Dopo aver perso ogni cosa, l'azienda di famiglia, l'affetto del padre, della moglie e del figlio, senza alcuna speranza di poter rimettere in piedi la sua vita, Marcos decide di farla finita. A salvarlo da questo gesto estremo è un perfetto sconosciuto, un saggio di nome Samin, che gli chiederà solo sette giorni di tempo per dimostrargli che si sbaglia, che non è mai troppo tardi per cambiare il proprio destino, basta volerlo.
In una settimana Marcos dovrà portare a termine il Cammino di Santiago, da O Cebreiro, lungo il sentiero galiziano che conduce alla meta agognata dai pellegrini da secoli. Nonostante le iniziali reticenze, questo viaggio si rivelerà ben presto un'esperienza indimenticabile.
I «maestri» che Marcos incontrerà lungo la strada gli insegneranno che è possibile superare il dolore, che esiste la sofferenza, ma anche la gioia, l'entusiasmo, la passione e la bellezza. E il Cammino di Santiago, in fondo, non è poi così diverso dalla vita vera, a volte fatta di pendii, ma anche di curve, sentieri liberi e pieni di ostacoli, bei paesaggi da godere e luoghi inospitali da superare, persone che ti accompagneranno e altre che si perderanno, continui bivi di fronte ai quali scegliere. L'importante però non è la meta, ma il viaggio stesso.