Nel codice d'onore di Cosa Nostra non c'è spazio per la follia. Il mafioso si comporta in modo irreprensibile nella vita privata e in quella pubblica, ascolta, sa tutto, agisce nell'ombra, non perde mai il controllo. Per lui "pazzo" è un insulto, un'arma per delegittimare un delatore o attaccare chi è diventato troppo scomodo. Il boss è un uomo tutto d'un pezzo, o almeno così si dipinge. Eppure, in molti casi, è pronto a trasformarsi, per convenienza, in un matto da manuale: un comodo ed efficace escamotage per arrivare alla villeggiatura del manicomio giudiziario o, addirittura, degli arresti domiciliari evitando così il carcere duro e magari anche il processo. "Mafia da legare" è il primo libro che raccoglie e analizza le varie forme di "follia", a volte vera, molto spesso presunta, che hanno colpito Cosa Nostra. Da quella usata per screditare nemici e traditori a quella simulata che salva dalla prigione, fino alla psicopatia reale e feroce dei criminali sanguinari. Non solo: non c'è follia se non c'è nessuno che "ci crede". Così lo psichiatra Corrado De Rosa e la giornalista Laura Galesi puntano il dito anche su chi rende possibile tutto ciò, da medici troppo compiacenti a giudici troppo garantisti. Questo ebook demolisce l'ultimo mito di Cosa Nostra, il codice d'onore: se i boss si fingono pazzi significa che anche il presunto onore è morto, sepolto sotto cubi di cemento, saltato in aria, sciolto nell'acido. Come la loro coscienza.
Corrado De Rosa
Corrado De Rosa, psichiatra salernitano e scrittore rudimentale, ha scritto I medici della camorra (Castelvecchi 2011) ed è tra gli autori di Strozzateci tutti (Aliberti 2010), La giusta parte (Caracò 2011) e Novantadue. L'anno che cambiò l'Italia (Castelvecchi 2012).
Laura Galesi
Laura Galesi, giornalista siciliana, ha collaborato con Il Sole 24ORE e MicroMega, ora lavora con Left e Narcomafie, e dirige Radio città del capo-Libera radio. Ha scritto Voi li chiamate clandestini (Manifestolibri 2010), è tra gli autori di Novantadue. L'anno che cambiò l'Italia (Castelvecchi 2012) e Le mani della criminalità sulle imprese (Aliberti 2012).