Un clamoroso successo editoriale, un libro che ha scatenato polemiche, dibattiti e riflessioni su un tema ancor oggi scottante: la resa dei conti imposta dopo il 25 aprile 1945 ai fascisti sconfitti. Un argomento proibito per la gran parte della storiografia dei vincitori, che Giampaolo Pansa affronta come nessuno ha mai fatto. Aiutato da una vasta documentazione, ricostruisce nei dettagli decine di eccidi e centinaia di omicidi, compiuti per vendetta, per punizione, per fanatismo politico e per odio di classe. Un bagno di sangue che coinvolse l'Italia del nord fino a tutto il 1946 e in qualche caso anche più in là nel tempo, dove le vittime non erano sicuramente tutte criminali di guerra da punire con la morte. In pagine emozionanti, Pansa squarcia finalmente la cortina di silenzio sull'altra faccia della guerra civile, con il coraggio e l'onesta intellettuale che lo hanno sempre connotato, come scrittore e come giornalista.
Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa (Casale Monferrato, 1935), grande firma del giornalismo italiano, ha pubblicato con Sperling & Kupfer romanzi e saggi diventati grandi bestseller, fra i quali Il sangue dei vinti, La Grande Bugia e I Gendarmi della Memoria.