«MERITI DI MEGLIO.»
«NON SEI TU IL PROBLEMA, SONO IO.»
«SEI TROPPO PER ME.»
«NON VOGLIO IMPEGNARMI.»
Se almeno una volta nella vita te lo sei sentito dire, allora questo libro fa per te. Perché il mondo è pieno di casi umani bisogna solo imparare a schivarli. Da piccola, Claudia collezionava figurine di calciatori; da grande, si è ritrovata a raccogliere casi umani. Un album iniziato a ventitré anni e completato a trentatré: un decennio di onorata carriera, in cui come una vera e propria calamita ha attirato ragazzi capaci di distruggere in ogni modo la sua definizione di amore. C'è quello con sette vite parallele, come i gatti, quello con disturbi della personalità più o meno evidenti, quello con il piede in due scarpe, il narcisista e il manipolatore, quello pronto a tutto per conquistarla, quello che ha bisogno di una badante piuttosto che di una fidanzata. È così che Claudia ha finito per credere di non avere nessuna speranza di incontrare la persona giusta, arrivando addirittura a pensare che il problema fosse davvero lei. A un certo punto, però, ha trovato il coraggio di dire basta e, proprio nel momento in cui ha cominciato a vivere beatamente la sua solitudine, difendendo con le unghie e con i denti la sua libertà, ha incontrato davvero l'uomo della sua vita, proprio quell'unica volta in cui mai e poi mai si sarebbe sognata che fosse lui. Ma questa è un'altra storia...
Claudia Venuti
CLAUDIA VENUTI, di origini campane ma riminese di
adozione, diplomata alla Scuola Superiore Europea di counseling
professionale, è una counselor: si occupa di relazioni d'aiuto
nell'ambito del benessere, svolgendo attività di ascolto, supporto
e orientamento. Pensavo fosse amore, invece era un caso umano è
la sua seconda pubblicazione per Sperling & Kupfer.