Vigili del Fuoco, già al lavoro fra le macerie. I pochi abitanti ancora lucidi riescono a collaborare, indirizzando i soccorritori verso le case dove sicuramente ci sono persone e a quel punto è il cane ad avventurarsi sul suolo pericolante per segnalare con il suo abbaio caratteristico la presenza di esseri umani. Vivi o morti. La memoria del terremoto è ancora fresca, e il racconto di Marco ci avvicina a quella notte d'inferno con il coraggio e la speranza di chi ci ha lavorato, con la pietas e il dolore di chi ha anche visto la gente morire, e con la gioia di aver riportato alla luce i vivi. Per capire come è arrivato fin lì, Marco ripercorre i suoi primi passi da soccorritore, gli ideali che lo hanno ispirato e le esperienze in Croce Rossa, fino all'incontro con il cane straordinario che lo ha accompagnato proprio in quei giorni. Un cane speciale per il quale Marco nutre la tenerezza di un «padre». E anche noi non potremo evitare di fare lo stesso.
Jonathan Arpetti
Marco Motta è un architetto milanese che si è dedicato al soccorso con la Croce Rossa. Dopo alcuni anni di esperienza, ha incontrato Spike (un border collie, considerata la razza canina più intelligente), con il quale ha creato un sodalizio straordinario. Dal 1° marzo 2018 è dipendente dell'Area Emergenza della Croce Rossa come Officer delle Unità Cinofile.
Marco Motta