A chi non è capitato di sentirsi inconcludente, perditempo, in colpa (e colpevolizzato) per aver rimandato una cosa "importante"? Finalmente è giunto il momento della rivincita dei procrastinatori incalliti: un illuminato filosofo e cazzeggiatore professionista ci spiega infatti, con lucida ironia, che i rimandatari cronici sono in realtà individui produttivi ed efficaci, il cui potenziale può essere migliorato stimolando opportunamente proprio la loro tendenza a "non fare". Per esempio, se la vostra Lista-delle-buone-intenzioni recita: 1. Imparare il cinese, 2. Rinnovare l'arredamento, 3. Portare a spasso il cane, bene, saltate senza rimorsi al punto 3. Il problema non siete voi, ma l'agenda, che va soltanto ripensata secondo l'infallibile sistema della "procrastinazione strutturata", inventato (e collaudato) dall'autore. John Perry fa sua la fondamentale nozione filosofica di akrasia, ovvero il motivo misterioso che ci spinge spesso a intraprendere azioni diverse da quelle che noi stessi riteniamo migliori, individua le cause nascoste (come la "sindrome da carenza di parentesi chiuse"), elabora raffinate strategie, offre convincenti aneddoti e brillanti suggerimenti. Ma soprattutto ci regala una lezione che potrebbe cambiare la nostra vita: la tendenza alla procrastinazione va tranquillamente accettata. Ogni volta che gioite per un'impresa riuscita o un lavoro portato a termine, ricordatevi di apprezzare anche il tempo perso: sognare a occhi aperti è un'attività che può condurre molto lontano.
John Perry
John Perry è professore emerito di filosofia presso la Stanford University e co-conduttore del programma radiofonico Philosophy Talk. Il suo saggio Structured Procrastination, parte integrante del volume e fondamento del suo contenuto, ha riscosso un grandissimo successo vincendo nel 2011 il Premio Ig Nobel per la Letteratura. Ovviamente ha potuto scrivere questo libro mettendo in pratica i suoi stessi consigli.