Dopo l'esperienza negativa sulla panchina del Tottenham, agli occhi dell'opinione pubblica José Mourinho era diventato decisamente meno Special, e non erano in pochi a considerarlo «bollito», sul viale del tramonto, la controfigura dell'alieno che negli anni precedenti aveva conquistato titoli in tutte le competizioni nazionali ed europee. Eppure, quando le voci sul suo arrivo a Roma hanno iniziato a diffondersi, il popolo romanista ha reagito con un misto di entusiasmo e incredulità. Non sono mancati gli scettici, certo, ma nessuno poteva rimanere indifferente di fronte a una notizia del genere. Ivan Zazzaroni, mourinhano della prima ora, ha seguito l'avventura romanista del tecnico portoghese dagli albori, raccontando sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio gli alti e i bassi di una stagione che ha riportato un trofeo europeo nelle bacheche di Trigoria dopo un digiuno durato più di sessant'anni. Ma, soprattutto, ha compreso che nella carriera di Mou c'è uno spartiacque. Una cesura che si chiama Roma. Nella capitale Mourinho è cambiato, è diventato più razionale, meno istintivo, senza per questo tradire il carisma e il fascino che da sempre ammantano la sua figura. Quello romano e romanista è un Mourinho mai visto prima, un uomo che «ha raggiunto un equilibrio quasi perfetto» e ha scoperto «un mondo nuovo quanto antico». E così, meditando sugli articoli da lui scritti e sull'euforia che ha invaso la città dopo l'arrivo dello Special, Zazzaroni ci consegna un ritratto inedito del grande allenatore, un «diarioromanzo» nel quale risuona l'invito «ai romanisti di sicura fede a continuare a giocare con il loro allenatore».
Ivan Zazzaroni
Ivan Zazzaroni ha una cosa in comune con José Mourinho: la data di nascita, il 26 gennaio. Ma di cinque anni prima. Giornalista e conduttore televisivo, è direttore del Corriere dello Sport-Stadio e del Guerin Sportivo. In qualità di opinionista, ha collaborato con diverse trasmissioni sportive di Rai e Mediaset tra le quali Quelli che..., La Domenica Sportiva, Tiki Taka e Pressing. Aperto a più esperienze televisive, dal 2006 è presenza fissa come giudice di un programma di grande successo, Ballando con le stelle. Ha pubblicato Pantani. Un eroe tragico (2005, con Davide Cassani e Pier Bergonzi) e curato la riscrittura de Il sindaco pescatore, la storia dell'omicidio di Angelo Vassallo.