Intervista a CLAIRE DEE
In occasione dell’uscita di “Beyond the surface” abbiamo intervista Claire Dee. Scopri qui le sue risposte:
• Se dovessi riassumere in tre righe il tuo libro, cosa scriveresti?
Beyond the surface è una storia d’amore tra due ragazzi che sono agli antipodi, ma che scoprono di avere ferite che combaciano. Dovranno andare oltre la superficie per scoprire che, al di là di ciò che gli occhi riescono a vedere, esiste un mondo nascosto, più autentico e profondo, capace di rivelare una verità che li cambierà per sempre.
• Che rapporto hai con le lettrici e i lettori?
Bellissimo, grazie ai social possiamo parlare e confrontarci sempre. Ho anche un riscontro diretto sulle mie storie, che non è scontato. Poi con i firmacopie sono riuscita a vederne molti e l’emozione che si prova è unica.
• Che tipo di lettrice sei e quali sono i generi che privilegi?
Il mio genere preferito è il Fantasy, se è romantasy è anche meglio! Ma diciamo che amo ogni singola sfumatura di romance.
• Perché hai scelto di pubblicare sotto pseudonimo? Come lo hai scelto?
Ho sempre avuto paura del giudizio delle persone, quindi era più facile sapere che quello che scrivevo non fosse subito riconducibile a me. Poi il nome con il tempo è rimasto e ho scelto quello che ho anche perché è un po’ simile al mio, così da mantenere un piccolo legame con il nome.
• Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Per me la lettura è uscire dal mio mondo ed entrare in un altro. Vorrei che i lettori potessero provare le mie stesse emozioni durante la lettura i miei libri e vorrei che trovassero punti in comune con i miei personaggi, riconoscendosi nelle loro esperienze e sentirsi compresi.
• Descrivi il tuo libro con 3 trope.
Enemies to lovers. Forced proximity. Bodyguard x princess.
• Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Ho mille trame diverse e alcune mi vengono in mente anche mentre dormo… le scrivo subito, creo immediatamente la copertina e poi faccio una scaletta di tutto ciò che dovrà accadere nella storia. Appena inizio a scriverla, faccio una micro scaletta per ogni singolo capitolo. Schematizzare e mettere nero su bianco, mi aiuta.
• Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Dire che i romance siano “solo storie d’amore” è estremamente riduttivo, perché in realtà il genere racchiude molto di più. Una storia d’amore è uno specchio dell’esperienza umana, uno strumento per esplorare emozioni universali come il desiderio, il dolore, la perdita, la speranza e la resilienza. Attraverso i personaggi e le loro relazioni, il lettore è invitato a riflettere su se stesso, sulle proprie relazioni e su come si rapporta con il mondo. Inoltre, il romance non si limita a raccontare storie personali: spesso affronta temi sociali, culturali o storici. Può mettere in luce questioni come la parità di genere, la diversità, le disuguaglianze e i traumi. Sottovalutare il romance significa sottovalutare il potere delle emozioni nella narrazione. Le storie d’amore hanno il dono di catturare il cuore dei lettori, di farli sognare, ridere e piangere, ma soprattutto di farli sentire vivi. Non è forse questo il motivo per cui leggiamo? E per trovare un po’ di noi stessi nelle vite degli altri?
Claire Dee