La trama dei sogni di Emily Pigozzi, un romanzo che si muove al suono di musica
“La trama dei sogni”
La musica per me è tutta speciale, senza distinzioni.
Qualcosa che risveglia l’istinto più animale, più primordiale che ci batte dentro.
Così come speciali lo sono tutti i desideri, e le storie d’amore.
La musica è il filo conduttore delle nostre vite, anche quando non ce ne accorgiamo. Ci parla, e in qualche modo parla sempre di noi.
È il ritmo stonato che non ricordi, le parole che ti salgono in bocca e che non perderai mai più, anche se non ti piacciono. Un qualcosa di così piccolo e insieme di così grande.
E questo, tutto questo, si infila ne “La trama dei sogni” e in questa storia che unisce e sul filo delle note e dei desideri un secolo intero.
Per Sebastian la musica è il riscatto, l’essenza stessa della vita. Per lui è un qualcosa di così immenso da averne un timore reverenziale, sacro.
Per Rossana invece è un qualcosa che regala speranza e nostalgia, un urlo liberatorio sotto la doccia, una carezza di qualcuno che se n’è andato troppo presto.
Questo libro è nato, si muove e respira al suono di tanta musica: i meravigliosi valzer della famiglia Strauss amati da Franz e Rosa, che ci riportano a ritmo di danza a tempi antichi, offuscati dalla guerra e dalle convenzioni, dove l’amore era qualcosa di istintivo, forse di semplice.
Ci sono Chopin, Rachmaninoff, le melodie che compone con forza disperata Sebastian, urlando i sentimenti che non ha più il coraggio di esprimere a parole.
E naturalmente la musica pop vintage e italiana che ama Rossana. La musica, come i sogni, è sorprendentemente simile nel cuore di tutti noi. I Pooh, Gianni Morandi, i Ricchi e Poveri. Chi di noi non li ha cantati a squarciagola, almeno una volta?
Proprio come tanti generi musicali, anche noi esseri umani sembriamo così lontani, così diversi. Piccole isole e mondi destinati a non toccarsi mai.
Ma se guardiamo a fondo, sotto le nostre armature, scopriremo di avere sogni, desideri, speranze, così simili gli uni agli altri.
In fondo ci sono sette note soltanto, così piccole, così semplici.
Ma a quante melodie meravigliose possono dare vita?
Emily Pigozzi