamente, in Italia e nel mondo, una cultura che sia accessibile a tutti fa parte della nostra missione ed è uno dei principi della politica di sostenibilità del nostro Gruppo.

 

COSA FA ACTIONAID

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata in Italia e in 44 Paesi. Collabora con più di 10.000 partner, alleanze, ONG e movimenti sociali per combattere povertà e ingiustizia sociale. Da oltre 40 anni ActionAid si batte al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate, scegliendo di schierarsi dalla loro parte perché consapevole che per realizzare un vero cambiamento sociale è necessario uno sforzo collettivo di solidarietà e giustizia. Un mondo equo e giusto per tutti: è questa la visione da cui ActionAid trae ispirazione e forza vitale. Per rendere questa visione del mondo una realtà concreta, ActionAid si è data una mission specifica da perseguire nei prossimi 10 anni: lavorare per promuovere e animare spazi di partecipazione democratica e per coinvolgere persone e comunità nella tutela dei propri diritti; collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per realizzare il cambiamento e per far crescere l’equità sociale, migliorando la qualità della democrazia e sostenendo così chi vive in situazioni di povertà e marginalità.

Toni Morrison per il 5 dicembre

Il 21 novembre a New York è stata una giornata fredda e piena di sole al contempo, le strade ancora punteggiate dal giallo delle zucche di Halloween, le vetrine traboccanti in vista del Black Friday e il Natale già alle porte, con i primi abeti addobbati all’immancabile Rockefeller Center e alla maestosa New York Public Library. Risalire verso Central Park seguendo il flusso della gente, un passo dopo l’altro, sembrava naturale, quasi un gesto involontario, nonostante la meta fosse ben chiara: la St. John Divine Cathedral, a due passi dalla Columbia University, sulla 110th Street. C’è anche una fermata della metro, Cathedral Parkway. Alle 4 in punto del pomeriggio, nella chiesa si sarebbe celebrata una delle più grandi scrittrici, attiviste, intellettuali americane, scomparsa l’estate scorsa: Toni Morrison. Un evento per molti imperdibile.
Alle 3, tutto intorno all’imponente cattedrale si era già formata una lunga fila di persone: molti neri, moltissimi giovani (alcuni studenti della Columbia, che non sarebbero mancati per nulla al mondo), tante teste coi dreadlock grigi, uomini e donne, proprio come Morrison. Alla fine, dentro la chiesa, sarebbero entrate più di 3.000 persone. Perché non ce ne stavano di più.
Di fianco all’altare campeggia una foto di Toni bellissima, sorridente e regale, con il maglione tortora e la collana di perle, difficile resistere alla commozione. Ma poi inizia subito la straordinaria teoria di ricordi, che si avvicendano sul pulpito, e l’atmosfera si riempie di significato, mentre l’emozione cresce. Le amiche di Toni sono Angela Davis, il cui lavoro Morrison ha curato quando era editor di Random House, Edwidge Danticat, che ci fa sorridere quando ricorda le abitudini di Toni, il suo gusto per le cose belle, e per le cose buone. Parlano scrittori di diverse generazioni, da Michael Ondaatje a Ta-Nehisi Coates, e Jesmyn Ward ipnotizza la platea con un vero e proprio poema in prosa nel quale milioni di africani ridotti in schiavitù per secoli sembrano risorgere grazie alla forza delle parole di Toni Morrison, distillate in romanzi che sono entrati nel canone della letteratura americana. “Noi figli vagabondi”, dice Ward, “abbiamo sentito la voce di Toni Morrison, e lei ci ha salvato.”
E infine, a chiudere la galleria dei ricordi pieni di ammirazione e di affetto, l’energia prorompente di Oprah Winfrey, che descrive il suo primo incontro con Morrison, durante il quale, per la prima e unica volta nella sua vita era rimasta senza parole. E che termina il suo intervento in un crescendo – cita Canto di Salomone, prorompendo in un vero e proprio grido di battaglia:
«Vedete? Lo vedete ciò che potete fare? Non importa se non sapete distinguere una lettera dall’altra, non importa se siete nati schiavi, non importa se avete perduto il vostro nome, non importa se vostro padre è morto, non importa niente. Questo, tutto questo è quanto un uomo può fare se si mette in mente di farlo e se china la schiena per farlo. Smettetela di frignare», diceva. «Smettetela di muovervi ai margini del mondo. Approfittatene, e se non potete approfittarne, rischiate. Noi viviamo qua. Su questo pianeta, in questa nazione, in questa contea. Non da un’altra parte! La nostra casa è in questa roccia, non vedete?! Nessuno muore di fame a casa mia; nessuno piange a casa mia, e se io ho una casa, ne avete una anche voi! Prendetela. Prendete questa terra! Prendetela, tenetela, fratelli miei, createla, fratelli miei, scuotetela, strizzatela, giratela, torcetela, picchiatela, prendetela a calci, baciatela, frustatela, calpestatela, scavatela, aratela, seminatela, fatela maturare, affittatela, compratela, vendetela, fatela vostra, costruiteci sopra, moltiplicatela e tramandatela: mi sentite? Tramandatela!»

I nostri consigli di lettura per le vacanze di Natale

Per un Natale ricco di emozioni lasciati travolgere da nuove storie, avventure e nuovi amori. Entrare nello spirito natalizio con il piede giusto non è semplice, ci vuole una buona dose di magia, e noi abbiamo la soluzione perfetta per tutti.

Per chi ama le storie romantiche, piccanti e misteriose:
Segreti e ipocrisie di Sveva Casati Modignani: https://bit.ly/2OYYMVa
After di Anna Todd: https://bit.ly/2XZRUv6
Spring girls di Anna Todd: https://bit.ly/2q69j8M
Lo spettacolo di Danielle Steel: https://bit.ly/34wVBe5
Piccola Sicilia di Daniel Speck: https://bit.ly/2R5iHo7
La posta del cuore di Mrs. Bird di Pearce AJ: https://bit.ly/2OYimRk
Kiss me like you love me 1, Kiss me like you love me 2 di Kira Shell: https://bit.ly/2R1kyKL ; https://bit.ly/33t6bS4
Trinkets di Kirsten Smith: https://bit.ly/2DqUO2a
Come stelle portate dal vento di Guido Marangoni: https://bit.ly/33t8WTq

L’horror sta bene su tutto, anche sul Natale:
L’istituto di Stephen King: https://bit.ly/2Dt1i0Q
Doctor sleep di Stephen King: https://bit.ly/2L1u78A
Suspicious minds di Bond Gwenda: https://bit.ly/2Y5xm4k
Stranger things Il libro ufficiale di Mclntyre Gina: https://bit.ly/2stQu03
Buio sulla città di Christopher Adam: https://bit.ly/2XVywPN
La casa del pazzo dei PIT: https://bit.ly/35NWcbE

Per chi è curioso e vuole indagare sui retroscena dei grandi personaggi:
Codice Ventura di Simona Ventura: https://bit.ly/2OtTthB
Sergio Marchionne di Tommaso Ebhardt: https://bit.ly/2L6HCUF
Rugiada a colazione di Clelia D’Onofrio: https://bit.ly/2R0cAl2

Infine per chi vuole dare una svolta al nuovo anno:
La rivoluzione nel piatto di Sabrina Giannini: https://bit.ly/37SSoYv
Brevi lezioni di felicità di James Bowen: https://bit.ly/2XVz9J9
Chi ha spostato il mio formaggio? Il seguito di Spenser Johnson: https://bit.ly/35LzJf0

Buone Feste!

I nostri appuntamenti a Bookcity 2019

Dal 13 al 17 novembre Milano è la capitale dei lettori con Bookcity. Scopri tutti i nostri appuntamenti:

 

VENERDÌ 15 NOVEMBRE

18:30 Vincenzo Imperatore, Soldi gratis. L’unico manuale che aumenta la tua intelligenza finanziaria.
Borsa Italiana Sala Gialla – piazza Affari 6 – Milano.
Intelligenza finanziaria. Come orientarsi nel mondo delle banche e degli investimenti salvaguardando i propri risparmi.
Modera Francesco Specchia, direttore di PopEconomy.


19:00
 Antonio Caprarica, Maria Luisa Agnese e Derek Allen, Victoria, o l’ossessione dell’amore.
La regina imperatrice di Antonio Caprarica.
GAM Galleria d’Arte Moderna (via Palestro 16).
La regina Victoria ha dominato su un impero, è sopravvissuta a attentati e lotte di corte, ha vissuto passioni proibite, ha dato il suo nome a un’epoca: chi meglio potrebbe raccontarla se non il giornalista Antonio Caprarica che, da sempre, è uno dei maggiori esperti della famiglia reale britannica.


19:00
Massimo Vitali, Viaggi nella vita: Una vita al giorno.
Volvo Studio Milano (viale della Liberazione angolo via Melchiorre Gioia).
Massimo Vitali ci accompagna in un viaggio che trasforma il quotidiano in felice spiazzamento e la malinconia in una fonte di grazia necessaria, per cogliere verità e paradosso di tutto ciò che abbiamo intorno ma non vediamo, e scoprire il potere nascosto delle piccole cose.

 

SABATO 16 NOVEMBRE

12:00 120 anni di Sperling & Kupfer.
Laboratorio Formentini per l’editoria, Refettorio, Via Formentini 10, Milano.
Tavola rotonda con Marta Inversini, Stefano Peccatori e Giuliano Vigini. Modera: Alessandra Tedesco.
La casa editrice milanese, nata nel 1899, compie 120 anni. Lo studioso Giuliano Vigini, la direttrice operativa della Fondazione Mondadori Marta Inversini e il direttore generale Stefano Peccatori ne raccontano la storia che si snoda attraverso i suoi autori, i bestseller, le copertine. Per il pubblico, in regalo, un piccolo libro con le tappe fondamentali che hanno delineato l’identità della Sperling & Kupfer di oggi e ne hanno decretato il successo.


14:00 Costantino D’Orazio, Sulle tracce di Van Gogh.
Il mistero Van Gogh di Costantino D’Orazio.
Museo del Novecento, Sala Conferenze, Via Marconi 1, Milano.
Perché i quadri di Vincent van Gogh non sono stati apprezzati dai contemporanei? Perché uno degli artisti oggi più celebri e quotati al mondo, da vivo non è riuscito a vendere una sola delle sue tele?
Lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, divulgatore di grande successo, cerca spiegazioni al tormentoso mistero.

18:30 Guido Marangoni, Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia.
Come stelle portate dal vento di Guido Marangoni.
Opera San Francesco, via Kramer 5, Milano.
Dopo il successo di Anna che sorride alla pioggia, Guido Marangoni porta per la prima volta a Milano il racconto della sua vita con la sua bambina e con tutta la sua famiglia: una storia che negli ultimi anni si è inaspettatamente intrecciata a tanti altri destini.
Al pianoforte Nicola De Agostini.

18:30 Raffaella Cancello, Cecilia Invitti, Pierangelo Garzia e Edoardo Rossati, Dietasalute.
Auxologico Mosè Bianchi – Sala convegni.
Via Mosè Bianchi, 90 – Milano.
L’alimentazione come forma di prevenzione: restare in forma attraverso una dieta equilibrata.


DOMENICA 17 NOVEMBRE

10:30 Francesca Valla, Libera i talenti del tuo bambino.
Teatro del Buratto in Maciachini – Sala Teatranti Via Giovanni Bovio, 5 – Milano.
Il talento dei bambini. Come aiutare i nostri figli ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Modera Sarah Pozzoli, direttore di Focus Pico, Focus Junior, Focus Wild e Focus Scuola.

14:00 Valeria della Valle e Giuseppe Patota, Un’avventura lunga undici secoli.
La nostra lingua italiana di Valeria della Valle e Giuseppe Patota.
Laboratorio Formentini per l’Editoria, Refettorio, Via Formentini 10, Milano.
I linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, amatissimi anche dai giovani, intrecciano la storia e l’analisi linguistica con aneddoti e curiosità, con uno sguardo al presente e al futuro dell’italiano.


14:30
 Arnoldo Mosca Mondadori, Alessandro Mezzena Lona, Irene Grazioli e Marta Lorenzon. 2009-2019 Dieci anni ricordando Alda Merini.
Voce di carne e di anima di Alda Merini (Frassinelli).
Teatro Franco Parenti, Café Rouge, Via Pier Lombardo 14, Milano.
Arnoldo Mosca Mondadori e Alessandro Mezzena Lona raccontano l’emozione della vicinanza e il riflesso che la figura di Alda Merini ha avuto sulla loro crescita personale.
Irene Grazioli leggerà una scelta di poesie.


15:30
 Tommaso Ebhardt e Valdemaro Casalini, Il jazz di Mirafiori. Alla tromba Marco Mariani
Sergio Marchionne di Tommaso Ebhardt.
Borsa italiana, Sala Gialla, Piazza Affari 6, Milano.
Un leader visionario e un reporter tenace: storia di due ossessioni a ritmo di musica jazz.

Stefania Divertito racconta “Chernobyl Italia”

26 aprile 1986, ore 01.23.
C’è un prima e un dopo il 26 aprile di 33 anni fa.
C’è un prima e un dopo la nube radioattiva che, partendo dalla centrale nucleare di Chernobyl, dal reattore 4 definitivamente scoperchiato, ha toccato il resto del mondo, e l’Italia.
Di quella notte, di quanto accaduto e delle conseguenze del disastro, è stato scritto molto. Ci sono video, prove documentali, testimonianze accessibili ormai con un semplice squillo di telefono.
Fin da subito abbiamo lavorato con un obiettivo, anzi due: raccontare l’incidente al trentenne di oggi, che non era nato quel 26 aprile.
E come secondo obiettivo abbiamo voluto accendere un faro sull’Italia.
Chi ha più di quarant’anni ricorda l’allarme sociale, il terrore di mangiare insalata e bere latte, la paura a respirare perché “la nube” ci potrebbe colpire. Ma ricorderà anche i Sasha, le Maria, gli Josef transitati nelle nostre comunità, a volte pochi mesi l’anno, altre volte per sempre. Sono i bambini ucraini e bielorussi che hanno trovato nelle famiglie italiane una seconda vita, una seconda chance di respirare aria pulita e mangiare cibo sano.
Sono stati gli anni in cui abbiamo aperto le porte di casa, forse non tutti sono consapevoli, ma l’Italia è stato il Paese più generoso in assoluto.
La metà dei bambini di Chernobyl sono venuti da noi. Abbiamo voluto ricostruire quegli alveari di famiglie nuove, cosa ne è stato, se quel germe di apertura è ancora tra di noi. E dove possiamo andare a pescarlo.
Chernobyl-Italia” ricostruisce come un affresco quello che siamo stati e che siamo diventati dopo quell’esplosione. E lo fa, volutamente, con uno stile più da romanzo che da saggio.
Nello stesso tempo, però, vuole tenere il rigore dell’indagine giornalistica. Quindi abbiamo scelto accuratamente le fonti: quelle sovietiche e le statunitensi, le inchieste di chi ci ha preceduto, i servizi dei tg di quei primi giorni e le ricostruzioni successive. Fonti documentali di prima mano e testimonianze dirette, a decine, raggiunte da Los Angeles a Lundt a Mosca, a Bruxelles, all’accogliente Maremma Toscana.

L’affermazione dell’ambientalismo antinucleare, il no definitivo alle centrali, la costituzione di un ministero dedicato all’ambiente, che non avevamo ancora, le assemblee nelle fabbriche, la più grande manifestazione ambientalista di tutta Europa: Chernobyl parla alla nostra coscienza di popolo. E non ha ancora smesso di farlo.

I nostri consigli di lettura per un Halloween da paura!

 

Il mese di Ottobre vuol dire solo una cosa: Halloween!

Zucche, ragni, pipistrelli, streghe e fantasmi sono il mix perfetto per un’atmosfera da paura… ma l’ingrediente segreto per animare la notte più paurosa dell’anno è una buona storia horror da leggere da soli (per i più temerari) o in compagnia (per i meno coraggiosi). Noi, come da tradizione, vi consigliamo cinque letture da brivido, in cui non può mancare il re dell’horror Stephen King.

 

Doctor sleep di Stephen King 

Il primo consiglio è Doctor sleep di Stephen King: torna Dan, la luccicanza, i demoni e i fantasmi dell’Overlook Hotel. Uno scontro epico tra il bene e il male, una storia agghiacciante e meravigliosa, perfetta per una serata da brivido!

 

L’istituto di Stephen King 

Uscito da poco in libreria, il nuovo romanzo di Stephen King è un must have per Halloween.

In un’oscura Minneapolis la vita di un ragazzino viene sconvolta per sempre quando una mattina si sveglia in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui.

 

L’amico immaginario di Stephen Chbosky

Mill Grove è una tranquilla e isolata cittadina della Pennsylvania. Tutto sembra andare una meraviglia per Christopher e sua madre, ma un tragico futuro sta per abbattersi. Per salvare la città c’è un solo modo: costruire una casa nel bosco, prima che arrivi Natale. Un romanzo emozionante da leggere tutto d’un fiato!

 

La casa del pazzo di P.I.T.

I fenomeni paranormali di certo non possono mancare ad Halloween, per questo vi consigliamo La casa del Pazzo dei P.I.T. (Paranormal Investigation Team). Una storia vera su una casa abbandonata in cui si diceva vivesse un pazzo che odiava i bambini. Dalla sua morte sono passati anni, ma in quella casa continua ad esserci una presenza, incapace di trovare riposo…

 

Stranger Things

Adesso facciamo un viaggio nel tempo per tornare negli anni ’80. Mettiamo un po’ di fantascienza, un inquietante mostro che avanza minacce da un’altra dimensione, una partita a Dungeons & Dragons tra amici, mescoliamo il tutto e otteniamo Stranger Things… Non possono mancare all’appello i nostri tre libri della serie più amata di Netflix:

 

Stranger Things Il libro ufficiale

È una perfetta guida, un manuale per esplorare la doppia faccia di Hawkins, la cittadina dell’Indiana interpretata da entrambi i lati, sopra e sotto.

 

Stranger Things. Suspicious mind

Un prequel imperdibile che svela retroscena inediti come la storia della giovane Terry, madre di Undici, rimasta invalida dopo aver partecipato ad un esperimento psichiatrico.

 

Stranger Things. Buio sulla città

Buio sulla città è un romanzo che torna indietro nel tempo per raccontare la vita di Jim Hopper prima che cadesse a pezzi, quando era soltanto un uomo come tanti in una città gigante come tante insieme alla sua famiglia.

 

Si consiglia di accompagnare il tutto con luce spenta, candele, un cappello da strega e tanto coraggio! Buon Halloween!

Toni Morrison, L’importanza di ogni parola

5 ottobre 2019

Sono passati due mesi dalla morte di Toni Morrison, e come sempre sembra un secolo. Non abbiamo smesso di sentire la sua mancanza, ma neanche di riflettere su quello che ci ha lasciato. I suoi romanzi, dall’Occhio più azzurro a Prima i bambini, i suoi saggi e le lezioni sulla letteratura americana, le sue pièce teatrali che un giorno arriveranno anche qui. Perché se è vero che Toni Morrison è stata una scrittrice afroamericana che ha scritto e parlato soprattutto del rapporto tra bianchi e neri, in letteratura e non solo, è anche vero che ha scritto di rapporti di potere, che generano violenza. Potere e violenza non hanno razza, sono categorie dello spirito universali. E allora quello che ci ha lasciato Morrison è una traccia per riflettere ma soprattutto arrabbiarsi, finalmente, insorgere contro potere e violenza.

Lo dice bene lei stessa nei testi che sono raccolti ne L’importanza di ogni parola e alla fine, soprattutto per noi che pubblichiamo i suoi libri da trent’anni, la cosa più giusta è consigliarvi di leggerli, senza troppi commenti. Come dice Toni: il linguaggio è la misura delle nostre vite.

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