Varsavia, 1939. Antonina Żabińska e suo marito, il dottor Jan Żabiński, gestiscono lo storico zoo della città con cura e dedizione. Quando la Polonia viene invasa dai nazisti, però, oltre ai bombardamenti e all'occupazione la coppia è costretta a sottostare anche al nuovo capo zoologo nominato dal Reich, Lutz Heck, che prevede un programma di allevamento selettivo per la struttura. Reagendo allo sgomento, i due coniugi si impegnano prima a salvare gli animali superstiti e poi, quando la violenza nazista si accanisce contro gli ebrei, non esitano a trasformare lo zoo e i suoi sotterranei in un rifugio per i perseguitati. All'odio per chi è diverso e alla follia di voler imporre alla natura un disegno mitomane, Antonina e Jan oppongono l'amore e il rispetto per la vita e per gli esseri umani, a costo di mettere in pericolo la propria famiglia. Grazie a loro, più di trecento ebrei e militanti della Resistenza polacca riusciranno a sfuggire alla furia nazista e a mettersi in salvo. Basandosi sul diario di Antonina e su molte altre fonti storiche, l'autrice ha recuperato dall'oblio una storia vera di coraggio e compassione, che getta una luce di speranza su uno dei periodi più bui per l'umanità.
Diane Ackerman
Diane Ackerman, autrice di libri di saggistica e raccolte di poesie, vive nello stato di New York. Suoi articoli e saggi sono apparsi sul New Yorker, sul New York Times, sul National Geographic e su molte altre riviste. In Italia sono stati pubblicati Storia naturale dei sensi (1992), vincitore di numerosi premi, La notte delle balene e altre storie di pipistrelli, coccodrilli e pinguini (1995) e Amare. La genesi di un sentimento (1998), tutti editi da Frassinelli. Gli ebrei dello zoo di Varsavia ha riscosso grande successo di critica e pubblico, rimanendo per mesi nella classifica best-seller del New York Times.