A 34 anni dal disastro nucleare di Chernobyl

A 34 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, abbiamo intervistato la nostra autrice Stefania Divertito per fare il punto su un evento devastante che ancora oggi ha conseguenze allarmanti.

1) 26 aprile 1986: sono trascorsi 34 anni dal disastro di Chernobyl. I devastanti incendi che nelle ultime settimane hanno infuriato nella zona contaminata fanno pensare che la questione Chernobyl sia ancora aperta.
Chernobyl è allo stesso tempo uno dei luoghi più pericolosi e più controllati del mondo. Nonostante questo, come gli incendi di queste settimane dimostrano – con fiamme che si sono protratte per giorni e giorni sprigionando una nuova nube radioattiva – non si è mai al sicuro. In questi anni abbiamo visto il turismo verso quei luoghi di morte aumentare con un trend in crescendo, ma quando ci approcciamo a Chernobyl dobbiamo tenere ben presente di ciò che è: un memento agli errori di una generazione, e al dolore e al sacrificio di centinaia di migliaia di persone.

2) Il legame tra Chernobyl e il nostro Paese è stato forte e unico. Che cosa resta oggi di quel legame?
A inizio marzo sono stata a Lecce per un incontro proprio su Chernobyl. Lì ho potuto conoscere tante donne e uomini che hanno partecipato da trent’anni a progetti di adozione a distanza. C’era anche una giovanissima ricercatrice ucraina, ex “figlia di Chernobyl”, venuta in Italia da piccola, e poi ci è tornata per studiare, adesso lavora in un ospedale pugliese. C’era poi una donna che è riuscita ad adottare la bambina che le era stata affidata, ed era orfana. La ragazza era presente in sala. Timidamente mi ha salutata e raccontato che la vita in Italia è fatta di tanta straordinaria normalità per chi, come lei e tanti altri bambini, non avevano altra via che istituti e povertà. Ecco, quella giornata mi ha dato molto, e credo che quel legame, creatosi 34 anni fa sia ancora molto, molto forte.

3) Molte delle storie contenute nel libro rivelano una capacità tutta italiana di reagire nelle avversità. La ritrova in ciò che sta accadendo in questi mesi di epidemia?
Nei mesi successivi al 26 aprile 1986 gli italiani hanno reagito con grande slancio e grande partecipazione al dramma in corso in Ucraina e Bielorussia. Recentemente l’Italia viene raccontata come un Paese dai porti chiusi. Invece, osservando la gara di solidarietà scattata per aiutare gli ospedali, la straordinaria abnegazione di medici e infermieri, la gentilezza del personale dei supermercati, l’inventiva dei negozianti che si sono reinventati a domicilio, la voglia di condividere la paura, anche semplicemente cantando dai balconi, ecco tutto questo mi fa pensare che l’Italia sia ancora il paese dai cuori aperti, altro che porti chiusi. Nello stesso tempo, la vera sfida inizia ora, alla riapertura, dove dovremo leccare le ferite a una infrastruttura economica indebolita, più fragile. La vera solidarietà, che deve vederci uniti e coesi, deve scattare ora. Perché solo così potremo mettere in circolo il germe di una ricostruzione che possa essere sostenibile, solidale, e che non lasci nessuno indietro.

Restiamo a casa, restiamo svegli, leggiamo.

Toni Morrison
5 aprile 2020

Anche oggi vogliamo ricordare Toni Morrison, e questa volta lo vogliamo fare attraverso uno dei suoi ultimi libri, L’origine degli altri. Nel libro sono raccolte alcune lezioni che Morrison ha tenuto a Harvard, nelle quali l’autrice descrive, racconta e spiega come è nato nella storia e come continua a nascere il bisogno di Alterità. Un testo veramente affascinante, lucidissimo e accuratamente documentato su un aspetto della natura umana al quale non pensiamo di continuo, e che pure passa attraverso le nostre parole di tutti i giorni (bullismo, razzismo, sessismo, non mancano altri ismi). A commentare le riflessioni illuminanti di Toni Morrison, poi, ci sono l’introduzione di Ta-Nehisi Coates e quella all’edizione italiana di Roberto Saviano, che conferma l’universalità del discorso della scrittrice. Il testo è breve, se avete un po’ più di tempo ve lo consigliamo con tutto il cuore. E per incoraggiarvi, qui di seguito vi proponiamo un breve estratto.

Restiamo a casa, restiamo svegli, leggiamo.

Gli estranei non esistono. Esistono solo versioni di noi stessi: molte non le abbiamo accolte, dalla maggior parte cerchiamo di proteggerci. Perché l’estraneo non è straniero, è lì per caso; non ci è alieno ma di lui ci si ricorda; ed è la casualità dell’incontro con una versione già nota – benché non riconosciuta – di noi stessi a scatenare un moto di allarme. A indurci a respingere quella figura e le emozioni che provoca – specie se queste emozioni sono profonde. Ed è per lo stesso motivo che desideriamo possedere, governare e amministrare l’Altro. Per romantizzarlo, se possiamo, così da farlo rientrare nel nostro gioco di specchi.

L’Omeopatia per il tuo bambino

Se avete ancora dubbi sull’omeopatia ecco un libro che spazza via equivoci e fake news. L’Omeopatia per il tuo bambino, scritto dal medico pediatra e omeopata Lucilla Ricottini con la giornalista Rai Laura Guida, è un manuale che in maniera semplice e diretta risponde a tutte le domande che un genitore si fa riguardo alla cura del suo bambino con questa medicina. Come agisce, quali disturbi e patologie risolve, quali farmaci omeopatici usare nelle piccole malattie del bambino. L’autrice aggiunge anche dati e informazioni che raramente il pubblico conosce, spiega come alcune moderne branche della medicina avvalorino l’approccio omeopatico e introduce il lettore alla più recenti ricerche in omeopatia. Nella seconda parte del libro viene illustrata l’omeopatia basata sullo studio dei biotipi, che è uno strumento prezioso per la prevenzione in età pediatrica. Infine la biotipologia dinamica, modello originale sviluppato dall’autrice, fonde l’omeopatia e la PNEI ed aiuta ogni genitore a comprendere meglio e a sostenere il proprio bambino nella fase della crescita. Molto diffusa in Europa- l’omeopatia viene utilizzata da 100 milioni di persone- nel nostro Paese si detrae dalle tasse come spesa sanitaria.

Il potere curativo delle emozioni. Interpretare il linguaggio dei sintomi

Il potere curativo delle emozioni – Interpretare il linguaggio dei sintomi, non è solo il nostro libro, il libro di Debora ed Eleonora, ma è il libro di tutti i pazienti che abbiamo trattato, di tutte le persone che abbiamo incrociato nel corso del nostro lungo e bellissimo cammino, di tutti coloro che hanno voluto farsi amare, che hanno scelto di affidarsi e che, come leggerete, hanno voluto lasciarci la loro testimonianza in segno di stima e affetto ma anche di simbolo concreto del successo del nostro lavoro.

È la naturale prosecuzione di un rapporto nato molti anni fa, quando abbiamo detto “sì” e ci siamo gettate senza paracadute in un’avventura straordinaria: quella dell’aiuto al prossimo e di una ricerca accurata e minuziosa di metodi curativi alternativi alla medicina tradizionale che entrassero però assolutamente in sinergia con essa.

Crediamo fermamente che medicina olistica e medicina tradizionale possano coesistere e tempo ed esperienza ce lo hanno confermato: la collaborazione tra medici, ospedali, strutture riabilitative e operatori in tecniche bionaturali rimane, per noi, una strada efficace per curare la persona nella sua interezza, laddove cura diventa cura del corpo (e della patologia) ma anche cura della persona che si trasforma quindi in un “prendersi cura, prendersi a cuore”.

Questo libro si propone pertanto di far conoscere ciò in cui noi fortemente crediamo al maggior numero di persone affinché il nostro know-how, la nostra esperienza e la nostra passione non rimangano “nostri” ma possano, col tempo, dare frutti.

Ciò che più di tutto vorremmo è generare curiosità, il sano dubbio, quella spinta vitale che ti fa fare il primo passo in avanti (magari perdendo l’equilibrio per un attimo) per dire: «Sì, voglio provare!» e aprire dunque mente e cuore al “possibile”.

Il testo che leggerete è uno dunque, di fatto, uno strumento per cercare di capire cosa sta cercando di dirci la singola patologia e cosa possiamo fare, attivamente e in prima persona, per ritrovare quel ben-essere e quell’armonia che sembrano perdute.

La giusta distanza ti porta nelle Profumerie Ethos!

È in arrivo in tutte le librerie La giusta distanza, il nuovo romanzo di Sara Rattaro, insieme ad un’iniziativa imperdibile per iniziare il nuovo anno con il trucco giusto!

Dal 14 al 26 gennaio nelle Mondadori Store ritira il tuo estratto de La giusta distanza. Recati nelle Profumerie Ethos aderenti all’iniziativa e, con l’acquisto di 30 euro di make-up Shiseido con Ethos Card, riceverai subito un buono sconto di 10 euro.

Libri, film e serie TV: chi ispira chi?

Quando un libro ispira il film o viceversa, la diatriba che nasce spontanea è: meglio l’uno o l’altro? I lettori incalliti direbbero che non c’è storia: vincono i libri 100 a 0. Eppure ci sono alcune eccezioni per cui i film sono all’altezza dei libri. Quali? Vi chiederete. Noi ve ne elenchiamo addirittura cinque.

 

 

IT di Stephen King

Un buon film horror non è facile da trovare, ma se ispirato a Stephen King non può che essere un successo. È stato così per IT, già definito un capolavoro della letteratura mondiale, una volta approdato sul grande schermo ha raggiunto incassi da record.

 

 

Doctor sleep di Stephen King

Un altro successo letterario di Stephen King diventato recentemte film è Doctor Sleep, sequel di Shining. Doctor Sleep racconta la storia di Danny Torrance, il figlio del custode dell’Overlook Hotel che scopre di avere doti extrasensoriali, una sorta di potere di splendere, che lo porta a scoprire l’oscuro passato dell’albergo e gli eventi futuri. Da non perdere sia il libro che il film.

 

 

After di Anna Todd

Nato come fan fiction sulla piattaforma Wattpad, After prende spunto dall’idea di Anna Todd di raccontare la bellissima e travolgente storia d’amore tra Tessa e Hardin. Sia il libro che il film hanno avuto un grandissimo successo, chi vince? Entrambi.

 

 

Sulle ali dell’avventura di Nicolas Vanier

Ispirato alla storia vera dell’ornitologo Christian Moullec, Sulle ali dell’avventura racconta il viaggio di un padre e di un figlio che ritrovano la complicità mentre tentano di salvare uno stormo di oche a rischio di estinzione. Un romanzo che si fa portatore di un importante messaggio ambientalista per la salvaguardia del pianeta e che ora è diventato anche un film per grandi e bambini.

 

Stranger Things

Stranger Things è uno di quei casi in cui la serie tv ha ispirato i libri. Fin da subito è stata accolta positivamente diventando un fenomeno che ha conquistato il mondo intero. I libri sono un must have per tutti i fan per continuare ad immergersi nelle avventure dei personaggi di Hawkins, in attesa della quarta stagione!

L’amore che resta

Esiste un dolore che resta. È quello di un amore a cui si è sopravvissuti. La giusta distanza, il mio nuovo romanzo, parla anche di questo. C’è una ragazza troppo giovane per capire la forza di un amore che sta per nascere quando il ragazzo che le infonde tanta gioia muore improvvisamente, e un uomo adulto che viene allontanato perché rimanere soli con certi sentimenti è troppo doloroso.

Tutto intorno appare un mondo del quale non si fa più parte. È come guardare una porta pesante che si chiude lasciandoti fuori, da solo. Iniziano i ricordi, quelli del prima: l’ultimo mattino, l’ultimo desiderio condiviso, l’ultima sciocchezza che aveva saputo strappare un sorriso. Poi, inizia il cammino lento su una corda tesa sopra il vuoto, in attesa che quel tempo necessario per elaborare un dolore fisiologico decida almeno di cominciare. Un tempo incomprimibile. Un tempo senza dimensione. Un tempo crudele che un giorno potrà impedirti di ricordare il suo volto, di sapere la consistenza esatta della sua pelle o di riconoscere il rumore dei suoi passi. E così, quando tutto questo comincerà, si percepirà che quell’amore non sostituiva niente e non ne esisterà mai un sostituto, sarà uno spazio caldo accanto al quale qualcun altro si potrà semplicemente accomodare. Qualcuno che avrà la fortuna di potersi offrire, di mettersi a nudo e di esprimere a modo suo lo slancio verso di noi, ma anche di viverci, di contraddire le nostre certezze, di farci rinascere come un bagliore accecante, un proiettile sparato da vicino. A quel punto spetterà a noi essere all’altezza, senza balbettii ed esitazioni, lasciando però che resti la certezza della provenienza di tutto quel calore che ci anima.

Ritrova la forma e il benessere dopo le vacanze!

Il nuovo anno è arrivato e la lista dei buoni propositi che avevi fatto con tanta cura e determinazione è sulla tua scrivania pronta per essere spuntata. Ti sei ripromessa di fare più attività fisica, mangiare sano ed eliminare lo stress ma non sai da dove iniziare? Con questi cinque libri potrai ripartire alla grande!

 

Felici di correre di Daniele Vecchioni

La corsa è l’attività perfetta per riprendere gli allenamenti sportivi. Con Felici di correre potrai capire esattamente il tuo livello di condizione fisica e, in base ai tuoi obiettivi, apprendere le tecniche, gli strumenti e i metodi per migliorare nel tempo le tue prestazioni fisiche.

 

Il metodo Ongaro di Filippo Ongaro

Vuoi riprendere in mano la tua vita? Recuperare il peso ideale, migliorare la tua salute, ritrovare l’energia? Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti, rivela le strategie per cambiare le tue abitudini e per trasformarti dentro e fuori!

 

Il metodo Jill Cooper di Jill Cooper

La formula dell’eterna giovinezza? È contenuta in Il metodo Jill Cooper! Con questo libro imparerai che la chiave per restare giovani non è legata solo all’aspetto fisico ma anche, e soprattutto, a quello mentale e spirituale.

 

Burning Revolution di Umberto Miletto

Hai provato mille diete che promettevano miracoli ma di risultati nemmeno l’ombra? Con Burning Revolution non si parla di utopie, ma di obiettivi concretamente raggiungibili attraverso consigli e uno stile alimentare sostenibile.

 

Dietasalute di AA.VV.

Il cibo può essere una vera e propria «medicina» per il nostro corpo. Le due autrici di Dieta salute, dottoresse dell’Istituto Auxologico Italiano, centro di eccellenza nel campo della cura dell’obesità, spiegano in modo chiaro e inequivocabile come mantenere la salute e il peso ideale e prevenire le malattie attraverso la dieta e lo stile di vita.

 

Ti auguriamo un 2020 all’insegna del benessere con i nostri libri!

Clelia d’Onofrio, il sapore di una donna fuori dal comune

Chi la conosce soltanto come giudice di Bake Off Italia, si perde il vero sapore di una donna fuori dal comune.

Clelia d’Onofrio è una pioniera, una rivoluzionaria. La sua forza è “la rivoluzione con l’educazione”.

Con la Misura, sua caratteristica principale, che insieme alla Fantasia l’accompagna dall’inizio della sua carriera giornalistica fino al suo ultimo libro: Rugiada a colazione.

Clelia cresce a stretto contatto con la natura (le lunghe vacanze estive in campagna), con il buon cibo (il ricordo felice dell’uovo a bere spruzzato col vino cotto!) e, soprattutto, con l’affettuosa attenzione della famiglia attenta alla delicata evoluzione dell’infanzia.

Facciamo un gran salto nel tempo. Clelia, all’inizio degli anni ’60, dopo l’incontro con l’editore Gianni Mazzocchi nella sede romana dell’Editoriale Domus, tornata a casa spiega un po’ agitata che dovrebbe trasferirsi a Milano per lavorare nella neonata rivista Quattrosoldi.

La mamma ascolta e, tranquillamente, risponde: “Allora andiamo a comprare una valigia.”

A, Milano, dopo alcuni mesi passa dalla redazione di Quattrosoldi a quella di Quattroruote, “la rivista per gli automobilisti di oggi e di domani”: la motorizzazione italiana iniziava in quegli anni e scopo dichiarato dell’editore-direttore Mazzocchi era di aiutare e abituare gli italiani al buon uso di quell’importante mezzo di lavoro e di svago. “

Una redazione all’epoca tutta maschile. Ma non maschilista almeno nel mio caso” ama precisare Clelia.

Come donna, all’inizio della professione, nel corso delle non poche inchieste effettuate per saggiare la competenza delle officine automobilistiche riceveva dal personale sguardi increduli o anche la richiesta di spiegarsi meglio. Ma, lei, doveva parlare con disinvolta approssimazione del difetto che avvertiva sulla sua vettura per metterli alla prova.

Fu così che, in anni ancora dominati da eserciti di maschi, diventa la prima giornalista italiana ad aver visitato, in Giappone, tutte le case automobilistiche di quel grande Paese.

“Quattroruote” fu una vera scuola di giornalismo. Da ricordare che Gianni Mazzocchi era stato fra l’altro ideatore ed editore de “L’Europeo”, de “Il Mondo”, di “Settimo Giorno” le riviste più importanti del dopoguerra per poi passare, con lungimiranza, alle altre specializzate in difesa del consumatore.

Studiare, studiare, studiare. Conoscere le basi del proprio lavoro. Il controllo della notizia. Questi i consigli che nel tempo Clelia dava a chiunque le chiedesse come diventare un buon giornalista.

I sapori dell’infanzia e la fantasia l’hanno sempre seguita e aiutata. Anche quando parlava di motori: la scatola a ingranaggi planetari, il servofreno a depressione, le portiere ad ala di gabbiano, la valvola a farfalla. E poi le marmellate, la pizza sbattuta, il ciambellotto, la crema di fragole. Parole straordinarie e bellissime così lontane tra loro per diventare poi intrinsecamente collegate.

E Clelia, ancora bambina, si confonde definendosi “fantastica” invece che fantasiosa.

Negli anni che si susseguono, grazie alle prove di durata cui venivano sottoposti i nuovi modelli d’auto, viaggia con colleghi e collaudatori in ogni angolo di mondo. Ritrovano e riposizionano nella giusta direzione l’insegna con la scritta NordKapp che il vento aveva abbattuto e nascosto fra erbe e terriccio. Nella Bassa California dove i cactus sono alti come alberi percorrono con la Panda 4×4 i fondi tormentati della”Baja 1000” una delle più famose corse fuoristrada d’America. Festeggiano un suo compleanno a Mosca, sulla Piazza Rossa, e quasi ogni sera Clelia balla in varie città con i giovani laureandi russi che, festeggiando al ristorante la fine degli studi, colgono l’occasione per imparare dagli ospiti stranieri passi di danza più moderni, al tempo proibiti dalle autorità… c’era ancora la Cortina di ferro!

E, infine, assaggia le dolcissime albicocche d’Armenia.

Questa curiosità per i gusti e i sapori legati ai ricordi dell’infanzia e del lavoro fanno sì che Clelia, a un certo punto della sua vita, trovi naturale raccontare qualcosa che vada anche oltre al mondo delle quattro ruote.

Inizia quindi a scrivere, sempre in forza all’Editoriale Domus, di itinerari turistici, di cibi e di cucine per Meridiani e Tuttoturismo e ancora oggi conserva i 17 numeri di Meridiani Viaggi del Gusto di cui è stata direttore.

È autrice inoltre delle due penultime edizioni del best seller “Il Cucchiaio d’Argento” (1997 e 2011), realizzandone sia il progetto editoriale, sia la scrittura dei testi.

Ha curato anche diciassette edizioni (1989/2005) dell’agenda-cult “Il Libro di Casa”, introducendo nuove e originali idee di marketing.

E, come ogni vero pioniere, non ha paura di continuare a cambiare, scoprire nuovi linguaggi e fette di vita da raccontare.

Tanto che oggi affronta esperienze in un mondo completamente diverso: quello della TV.

Tutto, sempre rispettando la sua filosofia del “giornalismo fatto bene” perché anche se cambiano i soggetti, non mancano certo nel settore televisivo i modi e i toni giusti per raccontarli. Inutili e dannose, ritiene, le parolacce.

“Credo ancora che l’esempio conti”, dice Clelia.

“Sono contenta di avere fatto la mia esperienza televisiva a questa tarda età”.

“Dalla parola scritta alla mia voce”.

Senza esagerare. Non è una chef, non è una presentatrice.

E’ soltanto il giudice educato di Bake Off Italia.

Ancora una volta, la misura.

 

Il 5 dicembre esce per Sperling& Kupfer il suo ultimo libro: Rugiada a colazione.

E’ un’emozionante favola ricca di pezzi di vita, di storia e di golosità dolci e salate.
Sono tanti discorsi all’ombra di un grande Fico Bianco conditi con autoironia e leggerezza.
Senza mai risultare superficiali. Magia tipica dei bambini.

In questo libro di un’onestà appassionata Clelia non usa stratagemmi accattivanti da scrittrice esperta, cercando d’imbastire dialoghi o dipingere scenari ad hoc per strizzare l’occhio ai lettori.

È semplicemente tornata indietro, ai giorni liberi della sua infanzia, traducendo in parole i suoi autentici e preziosi ricordi.

“In tanti anni non ho mai avuto l’idea di parlare di me come persona. Sarà, forse, per i capelli bianchi che consigliavano il riserbo o per la gelosia di quei ricordi che, da adulta, consumo come medicina-salvavita nei momenti difficili.”

Però il tempo passa. E, ora, ha sentito il desiderio di raccontarsi. E di raccontare, raccontare, raccontare anche a grandi e piccini. Con la stessa fantasia che aveva da bambina.

Più l’aggiunta di pensieri suggeriti dall’osservazione di piccole e grandi realtà contemporanee.

Una donna che oggi non chiederebbe più nulla al suo amico Fico Bianco. Ma vorrebbe solo ringraziarlo.

“Per avermi saputo ascoltare”.

“Per avere avuto pazienza con la mia fantasia”.

Perché questo è un libro scritto da “una bambina fantastica”.

Le case editrici del Gruppo Mondadori e ActionAid insieme per il diritto all’istruzione in Etiopia

ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori insieme per garantire il diritto all’istruzione a 1.800 bambine e bambini in Etiopia Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Piemme, Sperling&Kupfer, Mondadori Electa e Fabbri Editori sostengono il progetto “Insieme per l’istruzione”: al via la costruzione di due scuole nel distretto di Raya Azebo con ActionAid

 3 dicembre 2019 – Ancora oggi 120 milioni di bambini nel mondo non ricevono un’istruzione di base, più della metà di questi sono bambine. Senza l’opportunità di studiare è impossibile immaginare il futuro, senza un’educazione adeguata e di qualità non c’è possibilità di costruire una vita migliore e sicura.

Il diritto all’istruzione è ancora più a rischio in paesi come l’Etiopia, dove quasi 30 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà e il 30,4% dei bambini con meno di 5 anni soffre di malnutrizione. Troppi ragazzi e ragazze (il 70%) abbandonano gli studi dopo la scuola primaria per aiutare la famiglia con il lavoro nei campi e per mancanza dei giusti supporti.

È per questo che a Natale ActionAid insieme a Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Piemme, Sperling&Kupfer, Mondadori Electa e Fabbri Editori si sono uniti per una sfida importante: garantire il diritto all’istruzione a 1.800 bambine e bambini in Etiopia, nel distretto di Raya Azebo, uno dei luoghi del mondo dove è più urgente fornire sostegno alle scuole primarie, spesso prive di acqua potabile e servizi igienici adeguati.

“In Etiopia andare a scuola e poter completare gli studi, ricevere un’istruzione di qualità è per troppi bambini, e in particolar modo bambine, un diritto negato. Avere al nostro fianco un partner come Mondadori significa ricevere un supporto fondamentale e rende possibile realizzare i desideri di 1.800 studenti che non hanno aule, libri e materiali scolastici. Grazie al contributo delle case editrici del Gruppo potremo costruire due nuove scuole, fornire energia elettrica, acqua potabile e servizi, dare sostegno e formazione agli insegnanti e sensibilizzare le comunità sull’importanza dell’istruzione delle ragazze, in una delle regioni più povere del paese” – dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale ActionAid.

“L’attenzione per un’istruzione degna di questo nome – di qualità, equa, inclusiva e accessibile a tutti – è una priorità per il Gruppo Mondadori: fa parte del comune sentire delle persone che ci lavorano ed è connaturata alla tradizione e alla storia dell’azienda”, ha dichiarato Enrico Selva Coddè, Amministratore Delegato area Trade di Mondadori Libri. “Con questa iniziativa le nostre case editrici fanno un passo in più e realizzano un progetto concreto e solidale, a beneficio di una delle zone del mondo dove questi bisogni sono più urgenti. Avere al nostro fianco un partner come ActionAid è per noi garanzia della serietà del nostro reciproco impegno”, ha concluso Enrico Selva Coddè.

 

IL PROGETTO

Nel distretto di Raya Azebo la maggior parte delle scuole è costruita in legno e intonacata con fango. A causa della indisponibilità di servizi igienici separati per ragazzi e ragazze, per le studentesse durante il ciclo mestruale è impossibile frequentare le lezioni, questo provoca il loro assenteismo, l’abbandono e lo scarso rendimento scolastico.

Con il progetto “Insieme per l’istruzione” ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori creeranno un ambiente scolastico sicuro per 1.800 studenti, di cui la metà bambine, delle scuole elementari delle comunità di Barie Woyane e di Hawulti. Nel corso del 2020 verranno costruiti due blocchi scolastici con 4 aule ciascuno, biblioteche, servizi igienici separati per le bambine; verranno inoltre forniti materiali e arredi scolastici, sostegno alle ragazze e avviato un miglioramento della governance della scuola con un elevato coinvolgimento delle comunità.

Sul sito insiemeperlistruzione.it sarà possibile seguire gli stati di avanzamento del progetto in Etiopia.

Con questa iniziativa, ActionAid e le case editrici del Gruppo Mondadori si impegnano a sostenere in modo condiviso il quarto degli Obiettivi Sostenibili fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

 

ACTIONAID PER LA SCUOLA

Nell’ultimo anno abbiamo garantito e migliorato l’accesso all’istruzione gratuita, sicura e di qualità per bambini e bambine in circa 5.000 scuole di 25 Paesi. Abbiamo inoltre coinvolto più di 400.000 genitori, insegnanti e studenti in attività di prevenzione e contrasto all’abbandono scolastico.

 

IL GRUPPO MONDADORI PER L’ISTRUZIONE

Siamo una casa editrice con oltre 100 anni di storia. Il forte legame che abbiamo con autori e lettori, ci dà la consapevolezza di avere una responsabilità anche nei confronti di tutta la società civile. Abbiamo la certezza che il diritto a un’istruzione e a un’informazione di qualità sia un elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita di un Paese. Promuovere attivamente, in Italia e nel mondo, una cultura che sia accessibile a tutti fa parte della nostra missione ed è uno dei principi della politica di sostenibilità del nostro Gruppo.

 

COSA FA ACTIONAID

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata in Italia e in 44 Paesi. Collabora con più di 10.000 partner, alleanze, ONG e movimenti sociali per combattere povertà e ingiustizia sociale. Da oltre 40 anni ActionAid si batte al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate, scegliendo di schierarsi dalla loro parte perché consapevole che per realizzare un vero cambiamento sociale è necessario uno sforzo collettivo di solidarietà e giustizia. Un mondo equo e giusto per tutti: è questa la visione da cui ActionAid trae ispirazione e forza vitale. Per rendere questa visione del mondo una realtà concreta, ActionAid si è data una mission specifica da perseguire nei prossimi 10 anni: lavorare per promuovere e animare spazi di partecipazione democratica e per coinvolgere persone e comunità nella tutela dei propri diritti; collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per realizzare il cambiamento e per far crescere l’equità sociale, migliorando la qualità della democrazia e sostenendo così chi vive in situazioni di povertà e marginalità.

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