Un'ora dopo aver letto l'esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. «È un maschio, me lo sento!». Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po' le parti. A Daniela l'ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Poi ci fu il succo alla pera. Qualche sorso per svegliare a suon di zuccheri il piccoletto, in modo che si posizionasse a favore di ecografo. Fu quello il giorno in cui capii che mi dovevo preparare, perché qualcosa stava davvero per cambiare. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: «Si tratta della trisomia 21», invece, capii un'altra cosa: che Daniela era già pronta. «È maschio o femmina?», chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l'unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia. Era Anna la buona notizia che stavamo aspettando.
Guido Marangoni
Guido Marangoni è nato e vive a Padova. Ingegnere informatico, nel 2015 è stato speaker ufficiale al TEDx con il suo talk La potenza della fragilità, e a maggio dello stesso anno ha aperto la pagina Facebook Buone notizie secondo Anna, in cui ha scelto di sorridere dei luoghi comuni sulla sindrome di Down, per suggerire un rapporto più positivo e costruttivo con la disabilità, mettendo sempre al primo posto la persona.
Ha una rubrica sul Corriere Buone Notizie, l'inserto settimanale del Corriere della Sera.
Dopo la pubblicazione del suo primo libro, Anna che sorride alla pioggia (Premio Selezione Bancarella 2018), ha girato sale e teatri di tutta l'Italia con lo spettacolo Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia, ispirato al suo libro. Ha tenuto numerose conferenze sui temi della diversità e dell'inclusione in scuole, università e aziende, incontrando migliaia di persone che si sono innamorate della sua storia e ognuna a suo modo ha lasciato un segno nella sua vita. Come stelle portate dal vento è anche un modo per ringraziarle.