Certe storie non hanno un solo passato, né un solo presente. Certe storie si intrecciano continuamente, e scambiano chi le vive come se conoscessero i fili che compongono il tempo uno a uno. Certe storie non ammettono distanza e continuano a pulsare nel caldo e nel freddo, aspettando il destino. Il nuovo romanzo di Ugo Barbàra è un intreccio di passioni dolci e terribili, di amori senza speranza e di sogni senza pace che attraversano il tempo e lo spazio, come solo le grandi passioni riescono a fare. Attraverso una scrittura discreta e delicata come un sussurro ma forte, ritmata e incisiva come un tamburo di guerra, il racconto di come certi fiori resistano alla neve. E di come donne e uomini sopravvivano al silenzio e all'infamia della Storia, per restare umani.
Maurizio de Giovanni
Ugo Barbàra
Ugo Barbàra ha 45 anni e vive a Roma, dove
è vicecaporedattore dell'Agenzia Giornalistica
Italia. Ha pubblicato con la casa editrice Piemme
i romanzi
Desidero informarla che le abbiamo
trovato un cuore,
La notte dei sospetti,
Il corruttore,
finalista al Premio Scerbanenco,
In terra consacrata,
ispirato alla scomparsa di Emanuela
Orlandi, candidato al Premio Strega 2009,
vincitore del Premio Alziator e finalista al Premio
Scerbanenco, e
Le mani sugli occhi. Il racconto
L'Avaro è stato pubblicato nell'antologia
Seven, curata per Piemme da Gian Franco Orsi.
Scrive progetti e sceneggiature per il cinema ed
è autore del film sulla strage di via D'Amelio
Gli angeli di Borsellino. Insegna scrittura creativa
all'Università La Sapienza e a Roma Tre.
www.ugobarbara.it