Padri e figli

Ivan Sergeevic Turgenev

Pagine 294

Anno di uscita 1997

Prezzo € 8,50

Edizione

Descrizione Biografia dell'autore

Bazàrov, futuro medico, e il suo amico Arkadij tornano - dopo tre anni di assenza - alle loro case in provincia: si fermano dapprima presso i parenti di Arkadij, un vedovo timido e uno zio ex ufficiale della guardia, entrambi alle prese con passioni senili o già finite, tutti e due attaccati alle tradizioni e alle convenienze. Bazàrov si scontra subito coi due "vecchi", dà loro risposte spontanee ma insolenti, prendendo coscienza del divario tra la propria generazione e quelle precedenti. La sua furia nichilista si scaglia persino contro l'amore, da lui visto in modo freddo e fisico. Ma finita la sosta e arrivato con Arkadij nel capoluogo del governatorato, Bazàrov, a un ballo, cade innamorato - contro ogni suo volere - di Anna Odincòva. Sfuggitagli la "preda", non gli rimarrà che rifugiarsi nel lavoro, negli esperimenti scientifici, e poi - frustrato - nella più intensa delle apatie. Un'infezione contratta per questa sua ormai perenne indifferenza a tutto lo porterà alla morte.

Ivan Sergeevic Turgenev

Ivàn Sergéevic Turgénev nasce a Orel nel 1818. Figlio di un nobile ufficiale e di una ricca proprietaria terriera, compie gli studi filosofici all'università di Pietroburgo e comincia a farsi conoscere come poeta di ispirazione romantica. Dopo un soggiorno a Berlino, nel 1841 torna in Russia, dove inizia a frequentare l'alta società. Dal 1845 si dedica esclusivamente alla letteratura, e nello stesso anno conosce la cantante lirica Pauline Garcia, sposata Viardot, che amerà tutta la vita. Il suo primo grande successo sono Le memorie di un cacciatore (1852), cui seguiranno i romanzi Rudin, Un nido di nobili, Alla vigilia, Padri e figli. Dal 1863 si stabilisce definitivamente all'estero: Londra, Baden-Baden, Parigi. Nel 1867 esce Fumo. Dopo una lunga malattia, muore nel 1883 a Bougival, nei pressi di Parigi.