New York, febbraio 1992. L'amore per la scrittura può nascere nei modi più disparati: per qualcuno è stato un libro che ha letto, per qualcun altro un insegnante; per James Smale è stata la macchina da scrivere svizzera che la madre possedeva quando lui era bambino. Una Hermes color uovo di pettirosso, un oggetto meraviglioso che gli ha infuso la passione per le parole. E adesso, dopo anni di duro lavoro, James corona finalmente il sogno della vita quando il suo romanzo autobiografico, La quarantena, viene acquisito dalla Doubleday per essere pubblicato. L'editor a cui è piaciuto e che lavorerà con lui è nientemeno che Jacqueline Kennedy Onassis, che si è innamorata del modo in cui James è riuscito a mettere a nudo la propria famiglia disfunzionale.
Jackie - o la signora Onassis, come è conosciuta in ufficio - e James stringono un'amicizia inaspettata: la raffinata editor spingerà il suo autore a scrivere un finale autentico, incoraggiandolo a confrontarsi con la verità circa il suo passato e la relazione con sua madre. Finché, una volta rivelato un segreto famigliare da sempre taciuto, James capirà, forse troppo tardi, che la sua editor aveva sempre cercato di aiutarlo, non solo come autore.