Aprile 2009: in Italia la terra trema. In un paese dell'Abruzzo, una coppia mista, l'haitiano Azaka e l'abruzzese Mariagrazia, aspetta con gioia l'arrivo del primo figlio, sotto lo sguardo di rimprovero di alcuni, che non vedono di buon occhio la presenza di stranieri nella regione, e la curiosità benevola di altri. Mentre le scosse di terremoto aumentano d'intensità e la tensione sale, Azaka ricorda un episodio drammatico della sua infanzia. Molti anni prima, durante un sisma dall'altra parte del mondo, era stato salvato per miracolo dopo essere rimasto sepolto sotto le macerie. La storia può davvero ripetersi? Ovunque si trovi, deve temere l'ira della Terra? Azaka non ci vuole pensare, perché ora l'importante è il suo futuro: la nuova famiglia e una felicità a portata di mano. In una manciata di ore, il presente sembra diventare infinito. E quel futuro sembra sempre più lontano. Sullo sfondo del terremoto dell'Aquila, una ferita ancora aperta del nostro Paese, la storia di un uomo e di una donna che sfidano tutte le convenzioni per amore – contro pregiudizi, diffi denze, cliché – e finiscono per incontrare il loro destino. Tenero e delicato, concreto e sensuale, drammaticamente realistico, un romanzo narrato con sguardo lucido e disincantato. Una storia di piccoli esseri umani che diventano eroi di una grande tragedia. A CINQUE ANNI DAL TERREMOTO DELL'AQUILA UNA STORIA CHE RIDÀ VOCE A CHI L'HA VISSUTO
Louis-Philippe Dalembert
Louis-Philippe Dalembert è nato a Port-au-Prince, Haiti. Da oltre venticinque anni vive tra il suo Paese natale, l'Italia e la Francia. Romanziere, autore di racconti, poeta e saggista, ha pubblicato in particolare L'autre face de la mer (premio del Libro RFO 1999) e Noires blessures.