Brevi riflessioni di fisica quantistica: Quantum computing e alta energia – (Fabio Fracas 47)
maschera pet semataryAl CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, la quantità di dati che è necessario gestire per ogni singolo esperimento è enorme. E lo sarà ancora di più quando sarà completata la realizzazione, prevista per il 2026, del nuovo LHC: il Large Hadron Collider da 100 km di diametro. Per questo motivo, nell’ambito degli studi sulle Alte Energie, il futuro dell’elaborazione dei dati potrebbe essere direttamente collegato a quello di un’altra rivoluzionaria tecnologia… i computer quantistici.
Al momento, ha affermato John Preskill – docente di fisica teorica presso il California Institute of Technology, Caltech, durante un’intervista del luglio 2017 a Scientific American, – i computer quantistici possono essere capaci di calcoli impossibili per i computer classici “ma se possano anche fare cose utili è una questione diversa“.
Eppure, proprio al CERN e grazie anche a un accordo con IBM dello scorso novembre, qualcuno ha deciso di investire in questa direzione.
Lo racconta il fisico Federico Carminati – Chief Innovation Officer dell’Openlab del CERN – in un’ulteriore intervista appena pubblicata su Wired UK e disponibile integralmente qui: https://bit.ly/2HkBJSC.
Secondo Carminati “è vero che la tecnologia attualmente non è ancora matura. Ma questo non è il punto centrale del problema. La scommessa che il CERN sta portando avanti è quella di essere in grado di sbloccare il potenziale del Quantum Computing in tempo per quando ci sarà un hardware in grado di supportarlo”.