Una luna di madreperla sorveglia gli esiti di un'epidemia di insonnia. La città intera ne è contagiata. Impossibilità a dormire, lucidità euforica, perdita di memoria: i sintomi sono inequivocabili e letali. Due fratelli, congiunti della prima vittima accertata, si prestano alle indagini della scienza, condotte da una neurologa abituata a sfidare l'ignoto dei meccanismi cerebrali. Ma di fronte a quel mistero la medicina mostra i suoi limiti, e allora entrano in gioco letteratura e arte, magia e occultismo, sciamani e funghi allucinogeni, sottomarini come fuga dalla realtà e piante officinali custodite in un mitico Orto Botanico. Per sorprendere con un inatteso svelamento finale.
Lorenzo Sassoli de Bianchi reinterpreta con i suoi personaggi il mondo delle scienze neurologiche, nel quale ha vissuto da giovane, e traccia un solco onirico che attraversa l'immanenza dell'insonnia nella grande letteratura: da Franz Kafka a Gabriel García Márquez, dalle esperienze di Carlos Castaneda fino a James Joyce con il metalinguaggio dell'Ulisse e del Finnegans Wake. Il suo romanzo insonne ed erratico si apre una via nel molteplice e nel profondo.