Una ragione per dirti di no
Ho cominciato a scrivere Una ragione per dirti di no una domenica mattina di giugno.
Lo confesso: ho iniziato per disperazione! Mi ero appena lasciata con il mio ragazzo e avevo bisogno di distrarmi. In mancanza di uno reale, mi sono inventata un ragazzo ideale. Anzi, un uomo.
Che doveva essere così:
- – spiritoso, perché dell’ironia non potrei fare a meno,
- – romantico: niente rose o cene a lume di candela, il romanticismo vero è un gesto pensato apposta per noi,
- – bello, che non guasta mai,
- – deciso, che sa cosa vuole e sa come prenderselo,
- … e disinvolto, in tutti i sensi.
Ho scritto i primi tre capitoli di getto, mentre mi scioglievo davanti al computer surriscaldato. Ho mandato le pagine a un’amica per avere un parere sincero. Tempo mezz’ora e mi ha detto: “Vai avanti”.
Poi ha aggiunto: “Ma un uomo così non esiste”. Le amiche sanno essere davvero crudeli.
Comunque mi sono rassegnata: se anche non è bello come Luca Argentero, mi accontenterò di tutto il resto.
Linda Ferrer