«Il pensiero di lui era sempre con me: non era una nebbia mattutina che il sole potesse disperdere, né un'immagine tracciata sulla sabbia che le tempeste potessero cancellare.» Jane Eyre, rimasta orfana, affronta una vita piena di difficoltà, prima nella casa dei parenti da cui è ospitata, dove viene maltrattata sia dalla zia sia dai cugini, poi nell'istituto dove viene mandata e in cui subisce un'educazione severissima e la costrizione al lavoro riservata alle ragazze senza famiglia. Nonostante anni di solitudine e peripezie, grazie alla sua caparbietà, Jane riesce a diventare una stimata istitutrice e viene assunta nella casa di Edward Rochester. Tra i due nasce l'amore, ma quando Jane scopre che Mr Rochester è già sposato e la moglie pazza è rinchiusa in soffitta, la ragazza dovrà scegliere tra le ragioni del cuore e i suoi principi morali e religiosi. La storia di una straordinaria antieroina che fece scalpore nella società vittoriana, epoca in cui uscì il romanzo, e che tuttora conquista schiere di lettrici e lettori in tutto il mondo
Charlotte Bronte
Charlotte Brontë nasce a Thornton, nello Yorkshire, nel 1816. Figlia di un ecclesiastico irlandese, nel 1820, si stabilisce con la famiglia a Haworth. Molto legata alle sorelle Emily e Anne e al fratello Branwell, studia in modo irregolare. Dopo aver lavorato come istitutrice, nel 1842 parte per Bruxelles, dove prima studia e poi insegna in una scuola femminile. Rientrata in patria, nel 1854 sposa il reverendo Arthur Nicholls. Muore a Haworth nel 1855. Oltre a Jane Eyre (1847), che ebbe un immediato successo, scrisse Shirley (1849), L'angelo della tempesta (Villette) (1853) e Il professore (1857).