Nel suo ultimo libro, Eduardo Galeanoha voluto raccontare le donne: donne da ricordare per il loro talento, per il coraggio con cui si sono addossate il peso di una causa, per la fierezza delle loro risposte al potere. In questa galleria di ritratti, fugaci e intensi, compaiono centocinquanta figure femminili: Frida Kahlo, Emily Dickinson, Marie Curie, Rosa Luxemburg e Rigoberta Menchú, ma anche guerrigliere, streghe e sante il cui nome è stato dimenticato. E anche le prostitute che, nella Patagonia argentina, si negarono ai militari che avevano represso uno sciopero di braccianti.
Mescolando sulla pagina brevi racconti, frammenti di biografie, memorie, riflessioni e poesia, Galeano ricostruisce le loro battaglie alla conquista di nuovi spazi di libertà. E con la sua maestria di cantastorie e di artigiano del linguaggio compone un racconto che attraversa epoche e paesi e celebra la bellezza di esseri umani che hanno infranto le regole, superato la segregazione, violato le frontiere per difendere una dignità sempre precaria.
Eduardo Galeano
Eduardo Galeano(1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l'American Book Award dell'università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell'America Latina, Giorni e notti d'amore e di guerra, Atesta in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.