Prefazione di Lodo Guenzi Con una nota di Mauro Repetto Erano i primi anni 90 quando gli 883 si fecero conoscere da milioni di giovani con canzoni destinate a entrare nella storia della musica italiana. In quei brani c'erano la vita di provincia, i ragazzi senza cellulare (perché era roba da manager in giacca e cravatta) che per darsi un appuntamento si incontravano al bar e la domenica ascoltavano le partite alla radio; c'erano i gruppi di amici in giro con un «deca» in tasca e la certezza che la serata si sarebbe conclusa con un nulla di fatto; c'erano il sogno americano e la nebbia di Pavia, la radio a 1.000 watt e i pomeriggi d'inverno trascorsi in sala giochi. C'erano le immagini vivide di un decennio che Max Pezzali ha saputo consegnare come nessun altro, fino a renderle mitiche. In questo libro, Max ha selezionato oggetti (alcuni ormai spariti), espressioni, icone presenti nelle canzoni del suo repertorio e li ha disposti in fila - proprio come le tracce di un album - per raccontare gli anni 90, una generazione e il suo immaginario. In quegli anni, cosa rappresentava la maglietta nera citata in Non me la menare? Che cosa voleva dire scrivere lunghe lettere d'amore come si canta in Come mai, o «trafficare» con i VHS e le riviste a luci rosse, come fanno i protagonisti di Cumuli? E molto, moltissimo altro ancora, in una carrellata di aneddoti e racconti personali capaci di dare forma a una singolare e divertentissima «autobiografia» per temi e di consegnarci lo spirito di un decennio indimenticabile. Sempre con i brani degli 883 e di Max a scandire le tappe di questo viaggio straordinario.
Max Pezzali
Max Pezzali (Pavia, 14 novembre 1967) è tra i più noti cantautori italiani. Dopo essere stato il frontman degli 883, gruppo fondato insieme a Mauro Repetto agli inizi degli anni Novanta, ha intrapreso un percorso da solista. Durante la sua carriera ha venduto milioni di dischi.