«A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale.
Non sopporta cure.»
Italo Svevo
Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz, nacque a Trieste nel 1861. Di origini ungheresi per parte di padre ed ebraiche per parte di madre, fu indirizzato a studi commerciali ma nel 1880, per problemi economici della famiglia, dovette impiegarsi in una banca, dove lavorò per vent'anni. Nel 1892 fece stampare a proprie spese il suo primo romanzo, Una vita, che passò quasi inosservato; con identica indifferenza fu accolto nel 1898 Senilità. Nel 1906, grazie alla necessità di prendere lezioni di inglese per i suoi affari, conobbe James Joyce: e nel 1924 fu lo stesso Joyce a segnalare alla critica francese il terzo romanzo di Svevo, La coscienza di Zeno, pubblicato nel 1923. Nel giro di due anni, lo scrittore ottenne riconoscimenti in Italia e in Europa. Nel 1927 uscì la seconda edizione riveduta di Senilità. Nel 1928 Ettore Schmitz moriva, nell'ospedale di Motta Livenza (Treviso), in seguito a un incidente automobilistico.